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L’isola, agosto e il turismo Cafonal tra aneddoti e rassegnazione

Nel mese più caldo dell’anno giungono sulla nostra isola tantissimi turisti, anche quelli che non brillano per educazione e buone maniere. E l’isola diventa una sorta di caleidoscopio, che a Il Golfo Antonio De Girolamo, Ciro Pilato e Benedetto Valentino ci hanno raccontato così

Diciamoci con molta franchezza che gran parte del turismo agostano, specialmente quello in prossimità di Ferragosto, fa davvero tremare i polsi se si pensa ai cosiddetti “Mao Mao” che invadono la nostra isola. Ovviamente fare di tutta l’erba un fascio è sbagliato perché ci sono anche tanti turisti che rendono onore a Ischia con la loro presenza e la loro educazione. Tuttavia il problema del turismo cafonal è una realtà incontrovertibile che va avanti da troppi anni e al quale, ahinoi, non si riesce a porre rimedio.

De Girolamo: «Sembra utile ricordare che questo tipo di turismo non porta alcun beneficio al territorio perché siamo in presenza di persone che sulla nostra isola cercano di ricostruire il proprio humus cittadino o delle periferie. Prendono in affitto case dicendo di essere in tre o quattro, e poi si presentano in dieci, fanno i turni per dormire mentre altri trascorrono le notti per strada…»

Chiaramente il tema è di estrema urgenza perché a pagarne le conseguenze è il tessuto sociale in cui viviamo. Molti di loro, provenienti principalmente dal vasto hinterland napoletano, sono noti per i loro comportamenti sopra le righe dettati da una buona dose di maleducazione, trivialità e sguaiataggine. Come si è detto, a farne le spese sono tutti gli isolani che di notte si ritrovano orde di ragazzini che fanno schiamazzi un po’ dappertutto o, ancora, si ritrovano vicini di ombrellone dalle fattezze a dir poco improbabili. Non si vuole qui analizzare tale fenomeno, ormai noto a tutti e su cui sono stati versati fiumi d’inchiostro, bensì riportare una serie di opinioni personali di alcuni isolani che ci hanno parlato del turismo di agosto. Il primo che abbiamo deciso di sentire è stato l’avvocato Antonio De Girolamo che, tra aneddoti e considerazioni, si è dimostrato molto ferrato sulla materia, soprattutto nel delineare in chiave comica questi “vivaci” villeggianti: «Puntualmente in questo periodo dell’anno ci troviamo a commentare le scene a cui assistiamo. Purtroppo ci stiamo abituando ai cafoni e ai maleducati che dalle periferie di Napoli giungono sulla nostra isola. Quello che spinge questi signori a trascorrere le proprie vacanze da noi, dando sfogo al loro lato peggiore, è la consapevolezza dell’impunità. A Ischia i comportamenti repressi sono solo quelli che le forze dell’ordine ritengono penalmente rilevanti. Gli schiamazzi notturni o i fastidi recati ai residenti non sono evidentemente ritenuti gravi dalla vigilanza isolana e questo, a parer mio, dovrebbe far riflettere su chi ci governa… Vorrei sapere quanto tempo durerebbero a Capri questi ‘Mao Mao’.

Pilato: «I prezzi sull’isola sono troppo bassi e questo può incentivare l’arrivo di turisti che non sono proprio il massimo. Non dovremmo buttarci la zappa sui piedi, vi assicuro che c’è anche il turismo di qualità sull’isola, composto da brave persone che in tranquillità hanno voglia di divertirsi»

Probabilmente sarebbero presi e rispediti a casa loro con il foglio di via senza alcuna esitazione». De Girolamo ha continuato la sua analisi, raccontando anche aneddoti singolari: «Sembra utile ricordare che questo tipo di turismo non porta alcun beneficio al territorio perché siamo in presenza di persone che sulla nostra isola cercano di ricostruire il proprio humus cittadino o delle periferie. Prendono in affitto case dicendo di essere in tre o quattro, e poi si presentano in dieci, fanno i turni per dormire mentre altri trascorrono le notti per strada… Ricordo che una notte di qualche anno fa venne a piovere e, affianco al mio studio, si sentirono urla e bestemmie di ogni tipo. I villeggianti giovani che erano in strada chiedevano di entrare nella casa affittata per non rimanere sotto la pioggia. All’interno dell’abitazione c’erano, però, quelli anziani che dormivano dopo una giornata trascorsa al mare e, al sentire i ragazzi che chiedevano di essere accolti, cominciarono a inveire nei loro confronti con dei toni esasperati. Per poco non si arrivò a una colluttazione tra familiari. Si fa fatica a credere, ma andò proprio così. Il problema è che questi soggetti si trovano bene da noi perché hanno difronte un territorio come il nostro che non gli pone limiti. Ischia è l’isola dove ognuno può fare quello che vuole perchè le probabilità di incappare in un controllo sono limitatissime, prossime allo zero. I veri controlli andrebbero fatti fermando la gente anche per strada, o perquisendo le case affittate in prossimità delle spiagge per vedere chi e in regola e chi no. Tutto questo non si fa perché il controllo di routine non porta medaglie e riconoscimenti ai tutori della legge. Possiamo riassumere il tutto con il detto napoletano ‘È A varc’ ch’ chiamm’e marinai’». L’avvocato Antonio De Girolamo ha concluso lanciando un invito a resistere per i prossimi giorni: «Io personalmente passerò il Ferragosto chiuso in casa, in attesa che l’invasione dei cuozzi napoletani e dei coatti romani sia solo un ricordo. E consiglio a tutti di fare lo stesso, con la speranza che arrivino presto tempi migliori. Adda passà ‘a nuttata!».

Valentino: «La situazione, indubbiamente, non è rosea anche se il turismo di agosto storicamente non è mai stato di qualità. Ci sono stati però dei miglioramenti col passare del tempo perché ricordo che negli anni ’80 era impossibile uscire nel periodo di Ferragosto a causa di alcuni esponenti della criminalità che trascorrevano le proprie vacanze sul territorio isolano»

Di un tono più compassato, invece, è stato il secondo isolano che abbiamo sentito, Ciro Pilato, noto organizzatore di eventi: «Io credo che il turismo di agosto che conosciamo sia un fenomeno fisiologico perché Ischia non può fare un turismo esclusivo. Anzi, con il variegato panorama di ristoranti e alberghi che abbiamo, credo che la massa sia inevitabile ed per questo che sull’ isola si vedono persone di ogni tipo ed estrazione sociale. Allo stato attuale, tra crisi e pandemia, è difficile andare a selezionare e intercettare un pubblico esclusivo. Non ho mai fatto, e mai farò discriminazioni verso le persone che decidono di trascorrere le loro vacanze a Ischia». Pilato ha concluso: «I prezzi sull’isola, però, forse sono troppo bassi e questo può incentivare l’arrivo di turisti che non sono proprio il massimo, ma alla fine credo che tutto il mondo è paese e che questo fenomeno si verifichi anche in altre zone d’Italia, non solo a Ischia. Non dovremmo buttarci la zappa sui piedi, commentando sempre con tono sarcastico quello che accade ad agosto. Io lavoro spesso alla Terrazza 91 a Casamicciola e vi assicuro che c’è anche il turismo di qualità, composto da brave persone che in tranquillità hanno voglia di divertirsi». Infine, abbiamo parlato con Benedetto Valentino che ha voluto vedere il bicchiere mezzo pieno, consapevole che sono periodi difficili per l’economia: «La situazione, indubbiamente, non è rosea anche se il turismo di agosto storicamente non è mai stato di qualità. Ci sono stati però dei miglioramenti col passare del tempo perché ricordo che negli anni ’80 era impossibile uscire nel periodo di Ferragosto a causa di alcuni esponenti della criminalità che trascorrevano le proprie vacanze sul territorio isolano. All’epoca c’era un grosso problema di ordine pubblico che, ringraziando il cielo, oggi non c’è più. Sicuramente ci sono le mele marce anche oggi, ma fa parte del turismo di massa che si è deciso di fare. Al netto di tutte le polemiche che si possono fare, io vedo che ci sono anche tanti turisti provenienti da varie parti del mondo che si comportano con educazione. Ad oggi, mi sento di dire che è una fortuna se la stagione estiva stia continuando a ritmi spediti con gli alberghi pieni e con un buon riscontro dopo le problematiche e le incertezze che abbiamo vissuto a inizio anno. Quello che mi dispiace constatare è che sia venuto meno il turismo del Nord Italia, forse per l’età avanzata che caratterizza quella fetta di mercato, poco incentivata a muoversi in un periodo pandemico come quello che stiamo vivendo».

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corry54

Salve, tristemente ogni anno, si verifica sempre in maniera peggiore l’affollamento di turisti, si fa per dire, che hanno con loro, tutta la carica dei MaoMao.Ogni anno la qualità scende in modo offensivo, verso chi vuole ospitare l’isola in pace e bellezza.La colpa, inutile nascondersi dietro al vetro, è degli Ischitani, che per una manciata di soldini affittano al marciume umano proveniente dalla Campania. Chi è causa dei propri mali pinaga se stesso.

Beta

È indicativo che il commentatore più “morbido” sia proprio il Sig.Pilato, che non a caso è un organizzatore di eventi…
È vero che ovunque il turismo di agosto, sia fisiologicamente meno “esclusivo”, ma tra le mete selezionabili per una vacanza di costo medio, quello ischitano è un vero incubo.
Il punto però non è quello di cui parla, cioè discriminare il pubblico un po’ più “colorito”, piuttosto di monitorarne il numero, che di fatto risulta eccessivo, e non in equilibrio con quello più “qualificato”.
Le persone non troppo “educate”, se sono in minoranza si contengono con i comportamenti scorretti, ma se diventano maggioranza, si scatenano!
Comunque il sarcasmo di cui il Pilato si lamenta, è preferibile alla rabbia, che per quanto mi riguarda, dopo un agosto a Forio, mi ha indotto a non ripetere mai più la stessa esperienza…

Beta

Così finisce che ad essere discriminati non sono più i “cafonals” piuttosto gli altri!

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