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Piscina disabili, la rabbia di Rosa Iacono: «Vent’anni di promesse e di ostacoli»

di Sara Mattera

Ischia. Un altro anno sta volgendo al termine e sull’isola il sogno dei diversamente abili di avere una piscina pubblica adeguata a soddisfare le loro esigenze non si è ancora realizzato. La  creazione di una piscina ad hoc resta, almeno per il momento, un’utopia nonostante i progetti, la fatica e le continue sollecitazioni della comunità isolana agli organi competenti in materia, amministrazione comunale di Ischia in primis.

È un tema strettamente connesso al tanto attuale diritto alla salute: sono decine i diversamente abili che vivono sul territorio isolano ad essere ancora oggi privati di una struttura natatoria adeguata dove poter praticare idroterapia, utile nel trattamento delle patologie.  Ecco perché, in occasione dell’inaugurazione di ieri al Polifunzionale del Centro Papa Francesco, nato dalla collaborazione del Comune di Ischia e della Diocesi e destinato a rappresentare un punto di aggregazione per disabili e giovani in difficoltà, il presidente dell’associazione Croce Rosa di Ischia e dell’associazione Disabili Isola D’Ischia  Rosa Iacono è tornato ad intervenire sulla spinosa questione relativa alla piscina per disabili.  Rosa Iacono ha indirizzato nei giorni scorsi una nota al sindaco del Comune di Ischia, Giosi Ferrandino, invitandolo a trovare una soluzione concreta.  «Oltre vent’anni fa – ha scritto il presidente dell’associazione Croce Rosa – insieme ad altri genitori ho sognato una grande cosa e cioè la realizzazione di una piscina terapeutica per diversamente abili. A tutt’oggi, a causa di numerosi ostacoli non è stato possibile raggiungere tale obiettivo  sognato che avrebbe avuto luogo, ad Ischia, al disotto della piscina comunale».

Nel 1996 Rosa Iacono stipulò una convenzione con il Comune di Ischia per la concessione, in uso esclusivo, di un locale sito all’interno della struttura di via Michele Mazzella, dove risiedeva e risiede tutt’ora l’unica piscina comunale del territorio isolano, per la costruzione di un impianto terapeutico da adibire a piscina per disabili.  La convenzione però, in questi anni ha incontrato numerosi ostacoli e, ad oggi, l’impianto risulta poco funzionale alle esigenze effettive delle persone con disabilità. «Caro sindaco –  ha quindi concluso Rosa Iacono – le partecipo la propria mortificazione nei confronti dei diversamente abili e ancor di più per i diversamente abili che non ci sono più, non escluso tutti i sostenitori che hanno contribuito economicamente e per questo senza gravare sui bilanci comunali, per non aver dato loro la realtà di questo sogno ventennale mai realizzato. Auspico, quindi, ancora oggi in un suo intervento risolutivo atto ad eliminare tutte le problematiche insorte per la realizzazione della piscina de quo».  Ancora una volta, insomma, viene sentita l’esigenza di realizzare una struttura adeguata  per quanti abbiano difficoltà motorie e il presidente dell’associazione Croce Rosa, sembra aver, quindi, voluto rammendare al sindaco Giosi Ferrandino la necessità del territorio isolano uscire da questa situazione di impasse. E’ bene comunque ricordare che le sollecitazione di Rosa Iacono non sono state le uniche. Nel Febbraio scorso, infatti, come ricorderete, attraverso le pagine di questo quotidiano,  vi avevamo parlato della battaglia di  Antonietta Trani, una mamma isolana che da diverso tempo si sta battendo per vedere la realizzazione di una piscina per disabili che era stata messa in programma dall’amministrazione del Comune di Ischia nelle opere da realizzare nel triennio 2014 – 2016.  La struttura, progettata  per essere ubicata in un’ala del polifunzionale, fornita di sala medica e di attrezzature per la fisioterapia fuori e dentro dall’acqua, però, non ha mai visto la luce. Il progetto, infatti è stato messo da parte per dare priorità alla realizzazione della rete fognaria, lasciando così inatteso il desiderio di tanti di avere una struttura natatoria adatta a soddisfare le esigenze di tutti i diversamente abili.  A tal proposito, comunque, sembra che  il sindaco Giosi Ferrandino, nei giorni scorsi,   abbia inviato una noto protocollata alla Regione Campania, al fine di sollecitare lo sblocco dei fondi per la realizzazione della  suddetta piscina. Al momento,  però, si è ancora in attesa di una risposta concreta.

 

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