POLITICA

L’insostenibile leggerezza dell’essere leghista (a Ischia)

Vitale Pitone, commissario della Lega – Salvini Premier del comune di Casamicciola Terme, si rammarica di non poter essere andato a Pontida e il solo nominare la capitale morale dei leghisti scatena le ire di chi non dimentica l’antica veste antimeridionale. Una scarica di insulti si abbatte sul nostro concittadino che però non ci sta…

«Non sono riuscito a partire per Pontida, ma mi rifarò il 19 ottobre a Roma, forza Lega». Sono bastate queste parole per scatenare una tempesta di insulti sul profilo social dell’ing. Vitale Pitone, Commissario della Lega – Salvini Premier per il Comune di Casamicciola Terme, da diversi mesi attivo nelle piazze ischitane per portare anche sull’isola il rinnovato messaggio politico del partito che fa capo a Matteo Salvini. Forse il clima politico mutato, forse anche quel luogo geografico – Pontida – così carico di significati, ha suscitato nei più accaniti detrattori della Lega la voglia di sfogarsi.

La Lega ha saputo fare breccia anche nel Meridione d’Italia, nonostante per anni, con la vecchia dirigenza politica che faceva capo a Umberto Bossi avesse fondato interamente la propria linea politica sull’idea di scissione dal Sud per poi proiettarsi verso un più fattibile federalismo. Ma il tema era sempre lo stesso: è necessario allontanarsi quanto più possibile dal Sud. Questo almeno fino a qualche anno fa. Oggi, a chi sventola gli stemmi di Alberto da Giussano sull’isola, così come in tutto il sud Italia, non è mai stato perdonata l’aderenza a un partito che fino a pochi anni fa era dichiaratamente e spietatamente anti-meridionale.

Chissà quale battuta geniale si inventerebbe Massimo Troisi, che rispondeva con l’ironia ai piccati attacchi che Umberto Bossi rivolgeva nei confronti dei meridionali, se sapesse che anche nel cuore di Napoli e nella sua provincia ci sono decine di club e sedi che fanno sventolare i colori della Lega anche nel più profondo Sud. Ma di raffinati e intelligenti comici c’è ormai penuria, il megafono è dato soprattutto nelle mani di chi ha più voglia di sfogare la propria opinione che si tramuta in rabbia, piuttosto che trovare una linea di confronto dialettico.

Questo in sintesi il pensiero di Vitale Pitone che, con un certo rammarico, denuncia il clima d’odio che giorno dopo giorno, soprattutto dopo il passaggio all’opposizione del partito di Matteo Salvini, sono costretti a subire i leghisti del Sud. «Mi sembra quasi di assistere a un fenomeno di razzismo al contrario – non teme di denunciare il referente di Casamicciola del partito leghista. – i toni sono molto accesi nei nostri confronti, spero non si passi il limite». Strascichi di una certa intolleranza nei confronti di chi vive nel Sud Italia sono ancora ben radicati nei leghisti della prima ora, in quelli che ancora fanno riecheggiare, almeno nei propri pensieri, quel “Roma Ladrona” usata per anni come slogan per differenziare nettamente l’idea di un Sud fannullone e un Nord votato alla produttività e al lavoro. Prova ne sono i recenti casi di cronaca di leghisti che si trovano a essere diffidenti nei confronti di chi vive al Sud, tanto da negare loro persino la possibilità di fittare casa (vedi il caso della leghista milanese dichiarata che nega il fitto a una ragazza di Foggia).

Ma il tempo muta tutte le cose, la vecchia dirigenza è stata spazzata e quella nuova, guidata dal “capitano” Salvini ha saputo parlare al cuore di un buon 17% di italiani, riuscendo a convincere anche chi vive al Sud a votare Lega, un vero e proprio capolavoro di comunicazione e di mutamento di ideali, molto più vicino al sentire comune di questo periodo storico.

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Il messaggio, dai toni pacati e civili, ha la colpa di essere stato scritto da un account Facebook di una persona nata a Ischia, in quel sud popolato anche da chi non perdona l’aderenza a un partito come la Lega, è stato quindi un bersaglio ideale per sfogare un certo odio strisciante, figlio di tempi dove l’asticella della polemica tende a raggiungere vette sempre sorprendenti. «Qualsiasi cosa – dichiara Pitone – va bene per puntare il dito contro il nostro partito. Mi si accusa che me la sono andata a cercare, che nella mia scelta di aderire alla Lega ci sia anche l’inevitabilità di subire insulti di ogni genere, come se fosse normale subire di questi attacchi. Eppure il mio messaggio non era provocatorio, erano solo poche e semplici righe che hanno voluto ricordare la mia impossibilità di recarmi a un raduno politico nazionale, per motivi personali. Sono davvero dispiaciuto. c’è una percentuale di ignoranza nel nostro paese davvero dilagante. Persone che non riescono a scindere messaggi del passato, decontestualizzati, dai nuovi e concreti obiettivi politici, parlano senza alcuna argomentazione. E’ possibile che ancora oggi siamo ancora a questi livelli? Se si fanno critiche costruttive va bene, ma il più delle volte ciò non accade. Mi rammarico del livello mediocre della discussione e mi spaventa l’idea che quando nel dibattito entrano in gioco persone dal livello culturale basso si possa facilmente degenerare verso qualcosa di più grave, come tifoserie – conclude Pitone – che vanno allo stadio con il solo intento di bisticciare e creare scompiglio»

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