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Ambulanza-taxi, D’Amore promette che i colpevoli saranno puniti

di Stefano Arcamone

ISCHIA. La prima pagina con l’ambulanza utilizzata come taxi privato dagli operatori del 118 gli è stata recapitata in ufficio stamattina. E la reazione di D’Amore, com’è facile immaginare, non s’è fatta attendere. Il direttore dell’Asl Na2 ha avviato una indagine interna per individuare i colpevoli e metterli di fronte alle proprie responsabilità. «Ma ancora non voglio commentare – ci spiega quando lo contattiamo al telefono per un commento a caldo – devo prima chiedere ai dirigenti cosa è successo».

Nonostante tenti di smorzare la polemica con un «in realtà la foto non è chiara» al quale sembra credere poco lui per primo, è perentorio nell’assicurare che «i colpevoli saranno perseguiti». Chi lo conosce assicura che D’Amore sia furente. E c’è da credergli. Soprattutto perché quella foto rischia di frantumare l’immagine di rinnovamento della sanità sulle isole che, a fatica e a prezzo di infinite polemiche, è riuscito a far filtrare nei primi mesi in cui è stato alla guida dell’azienda sanitaria locale.

«Ho bisogno di 48 ore per le verifiche del caso» aggiunge concludendo la telefonata, conscio dell’ipotesi di peculato che si aprirebbe nei confronti degli operatori del 118 non appena sarà emanato il provvedimento disciplinare. Ma è una questione che va affrontata con il pugno duro, proprio per consolidare la sua posizione nell’opinione pubblica.

D’Amore ha restituito una prospettiva di lungo termine alla sanità isolana, arrivando perfino a dettare l’agenda politica ai sindaci nel corso del meeting che si è svolto all’hotel le Querce. Questo decisionismo, accompagnato da una conoscenza capillare delle problematiche legate al sistema sanitario delle isole, ha funzionato da catalizzatore positivo e gli ha fatto guadagnare un’enorme apertura di credito in una popolazione che, dopo anni di vessazioni e diritti negati, ha visto in lui un vero rinnovatore.

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Ecco perché alla prima vera prova del fuoco, non può permettersi di far trasparire nemmeno una impercettibile traccia di debolezza se vuol dare veramente sostanza a quel progetto di risanamento della sanità isolana che ha annunciato durante il meeting con i sindaci di qualche settimana fa.

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Nell’ambiente ospedaliero c’è chi ipotizza che possa essere difficile risalire ai colpevoli, soprattutto perché il servizio del 118 è un servizio affidato in gestione e sull’isola ci sono quindici postazioni operative. Ma dallo staff di D’Amore filtrano ben altre ipotesi, con un D’Amore più che mai determinato a dare una lezione esemplare, che valga da esempio per tutti.

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