L’Isola che non Isola: collaboreremo con tutti, liberi e senza bavagli
Presa di posizione dell’associazione a seguito delle dichiarazioni dell’assessore Rossella Lauro dopo l’inaugurazione della nuova rampa di accesso alla spiaggia di Chiaiolella
Dopo l’inaugurazione della rampa che consente alle persone con disabilità motorie di accedere, dignitosamente, alla spiaggia di Chiaiolella e le dichiarazioni dell’assessore Rossella Lauro, raccogliamo le considerazioni espresse sui social dell’associazione “L’Isola che non isola”, sodalizio impegnato da anni in battaglie di civiltà per costruire un’isola senza barriere.
“Buonasera a tutti, questo post viene pubblicato dopo una lunga riflessione, senza intenzione di innescare inutili polemiche e senza la pretesa di avere vuoti encomi e meriti che trovano il loro tempo, lasciandoli alle menti povere e grette , ma semplicemente con l’intenzione di fare chiarezza e di rispondere alle decine di messaggi che stiamo ricevendo in pubblico e privato dai nostri sostenitori in riferimento al post dell’assessore Rossella Lauro (e ai conseguenti articoli) in occasione dell’inaugurazione della rampa di accesso al Lido delle Chiaiolella. Molti ci chiedono perché nel post siamo stati completamente ignorati nonostante il nostro impegno di questi anni e nonostante che siamo l’unica vera Associazione che spende tempo, energia e denaro sul territorio per abbattere le barriere architettoniche. Ai nostri sostenitori possiamo solo rispondere che non conosciamo il motivo di tale atteggiamento dell’assessore che ci ha voluto ignorare nonostante che il progetto nasca da un’idea (e conseguenti richieste protocollate al Comune nel 2016) del ns presidente Antonello Russo, nonostante la nostra partecipazione attiva nella fase di progettazione della rampa con vari incontri fatti nella nostra sede con lo stesso assessore Rossella Lauro e l’allora consigliera, oggi assessore, Lucia Mameli e alla presenza del geometra Scotto di Galletta e nonostante i vari incontri fatti anche nella casa comunale per seguirne gli sviluppi. Speriamo che ciò sia dovuto solo a una défaillance dell’assessore causata dalla calura estiva e che non sia dovuto a motivi di rancore dovuti alle nostre denunce delle varie carenze sul territorio e del poco impegno nella prima fase dell’amministrazione riguardo alla problematica dell’abbattimento delle barriere architettoniche . C’è stata chiesta da alcuni membri della stessa amministrazione una collaborazione più pacifica e rispettosa delle istituzioni e dell’umanità che è dietro ad ogni istituzione e così è stato fatto negli ultimi anni, visto anche una maggiore disponibilità nei nostri confronti della stessa Amministrazione, cercando una collaborazione più equilibrata senza perdere il nostro ruolo di denuncia sociale (che non smetteremo mai di praticare) e ringraziando sempre pubblicamente l’amministrazione e gli amministratori che si sono impegnati nel raggiungimento di vari obiettivi che solo grazie alla collaborazione di tutti sono stati possibile raggiungere.
Ribadiamo qui, come abbiamo fatto nelle risposte a chi ci chiedeva il motivo per cui eravamo stati ignorati, che a noi le medaglie sul petto non ci interessano ma bensì ci interessano i fatti, gli obiettivi raggiunti e lo scivolo alla spiaggia della Chiaiolella è un grandissimo e bellissimo obbiettivo raggiunto dall’intera comunità, dall’amministrazione in primis, dalle Associazioni di categoria e da tutta la cittadinanza che ci sostiene e a cui va sempre il nostro più grande ringraziamento. A tale proposito abbiamo già comunicato all’assessore Lucia Mameli che con l’aiuto dei nostri soci sostenitori, abbiamo già acquistato una sedia job da collocare vicino allo scivolo della Chiaiolella, così come abbiamo già fatto per le spiagge pubbliche delle Grotte e del Pozzo Vecchio. Noi continueremo sempre per la nostra strada collaborando con tutti coloro che ci permetteranno di collaborare, liberi, senza bavagli e consapevoli di non dover dare conto a nessuno se non alle generazioni future e ai nostri figli, al contrario di qualcun’altro che invece tra poco meno di un anno, dovrà rendere conto del proprio operato alla cittadinanza e quindi anche i nostri 50 associati e alle relative famiglie”.