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Cellammare: «Difendere il Tribunale resta la nostra missione»

Si concluderà stamane la quindicesima edizione del prestigioso stage di diritto dell’Unione Europea intitolato alla memoria di Andrea Cafiero. Per la prima volta la manifestazione si è svolta sull’isola d’Ischia, dopo quasi tre lustri nell’originaria sede di San Marco di Castellabate. L’Associazione forense ischitana, presieduta dall’avvocato Francesco Cellammare, è riuscita dunque a portare sulla nostra isola il convegno che ogni anno riunisce un qualificatissimo parterre di relatori su un tema, quello del diritto “europeo”, che riguarda sempre più vari aspetti delle nostre vite. Nell’ospitale e confortevole cornice dell’Hotel Continental di Ischia la kermesse ha preso il via venerdì scorso col saluto del vescovo Lagnese, che ha dato la propria benedizione ai lavori del convegno, iniziati con l’appassionato intervento del Presidente dell’Ordine degli avvocati di Napoli, Armando Rossi, il quale ha sottolineato tra l’altro il ruolo fondamentale dell’Italia nel fronteggiare il fenomeno dell’immigrazione: «Un impegno senza tregua per fronteggiare un fenomeno senza pari – ha dichiarato Rossi –  che ha rischiato di travolgere la nostra nazione insieme ai contemporanei attacchi terroristici. Un insieme di eventi che potevano paralizzarci, ma che non ci hanno impedito di agire uniti contro il male. Tra poco lo “ius soli” sarà legge, ma esistono diversi strumenti per dare e ricevere tutela, per favorire l’integrazione di quanti arrivano sulle nostre coste, e l’integrazione nostra in Europa. Deriveranno molteplici conseguenze da questi processi, che dobbiamo prepararci ad affrontare. A partire dai professionisti: qui si staglia il ruolo fondamentale dell’Avvocatura, la più alta espressione della tutela dei diritti».

L’avvocato Cellammare, Presidente dell’Assoforense isolana, si è detto orgoglioso di aver avuto l’appoggio del Consiglio dell’Ordine di Napoli per ospitare una manifestazione di assoluta rilevanza nazionale, lanciando l’auspicio che l’esperienza possa continuare qui a Ischia anche nei prossimi anni, dando ulteriore lustro alla nostra isola. Cellammare non ha mancato di ricordare i problemi in cui si dibatte la giustizia isolana, col pericolo non ancora scongiurato della cancellazione della sezione distaccata del Tribunale, a cui si aggiungono altre difficoltà, bene illustrate dalla dottoressa Cozzolino, coordinatrice del presidio: dalla mancanza di personale qualificato ai problemi che ancora esistono dal punto di vista del processo telematico. «È impossibile – ha ribadito Cellammare – pensare di cancellare il Tribunale a Ischia. Sono convinto della necessità dell’istituzione di un Tribunale delle isole, misura indispensabile per non violare i diritti dei residenti isolani». Purtroppo la mancanza di una definitiva stabilizzazione del presidio giudiziario sull’isola sembra destinata ad agitare anche nei prossimi mesi i sonni dell’avvocatura locale, nonostante i continui sforzi a ogni livello che l’Associazione forense dispiega da anni.

Tra i presenti anche il Colonnello Lauro, comandante del quartier generale Nato di Lago Patria, veterano di diverse missioni all’estero, che ha delineato l’importanza del diritto internazionale nella risoluzione delle complesse problematiche geopolitiche mondiali, all’interno delle quali l’Italia ha spesso fornito sostanziali contributi per il mantenimento della pace. Il sindaco di Forio, Francesco Del Deo, ha rivendicato il ruolo dell’isola d’Ischia come uno dei centri dell’intero mar Mediterraneo: «Mi auguro che il Premio Cafiero resti qui a Ischia anche per gli anni a venire», ha detto Del Deo. Da Roma è intervenuto l’avvocato Mauro Vaglio, del Consiglio dell’Ordine della capitale, e l’avvocato Giovanni Malinconico, segretario dell’Organismo congressuale forense, a rimarcare la valenza nazionale di un convegno che, oltre al supporto di tutti i media isolani e dell’Alilauro, è stato sostenuto anche dalla Lextel, società fornitrice di servizi telematici per l’avvocatura, che nella giornata di ieri ha anche organizzato un workshop illustrativo sul processo telematico, a cura del dottor Graziano Ubertiello.

IL CONVEGNO. Il programma della giornata di venerdì è stato essenzialmente suddiviso in tre parti: la mattina è stata dedicata a sviscerare orizzonti e opportunità di una professione, quella forense, ormai aperta all’intero palcoscenico europeo, aspetti trattati dall’avvocato Del Paggio, mentre il collega Litterio ha illustrato le più recenti attività del Consiglio degli Ordini Forensi d’Europa (Ccbe), fondato nel 1960, un’associazione no-profit internazionale che, sin dalla sua creazione, si è sempre posta in prima linea per promuovere il punto di vista degli avvocati europei e difendere i principi giuridici fondanti la democrazia e lo Stato di diritto, garantendo la rappresentanza degli Ordini forensi che ne fanno parte,  in tutte le questioni di comune interesse in merito all’esercizio dell’avvocatura, al rispetto dello Stato di Diritto e alla corretta amministrazione della giustizia nonché agli sviluppi rilevanti del diritto, sia a livello europeo che internazionale. Un altro importante aspetto, di recentissimo sviluppo, è quello delle possibili conseguenze dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea: sul punto hanno relazionato gli avvocati Carlo Forte, Costantino Grasso e la dottoressa Rita Giannini.

La parte centrale della giornata è stata incentrata sul tema della “libera circolazione dei dati”, un tema che è ormai parte costitutiva dell’odierna civiltà informatica e della professione forense. Il dottor Buttarelli, garante europeo per la protezione dei dati, ha illustrato il nuovo regolamento generale sulla protezione dei dati, e le conseguenze, compresi oneri e diritti, per i cittadini e le imprese. Un settore del genere lancia nuove opportunità per gli operatori forensi, come ha efficacemente spiegato l’avvocato Manuela Siano, anche riguardo la figura del “Data Protection Officer” in relazione al regolamento generale. Non è mancata una rassegna delle ultime pronunce della Corte di Giustizia dell’Unione Europea  in materia, degli aspetti deontologici in relazione alla privacy e le disposizioni normative dell’Ue in tema di telecomunicazioni. La prima giornata si è chiusa con alcune interessanti relazioni sul rapporto tra i giudici nazionali e la Corte di giustizia europea. Sabato mattina il convegno si è focalizzato sul diritto della concorrenza, e poi sul sempre caldo tema dei fondi europei, ovviamente dal punto di vista degli avvocati, chiamati sempre di più ad avere conoscenze e competenze anche in relazione all’innovazione e la progettualità, a cui sono diretti i fondi strutturali europei. Il profilarsi di un diritto penale europeo è stato il tema pomeridiano, con le novità introdotte dalla legge Gelli-Bianco, e l’adeguamento alla normativa europea della responsabilità penale del medico.

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L’osmosi tra legislazione europea e giurisprudenza penale nazionale, specialmente in tema di reati alimentari, ha costituito oggetto di un apprezzato intervento dell’avvocato La Rana. È stato scandagliato anche il ruolo in prospettiva della Procura europea nella funzione di contrasto alle frodi e agli altri reati che ledono gli interessi finanziaria dell’Unione Europea. Un altro tema che ha catturato l’interesse della platea, nel tardo pomeriggio, è stato quello del diritto sportivo nell’Unione europea: le normative che regolano l’organizzazione degli eventi, ma anche i diritti televisivi degli incontri sportivi, con l’avvocato Arturo Frojo, vicepresidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, che ha anche illustrato alcuni casi rilevanti di giustizia sportiva. In serata, cena di gala al ristorante Oasis per tutti i partecipanti al convegno. Il dopocena si è svolto nel centro di Forio, in tempo per assistere al tradizionale spettacolo pirotecnico che segna la chiusura dei festeggiamenti in onore del Patrono, San Vito. Stamane, il convegno terrà la sua sessione conclusiva, nobilitata dalla presenza del Professor Giuseppe Tesauro, Presidente emerito della Corte Costituzionale. Insieme ad altri relatori provenienti dalle Università di varie città italiane, verrà gettato uno sguardo sull’attuale stato dell’integrazione europea e sul futuro dell’unione politica, interrogandosi su un possibile ruolo costituente per il Parlamento europeo. Alle 14 la consegna degli attestati di partecipazione chiuderà il sipario sui lavori del quindicesimo stage di Diritto dell’Unione Europea “Andrea Cafiero”. I numerosi partecipanti avranno sicuramente gradito la tre giorni ischitana che, con l’appoggio del Consiglio dell’Ordine di Napoli, tornerà a Ischia anche l’anno prossimo. Ne siamo certi.

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