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L’intervista – Dino Ambrosino: casse comunali alla canna del gas

Si è fatto un gran parlare in questi mesi  della questione economica del Comune. Il Centrodestra ritiene non vere le affermazioni del Dr. Villani  circa l’esistenza  di una situazione pesante con una massa passiva di 24 milioni di euro. Vuole spiegarci un po’ la situazione reale di questo momento.

La verità è facilmente verificabile ed è sotto gli occhi di tutti. Ogni mese facciamo fatica a pagare gli operai della Tecra e i dipendenti comunali. Oggi 28 ottobre 2015 gli stipendi non sono stati ancora pagati. E sono comunque  le uniche  spese che riusciamo ad onorare. Non possiamo spendere un euro in più. E ogni mese, da quando siamo stati eletti al Comune, facciamo salti mortali. Purtroppo è questa la situazione che abbiamo ereditato dai precedenti amministratori.

Da quali fondi state attingendo per gli stipendi?

Da tutte le entrate che riusciamo a recuperare. Tasse per la spazzatura, irpef. Praticamente attingiamo dai soldi che i cittadini ci danno per i servizi erogati. Stiamo anche sollecitando gli uffici regionali per quei finanziamenti già deliberati. Questa è la realtà dei fatti. Fino ad oggi non disponiamo neanche di un euro.

Il Dr Villani, nell’incontro pubblico con i cittadini  ci forni indicazioni di cui noi tutti eravamo all’oscuro, e cioè dell’esistenza di una massa passiva – disavanzi di amministrazione, debiti fuori bilancio e potenziali passività – di ben 24,2 nilioni di euro. Come mai tutto questo è venuto fuori solo all’indomani delle elezioni.

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E’ una situazione molto ma molto complessa. Gli amministratori sapevano bene che, per una nuova normatica in atto dl 2015,  erano tenuti a unRiaccertamento Straordinario dei debiti entro il 30 maggio, per la qualcosa il ragioniere capo Dr. Roggiero aveva già predisposto la delibera, invitando  gli Amministratori a presentare la nuova situazione così come risultava dagli atti comunali, ma essi non hanno deliberato  tale atto. Di conseguenza, appena eletti, ci è giunta la diffida da parte della Prefettura con l’obbligo di deliberare tale Riaccertamento  Straordinario su proposta del Ragioniere capo, un  atto che ha evidenziato la situazione negativa dei 24 milioni di euro di passività.

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Molti cittadini, purtroppo, non credono a questo dato.

Tutto e documentato nella ragioneria del Comune e ci siamo dati da fare per ottemperare alla richiesta della Prefettura che aveva già evidenziato un andamento non positivo nel nostro Comune.

 

Come si spiega allora un atteggiamento così critico del centrodestra  nei confronti di queste cifre.

E’ sinceramente inspiegabile. Se loro ritengono non conforme alla verità queste cifre che manifestano una situazione economica disastrosa, dimenticano di dire al paese che spettava a loro fare questo procedimento sulle passività e non a noi. Se fanno tanti rilievi critici in Consiglio Comunale e nel paese, come mai non ricorrono al TAR e non inviano esposti in Prefettura?

Se oggi non avete un euro da spendere, e quindi vi trovate in una situazione che di fatto è un “reale dissesto”, quali scelte state attuando per risalire, se pur lentamente, la china.

Sembrerà strano ma noi quest’anno pensiamo di recuperare almeno  1 milione di euro.

In che modo?

Abbiamo dolorosamente operato un taglio drastico a tutte le spese e recuperando in tal modo 650.000 euro, e 350.000 entreranno dall’aumento delle imposte. Calerà in tal modo la passività nel 2016, sicuri che nel 2017 ricomincerà la risalita.

Mi rendo conto che la situazione è molto difficile…

Sì, è grave e molto impegnativa, perché la Prefettura e la Corte dei Conti non valutano la diversità degli Amministratori. Il Piano di riequilibrio presentato dalla Amministrazione Capezzuto è quello a cui noi dobbiamo oggi rispondere. Purtroppo dobbiamo dare risposte ad una situazione che non è stata creata da noi e che rappresenta una triste eredità…

Ci sarà a quanto risulta anche un aumento dell’IMU, anche se in Consiglio Comunale il centrodestra ha votato contro questa proposta, come ha votato contro la dichiarazione della passività del Comune.

Sono le contraddizioni della politica che spesso  separano le ragioni della politica dalla ricerca primaria del bene comune e ci si trova a dare valutazioni diverse lì dove si potrebbe  essere concordi. L’aumento delle tasse è un sacrificio che chiediamo a tutti i procidani, ma non avevamo altra scelta.

C’è scoraggiamento in questa situazione di grande conflittualità, che di fatto avvelena anche la realtà sociale?

No, scoraggiamento no. Difficoltà, sì. Ci fa male certamente questa contrapposizione illogica e priva di senso da parte del centrodestra, ma stiamo lottando fortemente per avere credibilità verso la Corte dei Conti, per dimostrare loro la nostra buona volontà nell’affrontare con serietà il problema lasciato insoluto dei nostri predecessori.

Con quali risultati?

Fino ad oggi posso affermare che la Corte dei Conti e la Prefettura si sono resi conto dalle nostre scelte oculate, ed hanno preso coscienza che stiamo operando nella direzione giusta, nonostante l’opposizione continui a discreditarci presso l’opinione pubblica; un’opinione pubblica non abituata a confrontarsi con dati reali e con informazioni ufficiali. I precedenti Amministratori hanno lasciato il Comune in serio pericolo, per cui ci saremmo aspettati in tale frangente una disponibilità alla collaborazione e invece no. Se avessimo accolto le loro proposte saremmo stati già sfiduciati dalla Prefettura e dalla Corte dei Conti. Mi dispiace affermarlo ma, a livello amministrativo, è la triste realtà del paese.

Sapevamo che l’Amministrazione Capezzuto aveva ottenuto 7 milioni dalla Comunità Europea per lavori pubblici. Almeno su questo aspetto possiamo definire positiva  questa eredità.

Certamente,  ma si era in ritardo in quanto i lavori dovevano essere ultimati entro il 21 dicembre 2015. Quando ci siamo insediati a giugno 2015 c’era tutto da fare. Avevano solo espletato le gare di appalto. Marina Grande, Corricella, Punto del pescato, metano, fibra ottica: abbiamo dovuto con urgenza entrare in questi cantieri cercando di avere molta responsabilità, per gestire il tutto onestamente, senza corruzioni e tangenti in quanto, come si sa, questo dei lavori pubblici in Italia è il campo dove c’è stata più corruzione.

Un impegno gravoso e assorbente.

Sì gravoso ma indispensabile. Esco ogni giorno alle 7,30 e mi reco sui cantieri per verificare lo stato dei lavori e le procedure in atto.

E sul depuratore, ci sono novità? Questa estate c’è stato una forte apprensione  nell’isola per questo problema irrisolto da tempo.

Anche qui abbiamo trovato un lavoro sospeso, in quanto nel fare gli scavi sotto il costone della Lingua non avevano considerato che ci sarebbe stata l’acqua,  per la qual cosa occorreva una sorta di diga attuata con il metodo Jet Grouting che predispone una sorta di pali di isolamento interrati, in modo da lavorare poi tranquillamente. Ma per realizzare questo obiettivo e riprendere i lavori abbiamo dovuto approntare una variante al progetto. E nel fare questa operazione abbiamo scoperto che  2,5 milioni di euro, destinati al depuratore, erano stati già spesi per altre emergenze, per cui ora noi siamo anche in difficoltà a reperire questi 2,5 milioni e continuare il lavoro del depuratore. Abbiamo, in totale, trovato 4 milioni e mezzo spesi per altre finalità. Lo stesso anticipo di 1 milione e 400.000 euro entrato nelle casse comunali per far fronte al progetto del Waterfront a Marina grande era stato già speso per altri fini. Grandi difficoltà, quindi, per reperire questi soldi che non ci sono. Onestamente dire che la situazione economica con la quale dobbiamo combattere ogni giorno è difficile è dire la pura verità. I consiglieri di centrodestra continuano a dire che non è così, ebbene allora noi invitiamo tutti quei cittadini che vogliono sapere realmente quale è situazione a venire in Comune, e mostreremo loro  tutto quanto c’è da sapere.

Abbiamo anche appreso che non avete potuto insediare i vostri rappresentanti nelle Società Partecipate. Per esempio nella  Società “Marina di Procida”, per la gestione del Porto Turistico, per esempio,  non avete potuto collocare i vostri rappresentanti.

Sì in realtà ad amministrare la Società “Marina di Procida” non ci sono i nostri rappresentanti  ma quelli indicati precedentemente dal centrodestra.

Come mai è accaduto questo? Sappiamo che la normativa in vigore dà agli Amministratori la possibilità di avere propri rappresentanti in queste Società.

All’inizio di maggio 2015, ossia alla vigilia delle elezioni,  il centrodestra ha rinnovato il contratto ai suoi rappresentanti per altri 3 anni, per cui fino al 2018 non possiamo gestire la “Marina di Procida” secondo la nostra linea politica. E’ un assurdo ma è la realtà. Avrebbero dovuto dimettersi perché essi sono espressione di un altro orientamento politico. Infatti la legge prevede che i nuovi amministratori diano le indicazioni per i suoi rappresentati negli enti pubblici. Per questo, prima di fare tali scelte, ho pubblicizzato un bando e tutti i cittadini che avevano i requisiti potevano partecipare, anche se spettava a me scegliere le persone che mi sembravano idonee a rappresentarci. Tutte le persone che  erano state indicate dalla precedente Amministrazione si sono dimesse dai loro incarichi, gli unici che non si sono dimessi sono i componenti del Consiglio di Amministrazione della “Marina di Procida”: Gerardo Lubrano Lavadera e Gianluca Costagliola. Una situazione spiacevole in quanto essi non sono politicamente in sintonia con questa Amministrazione.

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