CRONACA

L’INIZIATIVA G20 spiagge, anche Ischia contro il caro energia

Quella che sembrava, dopo tre anni di pandemia, una delle stagioni estive da record per le presenze turistiche su tutte le spiagge italiane, con l’arrivo delle bollette sta dimostrando tutta la debolezza del nostro sistema energetico. Per questo il G20 Spiagge, l’associazione dei principali Comuni balneari del paese, chiede al governo degli interventi immediati. I sindaci delle più importanti località turistiche costiere hanno scritto una lettera al presidente del consiglio Mario Draghi e chiedono a tutti i partiti di prendere una posizione precisa in questa campagna elettorale. Si tratta di Alghero, Arzachena, Bellaria Igea Marina, Bibbona, Caorle, Castiglione della Pescaia, Cattolica, Cavallino Treporti, Cervia, Cesenatico, Chioggia, Comacchio, Forio, Grado, Grosseto, Ischia, Jesolo, Lignano Sabbiadoro, Orbetello, Riccione, Rosolina, San Michele al Tagliamento, San Vincenzo, Sorrento, Taormina, Viareggio, Vieste, ovvero i Comuni che da soli attraggono 70 milioni di presenze turistiche, il 16% del totale italiano. Secondo Roberta Nesto, coordinatrice del G20 Spiagge e sindaca di Cavallino Treporti, «la situazione è particolarmente grave per tutte le aziende che operano nel turismo balneare e che vedono diminuire consistentemente gli utili dopo il pagamento di bollette raddoppiate o triplicate rispetto all’inizio stagione. E che dire delle casse dei nostri Comuni? L’aumento del gettito della tassa di soggiorno non recupera di certo, se non in minima parte, l’aumento delle spese delle nostre amministrazioni: così rischiamo di dover tagliare i servizi ai cittadini». Lungo tutta la penisola le città balneari si trovano ad affrontare una nuova emergenza economica, generata dalla guerra in Ucraina, che necessita di rimedi straordinari. Rimedi che, come ha dimostrato la recente e non ancora superata pandemia, hanno nel governo l’unico soggetto in grado di far fronte. «Pur in questa situazione elettorale – affermano i sindaci del G20 Spiagge – la possibilità di istituire un fondo per calmierare i costi energetici sembra possibile: è chiaro che interventi strutturali sulle politiche energetiche avranno il primo posto nelle preoccupazioni del governo che uscirà dopo le elezioni del 25 settembre. Ma, proprio per questo, poniamo l’attenzione sulla gravità della situazione economica oggi: se non ci sono interventi decisi e immediati attraverso un fondo di sostegno, noi ci troveremo con gli operatori turistici che chiuderanno prima e rinunceranno all’allungamento della stagione estiva, provocando una fin troppo evidente ricaduta sull’occupazione e sull’economia di intere comunità turistiche che, ovviamente, ricadrà anche sui bilanci dei nostri Comuni. Una rovinosa caduta dopo una delle stagioni più positive da sempre. Così mancheranno nuovi investimenti in questo importante comparto economico che verranno assorbiti dagli enormi guadagni delle compagnie energetiche: un vero peccato e, forse, una vera ingiustizia».

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