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L’isola bianca

Straordinario (ed insolito) risveglio ieri mattina per la nostra isola: uno scenario che ha regalato suggestione ma anche gli inevitabili disagi. Tutta “colpa” di una perturbazione di stampo artico, col territorio che in particolare sul versante sud est ha portato alla formazione di una coltre di ghiaccio che spesso all’occhio appariva quasi come neve. In alcuni casi necessario l’intervento dei bobcat

Ischia ieri mattina si è risvegliata imbiancata, uno scenario insolito che ha saputo restituire panorami suggestivi ma anche qualche piccolo disagio. Una perturbazione dal sapore artico si è abbattuta nella notte tra lunedì 9 e martedì 10 dicembre sull’isola verde che in poche ore si è ricoperta di una coltre bianco ghiaccio. Sul versante sud est in particolare, dove sono accumulati diversi centimetri di ghiaccio, grandine che per lunghi tratti è apparsa come neve. Cieli molto nuvolosi o coperti con piogge e rovesci anche temporaleschi hanno caratterizzato questo accenno di dicembre che prelude al Natale. Durante la giornata di ieri la temperatura massima registrata è stata di 13°C, la minima di 11°C, lo zero termico si attesterà a 1644m. La pioggia intensa e poi la fitta grandine hanno colpito l’intera isola, mentre su tutto il golfo di Napoli e la Campania imperversava il maltempo e in talune zone ha avuto una evoluzione tale da richiedere interventi straordinari per far fronte agli accumuli. Una grandinata che ha colpito particolari zone del territorio isolano che per conformazione e caratteristiche morfologiche hanno raccolto veri e propri banchi ghiacciati, come a Barano nelle zone di Fiaiano e Testaccio. La grandine si è accumulata sulle strade ed in maniera notevole nelle zone scoscese, in alcuni punti dove il ruscellamento dell’acqua piovana ha trascinato la precipitazione solida, creando così enormi accumuli, montagne di grandine non dovute quindi solo alla quantità di ghiaccio caduta in quel preciso luogo. Grandine che poi è andata via via sciogliendosi in alcune aree con il sopraggiungere delle ore diurne, facendo così scomparire l’ammasso di ghiaccio presente al suolo.

In qualche caso lo strato di grandine è arrivato a circa 30 centimetri, ma non si sono registrati disagi particolari visto che la maggior parte del ghiaccio si è sciolto per le forti piogge delle ultime ore.

In alcuni punti si è reso necessario l’intervento di bobcat per rimuovere il ghiaccio e rimettere in sicurezza la sede stradale per la pubblica e privata incolumità. Nel comune di Barano, in molti centri urbani del paese, nello specifico sono giunti operai e mezzi meccanici coordinati dagli esperti del comune per spalare via le montagnole di ghiaccio accumulatesi lungo gli assi viari. “Grandine alta” non solo a Barano e Serrara Fontana, i comuni isolani a maggior altitudine, ma anche in diverse altre zone anche a quote più basse e specialmente nel comune di Ischia dove ancora in mattinata era possibile trovarne cumuli ancora non sciolti anche in aree del centro caratterizzate da avvallamenti stradali e scarso deflusso delle acque piovane.

ARRIVA IL GELO

La perturbazione non si arresta, anzi arriverà il gelo. I Sindaci di tutta la Campania dovranno mantenere attivi i Centri Operativi Comunali (COC), di attuare tutte le misure previste dai rispettivi piani di protezione civile. Nella serata di ieri fenomeni si sono attenuati con i 2mm di pioggia ipotizzati nelle ultime ore di martedi, con venti passati dal mattino deboli da Sud-Sudest, al pomeriggio moderati, provenienti da Sud-Sudovest e mare mosso con una allerta pioggia. La Protezione Civile della Regione Campania, alla luce delle valutazioni del Centro Funzionale, ha così ulteriormente prorogato la vigente allerta meteo di livello Giallo per precipitazioni sparse, anche con rovesci e temporali intensi: la perturbazione insisterà sul nostro territorio ancora per qualche ora e la criticità idrogeologica permarrà fino alle 18 di martedì 10 dicembre. I fenomeni, in ogni caso, sono in attenuazione su alcune zone. La perturbazione porterà rovesci e temporali associati a fenomeni connessi al rischio idrogeologico localizzato: saranno possibili allagamenti, esondazioni, ruscellamenti, caduta massi e frane in considerazione della fragilità dei territori. A causa della saturazione dei suoli saranno possibili frane e caduta massi anche in assenza di nuove precipitazioni.

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