CULTURA & SOCIETA'

Costa al Forum Polieco: «Ambiente, trovare i fondi in finanziaria» 

Il ministro è intervenuto in videoconferenza nella giornata di apertura dell’appuntamento in programma presso il Regina Isabella di Lacco Ameno

“Trovare i fondi in finanziaria per aiutare i consumatori a ridurre la quantità dei rifiuti risolvendo a monte le criticità ambientali che rischiano di trasformarsi in emergenze, è una priorità assoluta in Italia”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, intervenendo in video al Forum internazionale sull’economia dei rifiuti di PolieCo, che si è aperto ieri nella ormai abituale cornice del Regina Isabella di Lacco Ameno. “Abbiamo criticità ambientali talvolta diventate vere e proprie emergenze come quella in Campania, storicamente conosciuta e spesso abbandonata. Per evitarle, dobbiamo agire attraverso percorsi specifici come la campagna Plastic free contro la plastica monouso. Una campagna -ha detto il ministro Costa- che ho fortemente voluto perché per quel tipo di plastica il riciclo non è possibile e ce la troviamo poi nei nostri fiumi, sulle nostre spiagge e nei nostri mari. Un modo di fare che vuol dire solo gettare e non reimpiegare e che non possiamo assolutamente accettare”.

Il ministro, collegato in video conferenza, ha poi aggiunto: “Dobbiamo allora, aumentare il concetto del riciclo vero dei rifiuti mettendoli a disposizione di nuovi percorsi imprenditoriali perché in Italia non abbiamo materie prime e perché stiamo consumando più di quanto il pianeta Terra ci mette a disposizione”. Poi ha continuato: “La riduzione dei rifiuti ce la chiede l’Europa e dunque non possiamo prescinderne. Pensiamo per esempio a comprare i prodotti sfusi o con poco packaging e ad aiutare i consumatori in una scelta responsabile. Intanto stiamo lavorando per sbloccare l’end of waste affinché i rifiuti possano trasformarsi e avere una seconda vita”, ha aggiunto ancora Costa. “E’ il caso dei pannolini e dei prodotti assorbenti per la persona, che erano considerati rifiuti tra i rifiuti, invece oggi si riciclano tutti con tecnologia italiana, azienda italiana e brand italiano. In Italia si apriranno 60 luoghi di lavorazione con un indotto lavorativo collegato così potremo per esempio avere la cellulosa che fino a questo momento gettavamo sempre, senza alcun ritorno”.

Costa così si è poi espresso sul consorzio Polieco: “I consorzi già partecipano al bene collettivo della salvaguardia ambientale ma dobbiamo fare di più agevolando la costituzione di statuti e mission consentendo un passo di qualità ulteriore. PolieCo è un consorzio significativo ed importante che fa del riciclo un elemento importante ma anche dell’impegno sociale un significativo contributo e per questo va ringraziato”, ha concluso il ministro Costa.

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