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Liceali all’addiaccio, la palla passa alla Città metropolitana

 

di Francesco Castaldi

ISCHIA – «Il sottoscritto dottor Francesco Del Deo, sindaco del Comune di Forio, anche in nome e per conto dei sindaci dei Comuni di Barano d’Ischia, Casamicciola Terme, Lacco Ameno, Ischia e Serrara Fontana, segnala le gravi difficoltà nell’erogazione del servizio scolastico presso il Liceo “Ischia”, a causa delle basse temperature che si stanno registrando in questi giorni». È con queste parole che si apre la lettera che i primi cittadini dell’isola d’Ischia hanno inviato all’attenzione del sindaco della Città metropolitana, Luigi de Magistris, per tentare di risolvere in tempi congrui la problematica relativa all’impianto di riscaldamento delle due sedi del Liceo “Ischia”. «In particolare – proseguono i primi cittadini – ci è stato rappresentato che la sede di Ischia non è dotata di un sistema centralizzato di riscaldamento. Nelle aule e negli uffici vi sono solo condizionatori, mentre corridoi e scale risultano privi di ogni forma di riscaldamento, così come le sei aule e i due laboratori di via Morgioni di proprietà del Comune di Ischia».

«La soluzione, come già più volte prospettata dalla dirigenza del citato Liceo – scrivono ancora i sindaci – potrebbe essere l’acquisizione dell’intera ala per dotare anche detti spazi quanto meno di condizionatori. La sede di Lacco Ameno, invece, è dotata di riscaldamento geotermico la cui manutenzione – ci hanno riferito – è effettuata direttamente dall’istituto scolastico in quanto la società Armena della Provincia pare non abbia tecnici qualificati per farlo. Con le basse temperature di questi giorni sia i condizionatori che il riscaldamento geotermico sono insufficienti e, di conseguenza, le condizioni microclimatiche nei suddetti ambienti scolastici assolutamente inadeguate».

«Tanto premesso, si chiede l’urgentissimo intervento di codesto spettabile Ente formalmente obbligato a provvedere per legge. Si chiede, inoltre, di voler seriamente valutare e, con immediatezza, entro trenta giorni dalla ricezione della presente, avviare le procedure per l’acquisizione dell’intera ala di via Morgioni dal Comune di Ischia, in quanto la struttura potrebbe altrimenti essere destinata ad altri scopi. Tale soluzione, che appare condivisa sia dalla S.V. sia dall’amministrazione comunale d’Ischia – chiosano i sindaci – consentirebbe al Liceo statale d’Ischia di riunire tutte le classi presso un’unica sede, così da dare all’istituzione scolastica in parola una sede stabile e definitiva».

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LA RICHIESTA D’AIUTO DEL PRESIDE CALISE E IL SOLLECITO ALLA CITTÀ METROPOLITANA

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Qualche giorno fa, come puntualmente riferito sulle colonne del nostro quotidiano, il dirigente scolastico del Liceo “Ischia”, il professor Gianpietro Calise, ha inviato una email di risposta al sindaco di Forio Francesco Del Deo, che in nome dei suoi colleghi isolani si è mobilitato per trovare una celere soluzione alla problematica che affigge da tempo alcuni ambienti dell’istituto scolastico ischitano. Dalla missiva del preside Calise, oltre al comprensibile disagio, emerge anche la necessità di acquisire al più presto tutta l’ala parzialmente occupata dai liceali. Soltanto dopo la sua cessione alla Città metropolitana, infatti, sarà possibile dotare la stessa di adeguati impianti di riscaldamento.

«Caro sindaco, grazie a te e agli altri sindaci dell’isola per l’interessamento. La situazione del Liceo è la seguente. A Ischia non c’è un sistema centralizzato di riscaldamento. Nelle aule e negli uffici ci sono i condizionatori, mentre i corridoi e le scale non hanno riscaldamento. Ci sono poi le sei aule e i due laboratori dell’ala di via Morgioni del Comune d’Ischia sprovvisti di condizionatori. La soluzione sarebbe acquisire tutta l’ala, come insistiamo a chiedere a de Magistris, per dotare anche detti spazi di condizionatori. A Lacco Ameno abbiamo il riscaldamento geotermico, che curiamo noi in economia perché la società Armena della Provincia non ha tecnici qualificati per farlo. Con il freddo di questi giorni – chiosa Calise – sia i condizionatori sia il riscaldamento geotermico sono stati insufficienti».

In allegato alla email indirizzata a Del Deo, il preside Calise ha inviato anche alcuni documenti da lui prodotti negli ultimi giorni, e che finora non sono stati ancora presi in debita considerazione dai dirigenti dell’ente metropolitano. «Si sollecita – scriveva il dirigente scolastico nella nota del 4 gennaio scorso – la richiesta di questo Liceo […], e si trasmette la sottoscrizione degli studenti e dei genitori relativa alla medesima richiesta, già consegnata alla S.V. dai rappresentanti degli studenti nel mese di novembre 2016. Nel rappresentare l’importanza della questione per garantire sull’isola d’Ischia il diritto allo studio alle nuove generazioni, si sottolinea l’urgenza di avviare quanto prima la proceduta formale di acquisizione anche in ragione dell’imminente conclusione del mandato dell’attuale amministrazione comunale di Ischia».

Lo scorso 11 gennaio, poi, il preside Calise ha redatto una nuova missiva, nella quale si lamenta la «difficoltà dell’erogazione del servizio scolastico presso la sede d’Ischia a causa delle basse temperature e di assenza di riscaldamento in numerose aule e nei corridoi». Nella nota si legge che «nonostante l’impegno di questa dirigenza per superare le difficoltà che si stanno verificando alla ripresa delle lezioni dopo la pausa delle vacanze natalizie, si rappresenta che, a causa delle basse temperature che si stanno registrando in questi giorni e dell’assenza di riscaldamento in molte aule e nei corridoio della sede d’Ischia, le condizioni microclimatiche in detti ambienti risultano inadeguate. Permanendo tale situazione nei prossimi giorni, sarà necessario adeguare l’orario delle lezioni per consentire il normale e regolare svolgimento in sicurezza delle attività scolastiche adottando un orario anche pomeridiano, così da utilizzare solo gli ambienti dotati di sistema di riscaldamento». Il rischio di dover effettuare i doppi turni ha tuttavia destato la viva preoccupazione di molti studenti, che hanno preferito declinare la proposta del loro dirigente scolastico e presentarsi a scuola indossando indumenti adatti alla circostanza.

LE RICHIESTE CONTENUTE NELLA PETIZIONE

Com’è oramai noto, nel mese di novembre gli studenti e i genitori del Liceo Ischia promossero una petizione per scongiurare lo sfratto annunciato dal dirigente metropolitano Francesco Russo, chiedendo «di sospendere nell’immediato l’iniziativa di sgombero o, in alternativa, di trovare uno spazio adeguato nelle prossimità della sede d’Ischia per ospitare gli studenti e assicurare il normale e regolare svolgimento delle lezioni in orario antimeridiano; di acquisire l’ulteriore ala disponibile presso il “polifunzionale” per consentire al Liceo Statale Ischia di riunire tutte le classi presso un’unica sede e in un unico comune, così da dare all’istituzione scolastica una sede stabile e definitiva; di intervenire affinché la Città Metropolitana provveda ad affittare i campetti di Lacco Ameno e d’Ischia, per consentire lo svolgimenti dell’attività pratica di educazione fisica a tutti gli studenti, e a disporre tutti gli interventi di manutenzione necessari al ripristino della funzionalità delle sedi di Ischia e di Lacco Ameno. Annunciano, infine, la loro ferrea intenzione di mettere in atto una serie di azioni di protesta fino a quando non saranno accolte tutte le loro legittime richieste, auspicando al contempo una risoluzione tempestiva delle problematiche o, almeno, un incontro con chi di dovere per discutere delle gravi problematiche presentate».

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