Angelo Pisani: «A Ischia subito un Covid center per la fase 2»

«Nella fase 2 servirà un Covid center a Ischia così come in tutte le importanti località di mare». Sentenzia così il presidente di Noi Consumatori, Angelo Pisani, avvocato e frequentatore dell’isola, circa la possibilità di realizzare un hub per accogliere eventuali ammalati di coronavirus nel periodo estivo.

«In vista di un possibile ritorno in sicurezza alla normalità della data di riapertura dell’isola, come vale anche per altre zone turistiche, per dare garanzie ai turisti è opportuno predisporre sin da subito la creazione di nuove ed idonee strutture sanitarie e stanze di isolamento per eventuali pazienti, in modo da tutelare la salute e la sicurezza di potenziali pazienti Covid, che siano turisti o isolani, senza dover intaccare la normale funzionalità dell’ospedale locale».

La fase 2 è di là da venire. Sebbene la curva epidemica faccia segnare un miglioramento sensibile della pressione sugli ospedali, in netto decremento rispetto alle settimane del picco, non è ancora giunto il momento di cantare vittoria. Anzi, come più volte hanno sottolineato gli esperti, nei mesi a venire bisognerà tenere alta la guardia al fine di contenere al massimo la diffusione del virus e scongiurare una improvvisa inversione di trend. E se, come da previsione per molti virologi, il valore R0 (parametro che indica il livello di contagiosità più basso in una infezione) non sarà auspicabile per i prossimi due mesi, bisognerà integrare all’ospedale Rizzoli di Ischia uncentro Covid da realizzarlo, come indica l’avv. Pisani, in zona diversa dal nosocomio lacchese per permettere alle persone di poter usufruire con serenità del punto di primo soccorso in caso di necessità diversa dal Coronavirus.

«Con un Covid center sull’isola si libera l’ospedale Rizzoli da questa pressione anche psicologica», ha continuato Angelo Pisani di Noi Consumatori.

«Il futuro turistico dell’isola d’Ischia si deve programmare soprattutto dal punto di vista sanitario – spiega Pisani -.Finché ci sarà una persona con il Covid-19, sarà una questione che riguarderà tutta l’isola e non lo si può affrontare come singolo caso soprattutto nel periodo della Fase 2 dove, sicuramente, l’isola avrà turismo».

Dunque Pisani propone per Ischia l’allestimento di un hub miratoin modo da dare respiro all’ospedaledi Lacco Ameno.

Il Rizzoli, che nel periodo di picco ha ospitato fino a 8 pazienti Covid, è una struttura gestita bene e con un ottimo e qualificato gruppo medico ma la nostra sanità,seppur fin qui ha retto bene l’urto, nonostante il prezzo pagato negli anni passati a causa del «piano di rientro» in termini di mancata assunzione di personale e di mancati investimenti, sta mettendo in drammatica evidenza i nostri punti deboli: medici, infermieri e operatori sanitari stanno combattendo una guerra in una struttura vecchia e senza tecnologie mediche e con poco medici.

«Non bisogna abbassare la guardia. Bisogna tutelare i turisti che in un periodo così delicato scelgono Ischia come meta di vacanza in un periodo decisamente particolare».

Realizzare un Covid center, non è solo una scelta di politica sanitaria, ma anche una tutela per i turisti e quindi significa far ripartire l’economia con una marcia in più: la sicurezza.

Tornare a investire in ambiziosi progetti di edilizia sanitaria vorrebbe dire aver capito la lezione di questo maledetto virus, mettendo così la nostra sanità nelle condizioni di operare in strutture sicure e adeguate. Altrimenti, non ci resterà che contare i caduti di una guerra combattuta come nelle trincee del ‘14-‘18, con le baionette in pugno e pregando la buona sorte. Guariti gli ischitani, resterà una grave malata, la nostra economia: un ospedale serio, dei supporti affidabili e sicuripotranno essere, dovranno essere, il volano per rianimarla.