CRONACA

L’INTERVENTO Venia: nei comuni istituire il consiglio del lavoro e dell’economia

DI LUCIANO VENIA

La complessità del sistema Ischia e il suo valore economico e naturalistico impongono una rimodulazione dei sistemi di governance del territorio che fondino le procedure decisionali sulla partecipazione quanto più ampia dei corpi intermedi della società dichiara l’Avv. Luciano Venia – dando attuazione anche in sede locale all’art. 2 della Costituzione della Repubblica che recita: La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Ma anche la legge 142/90 che novello’ il Testo Unico della Legge Comunale e provinciale del 1934 (riordino delle autonomie locali) e l’attuale Testo Unico Dlgs 267/2000 aprono spazi fortissimi alla Partecipazione che va intesa come esercizio effettivo di un potere di audizione e di proposta per concorrere a determinare in ultimo le scelte del decisore. Anche la legge 241/90 come modificata richiama per il procedimento una ampia gamma di possibilità. Del resto i comuni adottano un proprio statuto. Lo statuto è la carta fondamentale del comune e stabilisce le norme fondamentali dell’organizzazione dell’ente, specifica le attribuzioni degli organi, le forme di garanzia e partecipazione delle minoranze, i modi di esercizio della rappresentanza legale dell’ente anche in giudizio, le forme di collaborazione fra comuni e province, la partecipazione popolare ed infine il diritto di accesso dei cittadini alle informazioni e ai procedimenti amministrativi. Nel rispetto dei principi fissati dalla legge e dallo statuto, il comune adotta regolamenti nelle materie di propria competenza ed in particolare per il funzionamento degli organi e degli uffici e per l’esercizio delle funzioni. Con queste premesse il solo livello politico non sembra interpretare la complessità del sistema Ischia e non sembra generare neppure una politica di qualità perdendosi grandi energie nella sola ricerca del consenso a scapito dei grandi temi, delle strategie fondamentali e dell’azione di modellamento del territorio e della comunità locale attorno a principi e visioni più elevate.

Dunque a mio avviso – aggiunge l’Avvocato Luciano Venia – a nulla serve una maggiore dimensione degli enti magari unificando i comuni isolani ma occorre istituire un Consiglio dell’Impresa e del Lavoro che abbia funzioni di analisi, studio, proposta e progettazione in termini di infrastrutturazione, transizione ecologica, mobilità, tutela ambientale, valorizzazione degli asset di territorio, efficienza ed economicità dei servizi. Tale consiglio dovrebbe includere in primis i Lavoratori per portare direttamente le loro istanze in un consesso istituzionale. E poi le Imprese turistiche, commerciali, artigianali insieme ai Professionsiti. L’effetto di una tale partecipazione reale certamente darebbe elementi di maggiore robustezza al campo delle idee e dei programmi e realizzerebbe un osservatorio privilegiato delle dinamiche economico-finanziarie dei Comuni per una valutazione indipendente sui costi e i benefici delle singole decisioni dei comuni.

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