POLITICA

Il Consigliere Menico Scala chiede la modifica per il tributo Tari

La proposta è di dare la possibilità ai cittadini procidani di accedere all’istituto del ravvedimento operoso

Il mese di marzo, dal punto di vista del confronto politico, si chiude con il Consigliere Menico Scala che, nei giorni scorsi, in una nota inviata agli Uffici comunali (che di seguito riportiamo), chiede chesiano apportate delle modifiche al regolamento comunale IUC al fine di dare la possibilità ai cittadini procidani di accedere all’istituto del ravvedimento operoso, disciplinato dall’articolo 13 del decreto legislativo n. 472/97, nel caso in cui l’Ufficio non abbia già contestato o constatato la violazione o non abbia ancora iniziato le attività di verifica, ispezioni, o altre attività amministrative di accertamento

“Prendendo atto che il Comune di Procida ha approvato un proprio Regolamento per quanto riguarda la disciplina della IUC  che si compone dell’imposta municipale propria (IMU), del tributo per i servizi indivisibili (TASI) e della tassa sui rifiuti (TARI), il sottoscritto Consigliere Comunale Scala Menico, a seguito di osservazioni poste dai cittadini e di alcune verifiche riscontrate su analoghi regolamenti di altri Comuni chiede l’integrazione del Regolamento Tari con l’inserimento dell’ipotesi dell’adempimento spontaneo tardivo per tutti coloro che, non avendo ricevuto ancora l’accertamento in merito a un omesso o insufficiente versamento, possano corrispondere volontariamente quanto dovuto per gli anni per cui non sia stato ancora notificato l’accertamento.

Premesso che lo Stato in questo periodo sta, per l’ennesima volta, cercando di riaprire le porte ai contribuenti morosi con una rottamazione cosiddetta ter, evitando al contribuente di pagare le sanzioni e gli interessi di quanto accertato per alcune imposte;

Considerato che il Comune è in difficoltà permanente di liquidità finanziaria, e con tale modifica potrebbe ricevere quanto dovuto in tempi molto più rapidi, escludendo le sanzioni e gli interessi;

Visto che gli Uffici non hanno ancora iniziato le attività di verifica, di ispezione o altre attività di accertamento per alcune annualità di imposta, il cittadino stesso potrà provvedere all’adempimento spontaneo tardivo, oltre i termini di cui all’articolo 13 del decreto legislativo n. 472/97 secondo le modalità di cui ai commi successivi, versando l’importo dovuto senza le sanzioni e gli interessi;

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Per tale motivo chiede che venga inserito nel Regolamento un comma che recita:

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“Fermo restando l’istituto del ravvedimento operoso, disciplinato dall’articolo 13 del decreto legislativo n. 472/97, il contribuente, sempre che l’Ufficio non abbia già contestato o constatato la violazione o non abbia ancora iniziato le attività di verifica, ispezioni, o altre attività amministrative di accertamento di cui l’interessato sia stato messo a conoscenza, può provvedere all’adempimento spontaneo tardivo, oltre i termini di cui all’articolo 13 del decreto legislativo n. 472/97, secondo le modalità di cui ai commi successivi”.

Si prega di sottoporre all’attenzione degli organi Competenti eventuale modifica del Regolamento e di adottarla prima del Bilancio di previsione con i relativi pareri di competenza.

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