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Salute mentale: la storia di Salvatore, il paziente che nessuno vuole

Rispedito a casa senza averne una. O quanto meno una in cui ci sia qualcuno disposto a prendersi cura di lui.  Da una parte i servizi socio-sanitari psichiatrici che non possono più farsene carico, dall’altra i familiari che si rifiutano di andarlo a “prelevare”. E’ la storia di Salvatore, nome di fantasia, ma paziente in carne ed ossa della struttura socio-sanitaria psichiatrica Baia Verde di Forio. Uno dei tanti che purtroppo in queste ore è rimasto vittima, suo malgrado,  della caotica situazione che sta interessando i servizi di salute mentale dell’isola di Ischia.  Ieri Salvatore è stato difatti dimesso dalla struttura in questione a seguito del responso dell’UVI- Unità di Valutazione Integrata che in queste settimane si sta occupando, come suggerisce lo stesso  nome, di valutare le situazione cliniche, sociali ed economiche dei pazienti psichiatrici  che usufruiscono dei servizi di salute mentale sul nostro territorio.  Tanto per intenderci è attraverso l’ Uvi che il dipartimento di Salute mentale di Ischia  decide quali pazienti debbano rimanere alla Baia Verde, quali possano usufruire del supporto economico dell’Asl e quali invece, in base al reddito Isee e alla situazione familiare ed economica, debbano pagarsi di tasca proprio le spese mensili per prolungare la propria permanenza presso  la struttura. Ed è stata proprio la UVI che ha decretato che Salvatore dovesse essere dimesso o che quantomeno dei costi di assistenza per la propria permanenza presso la struttura socio-sanitaria psichiatrica di Forio dovesse farsene carico la sua famiglia. Famiglia che, inutile dirlo, non è stato molto contenta di sapere, per giunta con così poco preavviso, di doversi riprendere in casa il proprio congiunto e che ha così dato inizio ad un vero e proprio braccio di ferro con il dipartimento di salute mentale ischitano. Tra il rimpallo di responsabilità, lo sventurato paziente si è ritrovato nel bel mezzo di una diatriba in cui nessuno era a quanto pare  nelle possibilità di farsene carico e  trattato quasi alla stregua di un pacco postale.

Un caso emblematico quello di Salvatore, purtroppo non unico e conseguenza diretta delle nuove linee decisionali intraprese recentemente dall’Asl Napoli2 Nord  che, come già più volte spiegato anche sulle colonne di questo giornale, prevedono che a farsi carico economicamente del “ricovero” presso la Baia Verde  di Forio dei pazienti, sia per il 60% l’azienda sanitaria napoletana e per il 40%  Comuni e i familiari, ove sia possibile.  Ad Ischia purtroppo però su questo fronte la situazione è piombata nel caos più totale. Tra i Comuni che affermano di non avere risorse economiche per  contribuire alla permanenza dei pazienti psichiatrici presso le struttura socio-sanitaira, familiari che si ritrovano in difficoltà nel vedersi accollare improvvisamente i propri congiunti che soffrono di disturbi psichici, chi  paga  le dirette conseguenze di questi pasticci burocratici , sono proprio gli sventurati pazienti  del centro di salute mentale che stanno vivendo delle ore decisamente poco tranquille. Una situazione davvero critica e che con il caso che sopra vi abbiamo raccontano sembra davvero essere arrivata al limite e destinata purtroppo soltanto a peggiorare nelle prossime settimane se non si metterà un punto fermo. E dire che lo scorso dicembre durante la riunione del coordinamento istituzionale dell’ambito n 13 di Ischia e Procida, stando a quanto comunicato  anche dallo stesso Comune di Ischia, si era data ampia rilevanza all’emergenza psichiatrica  isolana con l’impegno tra le varie parti in causa di assicurare le necessarie risorse economiche e non solo per i pazienti.

In cosa consista però questo  tanto preannunciato impegno, davvero non si capisce e nel mentre che si aspetta, tanti altri pazienti continueranno ad essere bistrattati  e trattati più come oggetti che come esseri umani.  Insomma  se da una parte ci sono barlumi di speranza per un possibile ripristino della Sir sul nostro territorio e per il cui reperimento di un immobile l’asl, ha già effettuato, come riportato nell’edizione di ieri del nostro quotidiano, alcuni sopralluoghi sull’isola,  dall’altra le vicende che vedono protagonista il dipartimento di Salute Mentale dell’isola, diventano ogni giorno sempre più caotiche. Tra un mese tra le altre cose, come già anticipato lo scorso novembre,l’Asl dovrebbe interrompere completamente il rapporto di acquisto dei servizi oss psichiatrici dell’isola con il consorzio Gesco  e che, stando a quanto deliberato dall’azienda sanitaria napoletana, saranno sostituti da personale reclutato attraverso bando di concorso ad hoc.  Un’occasione secondo il dirigente dell’Asl Napoli2 Nord, Antonio d’Amore per dare una maggiore professionalità alla gestione dei servizi psichiatrici dell’isola, ma che purtroppo  per quanto possa essere una cambiamento positivo, preannuncia anche  conseguenze nefaste per quanti invece lavorano da  anni nella Salute Mentale di Ischia.   Nelle scorse ore, infatti,  la Gesco pare che abbia annunciato  di aver preparato diverse lettere di licenziamento.  Anche in questo caso, si preannunciano ancora tempi bui.

Sara Mattera

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