L’isola “abbraccia” Lina per l’ultimo saluto
Forse sarà il giorno più lungo, di certo quello più triste. Oggi pomeriggio alle ore 18, nella cornice del Palazzetto dello Sport “F. Taglialatela” di Fondobosso, si svolgeranno le esequie della cinquantanovenne Lina Balestrieri, coniugata Cutaneo, deceduta lunedì sera a causa dei calcinacci staccatisi da un edificio di culto nel momento in cui il terremoto imperversò sull’isola ed in particolare a Casamicciola alta. La salma è stata liberata dal magistrato e restituita ai familiari dopo che nella tarda mattinata di ieri si era svolto l’esame autoptico in programma presso l’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Napoli. Probabilmente in serata o al più tardi dalla prima mattinata di domani potrebbe anche essere allestita una camera ardente: Lina era conosciuta, stimata e benvoluta da tanti e dunque potrebbero essere davvero numerosissimi gli isolani che vorranno portarle un ultimo saluto. Il rito funebre, per la cronaca, sarà officiato dal vescovo di Ischia, mons. Pietro Lagnese. Nel frattempo arrivano i primi passi dell’attività investigativa che è stata avviata a tutto tondo – e che per ovvi motivi è ancora nella fase embrionale – dalla Procura della Repubblica di Napoli. I carabinieri della Compagnia di Ischia, guidati dal cap. Andrea Centrella, hanno sequestrato, in esecuzione di un decreto della Procura della Repubblica di Napoli, la Chiesa di Santa Maria del Suffragio dalla quale si staccarono i predetti calcinacci da una porzione del cornicione, che si sono rivelati fatali per la povera Lina. La struttura non era certamente moderna ma è chiaro che una perizia tecnica dell’immobile affidata ad un esterno ed il resoconto dell’esame autoptica faranno non certo chiarezza sulle cause del decesso, che non sono assolutamente in discussione, quanto piuttosto su potenziali responsabilità da parte di terzi.