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Ricostruzione post sisma, firmato lo sblocca condoni di Legnini

Definito l’ultimo tassello, ora manca solo il piano delle delocalizzazioni. La scadenza fissata al 30 guugno, trovato l’accordo tra commissario e Sovrintendenza. I sindaci di Casamicciola, Forio e Lacco Ameno hanno preannunciato l’adesione nei prossimi giorni

Ora manca, davvero, solo la cornice di un complesso mosaico chiamato ricostruzione  post sisma di Ischia. Ieri nella sede del Palazzo Reale è stato definito l’ultimo tassello che il 30 giugno, unitamente al piano delocalizzazioni, scritto a più mani con l’Autorità di Bacino, consegnerà al Cratere isolano tutti gli strumenti per far decollare la pachidermica opera di rifondazione di un paese ormai distrutto, la cui orografia, l’idrografia, la fisionomia urbanistica sono mutate ineluttabilmente. L’incipit del Commissario Legnini che oggi ad Ischia che scrive la sua personale sfida con il terremoto più difficile della storia dei terremoti, è intensificare la collaborazione inter istituzionale per favorire una maggiore sinergia nella gestione delle pratiche di condono e di richiesta dei contributi, connesse alla ricostruzione privata per il post-sisma sull’isola di Ischia. Definire procedure amministrative efficaci e spedite per una ricostruzione nel segno della sostenibilità e del rispetto del patrimonio storico-artistico e del paesaggio. Non è secondario e di fatto suggella una apertura della soprintendenza ad approvare le pratiche ferme nei cassetti istituzionali (la Legge Ischia recitava 7 mesi per vagliarle tutte sono trascorsi 6 anni).

Lo Sblocca Condoni di Legnini

Queste sono le principali finalità dell’accordo siglato ieri a Ischia fra il Commissario Straordinario di Governo, Giovanni Legnini e il Soprintendente per l’Archeologia, Belle Arti e il Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli, Mariano Nuzzo. Non è un obbiettivo di poco conto. Il nodo dei condoni ha tenuto in ostaggio intere comunità, ha fermato lo sviluppo di un’isola ed in questI sei anni ha rischiato di trasformare interi borghi in paesi fantasma. Concretizzandosi il protocollo Legnini, davvero, di potrebbe gridare al miracolo. Il documento è stato illustrato, ai sindaci di Forio e Lacco Ameno e al vicesindaco di Casamicciola che hanno preannunciato l’adesione all’accordo nei prossimi giorni. 

Con soccorso istruttorio e diniego propositivo, Giovanni Legnini mette a disposizione i suoi tecnici per la trattazione congiunta a disposizione tutti gli strumenti per velocizzare ed avviare seriamente l’opera di rifondazione del cratere di Ischia e superare la quota zero pratiche in conferenza speciale

Snellire le pratiche di condono e presentare i progetti che ora non arrivano

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Con queste due ordinanze, questa sui condoni e la prossima sulle delocalizzazioni di fatto, si chiude, auspicabilmente risolvendosi, tutta la parte normativo burocratico che impantana il sistema che va oltre la definizione già acclarata del primo e terzo condono e apre enormi spiragli per la vera croce isolana, il terzo condono. Si è stabilito un percorso. C’è la possibilità veramente di accelerare sulle pratiche che non arrivano. Nella prossima conferenza dei servizi saranno “zero” pratiche. L’obbiettivo è sbloccare tutto. Questo accordo muove in quella direzione. Sperando che il “Manuale”, il codice per la ricostruzione consegnato ai tecnici aiuti la loro scienza e coscienza.

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Una apposita conferenza 

Come spiega Legnini, l’intesa vuole snellire e velocizzare la gestione delle pratiche di condono e delle richieste di contributi, favorendo la massima circolazione e la pronta trasmissione dei documenti e di tutte le informazioni. Sarà individuato un ordine di priorità sugli interventi che rivestono importanza strategica ai fini della ricostruzione territoriale e della rinascita dei tre Comuni dell’isola colpiti dal sisma. Fra i punti qualificanti dell’intesa il rafforzamento del principio dell’unitarietà del procedimento: la definizione della domanda di condono avverrà all’interno dell’apposita Conferenza dei servizi e, in caso di esito favorevole dell’istanza, si procederà all’esame del progetto degli interventi di riparazione e ricostruzione e alla successiva approvazione e concessione del contributo. Le pratiche potranno essere valutate anche sotto la forma aggregata di Unità Minime Intervento (Umi), vale a dire ad insieme di edifici a loro volta costituiti da più unità immobiliari. 

Le pratiche ammesse, si legge nel documento, “saranno finalizzate al recupero dei valori paesaggistici compromessi o degradati, condizionando la concessione del contributo anche a un progetto complessivo di riqualificazione urbanistica e paesaggistico-ambientale”. Si fa, infatti, esplicito riferimento al rispetto delle “Linee guida per la ricostruzione” approvate nella Conferenza speciale dei servizi del 19 giugno scorso, un importante strumento per la progettazione degli interventi di ricostruzione degli edifici danneggiati. 

Soccorso istruttorio e diniego propositivo. Legnini mette a disposizione i suoi tecnici per la trattazione congiunta 

Entrando nel dettaglio, l’intesa vuole incidere positivamente anche nel rapporto fra i soggetti pubblici e i privati, prevedendo un dialogo più efficace tra gli attori coinvolti a vario titolo nel processo della ricostruzione, adottando, ad esempio, i meccanismi del “soccorso istruttorio” e del “diniego propositivo”. Saranno le amministrazioni competenti, infatti, a provvedere alla richiesta delle necessarie integrazioni e modifiche alle domande in esame, entro un termine breve. Sarà possibile avviare tavoli di lavoro per la trattazione congiunta delle pratiche, in particolare modo tra la Struttura commissariale e la Soprintendenza a cui il Commissario può offrire supporto tecnico-amministrativo mediante l’impiego di personale aggiuntivo con profilo di architetto o comunque in possesso di idonea professionalità, da adibire alle attività istruttorie delle procedure di condono.

 Previste, infine, anche riunioni periodiche fra tutti i soggetti per esaminare problematiche di comune interesse, di carattere generale o relative a specifici affari o gruppi o tipologie di affari, per il migliore svolgimento in collaborazione delle attività e delle funzioni di rispettiva competenza.

“Con questo accordo vogliamo anche rispondere ai tanti cittadini che, negli ultimi mesi, si sono più volte lamentati del fatto che le loro pratiche di condono non fossero state esaminate – ha commentato il Commissario Straordinario per la Ricostruzione Post-sisma, Giovanni Legnini – La verità è che i progetti presentati sono ancora pochi. Bisogna che cittadini e professionisti presentino i loro progetti alla Conferenza dei Servizi, con la certezza che saranno tutti esaminati e valutati in tempi brevi. Sono sicuro che la maggiore sinergia e collaborazione interistituzionale consentirà finalmente di dare una forte accelerazione all’esame delle pratiche presentate e, quindi, al definitivo decollo della ricostruzione nei tre Comuni coinvolti nel sisma del 2017”.

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