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Pontile Aragonese, indietro tutta

Riunione tra amministrazione comunale e Soprintendenza: i basoli “storici” vanno ricollocati nella loro sede originaria. Le nuove pietre laviche saranno lavorate e installate sulle verticali

Contrordine. Ieri mattina si è svolto un incontro tra l’amministrazione del Comune di Ischia e la Soprintendenza: oggetto della riunione i controversi e contrastati lavori di ripristino del Pontile Aragonese, pesantemente danneggiato lo scorso autunno da una violentissima mareggiata che aveva letteralmente divelto i massicci basoli e le pietre che lo componevano. Mentre montavano le polemiche per la decisione iniziale di sostituire le antiche pietre, vecchie di un secolo ma tuttora in buone condizioni di conservazione, con mattoncini moderni giudicati inadeguati alla bisogna oltre di scarso valore.

Come si ricorderà, il giornalista Gennaro Savio aveva più volte ribadito con una serie di servizi giornalistici l’opportunità di rimuovere i recenti mattoni e ricollocare i basoli storici divelti e spaccati nelle settimane scorse. E adesso la Soprintendenza ha mutato parere, ordinando alla ditta che sta eseguendo i lavori di procedere al ripristino delle vecchie pietre. In pratica, compatibilmente con il materiale ancora a disposizione, si cerca di conservare il materiale esistente prima della mareggiata. In corso d’opera ci si è resi conto che le pietre appena acquistate sono un po’ troppo dissimili rispetto a quelle che da sempre hanno incorniciato il pontile, diventando una caratteristica cara a generazioni di isolani e turisti. Si cerca dunque una metodologia di lavorazione che tenga conto della preservazione del contesto col materiale utilizzato. Le nuove pietre sono di estrazione lavica, comunque di valore, come assicura l’amministrazione di Ischia, spesse circa dieci centimetri. Tuttavia la loro colorazione, più chiara, ha indotto a utilizzarle come coperture verticali laterali, tramite un adattamento teso a renderle meno spesse, mentre le pietre “antiche” torneranno a coprire i bordi della “passeggiata” sul pontile.

Meglio tardi che mai, verrebbe da dire, visto che la stagione turistica è ormai avviata e non è molto piacevole avere ancora un cantiere con lavori in corso nel mezzo di uno dei punti più caratteristici del paese, ma tant’è. È auspicabile dunque che le opere si concludano al più presto restituendo alla comunità un ponte nuovamente integro dopo la paurosa mareggiata di ottobre che fece gravi danni in tutta l’isola, arrivando letteralmente ad abbattere i muretti del pontile, soprattutto in corrispondenza del tratto più prossimo all’isolotto del Castello Aragonese. Anche se il cambio in corso d’opera viene definito dall’amministrazione come una normale variazione, c’è chi esulta, a partire dallo stesso Gennaro Savio, che scrive: «Vittoria! La soprintendenza ai beni architettonici di napoli ordina il ripristino dello stato dei luoghi sul pontile aragonese. Hanno immediatamente rimosse le pietre senza valore posizionate in questi giorni e vanno ricollocati i basoli storici divelti e spaccati nelle settimane scorse. È questa l’ennesima figuraccia dell’amministrazione comunale di Ischia che stava avallando l’assurda scempio architettonico ,storico e culturale all’ombra del castello. Come dirigenti del Pciml siamo orgogliosi di aver fatto sino in fondo la nostra parte esercitando la giusta pressione politica, sociale e mediatica su chi avrebbe dovuto intervenire. Grazie a chi ha  sostenuto questa battaglia di civiltà sociale e, naturalmente, ora, alle parole aspettiamo che seguano i fatti e sino ad allora non molleremo la presa».

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