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La mission di Ignazio Di Lustro: «Risvegliamo e liberiamo le coscienze civili di questo paese»

FORIO – In un clima disteso e conviviale si è svolta, venerdì sera, la presentazione delle due liste che sostengono la candidatura della new entry della politica foriana, Ignazio Di Lustro. La sede elettorale di via Giovanni Castellaccio, a due passi dall’istituto comprensivo “Luca Balsofiore”, è stata raggiunta non solo da candidati e sostenitori, ma anche da un cospicuo numero di cittadini che hanno voluto prendere parte a quello che è stato il primo evento della lunga campagna elettorale che vivremo in queste tre settimane (gli altri due appuntamenti previsti sono quello di stasera a Panza con Luciano Castaldi e quello di domani sera a Forio con l’avvocato Giuseppe Di Maio). Il primo a prendere la parola è stato uno dei promotori del progetto che gravita attorno alla figura di Ignazio Di Lustro. Ci stiamo riferendo, per chi non lo avesse intuito, al consigliere comunale uscente Vito Iacono.

Il capogruppo de “Il Volo”, che ha deciso di fare un passo indietro e perorare la causa di Di Lustro, ha affermato: «Per noi è un momento importante, dopo mesi di un percorso lungo di interlocuzione. Abbiamo parlato della nostra lunghissima campagna d’ascolto per capire esattamente quali fossero non tanto le esigenze del paese, bensì le opportunità che potevamo mettere in campo al servizio della nostra Forio. Abbiamo incontrato gli operatori del settore turistico, del mondo della cultura, dello sport, della scuola. Successivamente abbiamo condiviso l’opportunità di distinguerci nella proposta politica, di offrire un’opportunità che rappresentasse un’assoluta novità, che rompesse quelli che erano gli schemi della politica tradizionale. Con Maria Chiara Conti, Franco Castagliuolo e Nicola Migliaccio ci siamo interrogati su quale era il ruolo che avremmo potuto avere nel paese in questa campagna elettorale. E il ruolo che ci siamo dati è quello di promotori di un nuovo modo di intendere e di fare la politica. Abbiamo ritenuto, proprio per dare un segnale di rottura netto, di coinvolgere e di individuare quale migliore interprete e sintesi di questo percorso Ignazio Di Lustro. Mi preme sottolineare che i protagonisti di questa campagna elettorale non sono soltanto il candidato sindaco e i candidati consiglieri, ma anche e soprattutto i cittadini: gli uomini, le donne, i bambini, gli anziani, con i loro bisogni, le loro aspettative, i loro sogni spesso disattesi. I protagonisti sarete voi che dovete darci continuamente quelle che sono le indicazioni per darvi le giuste risposte. Sarà poi nostra premura essere degni interpreti di quelle che sono le vostre aspettative».

Al termine del breve intervento introduttivo a cura del consigliere Iacono, è stata la volta del candidato a sindaco. Di Lustro ha esordito precisando di essere legato al territorio isolano. «Innanzitutto sono nato a Forio, e ho sempre gravitato su Forio anche se ho lavorato spesso in giro per l’Italia». Dopo aver elencato i principali incarichi ricoperti durante la sua vita professionale (non ultimo quello di responsabile salute e sicurezza all’Expo di Milano) e aver ringraziato i promotori della sua candidatura, Di Lustro ha dichiarato: «Nel presentare la filosofia della nostra candidatura, io dico che il principio base è “risvegliamo e liberiamo le coscienze civili di questo paese”. Troppa gente dice “no, io non mi occupo più di politica, qui fa tutto schifo, mi fa schifo questa politica”. A queste persone dico: dovete difendere il vostro futuro e quello dei vostri figli. Dobbiamo dire a coloro che non votano di farlo, perché è il supporto che ci occorre. I cittadini che hanno rifiutato fino ad ora la politica, oggi hanno un candidato e una squadra che, in buona parte, è costituita da neofiti della politica». Riferendosi a Vito Iacono, Di Lustro ha affermato: «Vito è una risorsa preziosa, ha fatto il candidato di opposizione, ha fatto tante battaglie nelle quali ha creduto tantissimo e per le quali ha raccolto anche amarezza. Noi abbiamo il dovere di riproporre e portare avanti queste battaglie».

Parlando delle altre fazioni in gara, Ignazio Di Lustro ha dichiarato: «I nostri concorrenti hanno sviluppato un programma facendo un elenco perfetto di tutte le cose, anche le più sofisticate, che si possono fare per Forio. Anche noi abbiamo una lista dei “desideri”, ma sarebbe opportuno che ognuno di noi si facesse qualche domanda: quali sono le priorità? Dove sono le risorse? In quanto tempo vogliamo realizzare questi progetti? Se avremo dei confronti, proverò a chiederglielo, anche perché dei bilanci del Comune si capisce ben poco. Vi confesso che sto cercando aiuto per interpretarli, perché quello pubblico è un bilancio complicato da leggere, perché si basa solo sui flussi di cassa e non sui costi di competenza. Francesco Del Deo, mio amico d’infanzia, ha fatto affiggere dei manifesti su cui sta scritto “21 milioni di euro risanati”. Io, nella relazione di fine mandato che si trova sul sito del Comune, nel bilancio 2016 e nel piano triennale, non trovo traccia, non sono esplicitati i soldi resi a pagare dei debiti. Voglio capire dove stanno. Quello che noi intendiamo fare è applicare la nuova normativa, che è uscita nel 2013 e sulla quale il Comune ha fatto piccolissime cose, e anche – secondo me – in modo superficiale. I conti dell’anno dove stanno? Quanti soldi sono disponibili? Come vengono spesi? Gli obiettivi sono due: managerialità nella gestione della cosa pubblica e, soprattutto, trasparenza. Mi piace molto lo slogan nel quale il Comune viene paragonato ad una “casa di vetro”. L’opposizione deve essere soddisfatta, deve ottenere le risposte: qualche volta saranno negative, certo, ma le risposte le deve avere chiare e forti».

Come già sottolineato nell’intervista rilasciata al nostro quotidiano, Ignazio Di Lustro punta ad un ricambio generazionale. «A Forio ci sono un sacco di giovani con delle prospettive, per le basi di studio che hanno, notevoli. Hanno dunque l’opportunità di far valere anche nella cosa pubblica gli studi che hanno fatto». Il candidato a sindaco ha poi asserito che è necessario dialogare con le associazioni presenti sul territorio (albergatori e commercianti) «perché il lavoro passa anche attraverso di loro». Ritornando agli avversari, Di Lustro ha affermato: «Le liste concorrenti sono il risultato di tutte le persone che si sono occupate di politica negli anni passati messe in un frullatore; poi i candidati a sindaco sono riusciti a tirare da là dentro quello che potevano, tante liste per avere voti dalle famiglie. Per carità, il voto strutturato che ci portano gli amici e le famiglie è fondamentale. Però io vorrei il voto della coscienza civile di questo paese (quest’ultima frase di Di Lustro è stata accompagnata dal lungo e scrosciante applauso dei cittadini presenti nella sede elettorale, ndr)». Il candidato a sindaco ha poi parlato delle problematiche dei quartieri presenti sul territorio comunale, che vanno affrontate e risolte convocando appositi tavoli di concertazione. «Anche per i quartieri che hanno problemi diversi – raccolta dell’immondizia, viabilità, eccetera – dovremmo raccogliere le istanze dei residenti, essere capaci di dare una priorità e quindi intervenire. Dopo aver fatto le promesse, è però necessario che gli impegni siano mantenuti».

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Ignazio Di Lustro ha proseguito il proprio discorso riferendosi ai programmi elettorali dei concorrenti. «Mi hanno riferito che il piano di Del Deo della scorsa campagna elettorale è praticamente identico a quello che la Orlacchio – autrice di quel medesimo piano – ha fatto questa volta per Stani Verde. Bello, bellissimo, anch’io ci metterei la firma, ma purtroppo è il libro dei sogni». Il candidato di “Progetto Forio” e “Obiettivo Forio” (dopo un rapido passaggio su raccolta differenziata, depuratore, disagio sociale ed edilizia scolastica) ha concluso il proprio intervento parlando di tutela ambientale. «I litorali e il mare sono il nostro patrimonio: l’isola è bellissima, e personalmente la conosco molto bene sott’acqua. Ischia è spettacolare, ma purtroppo il mare sta diventando sempre più torbido. Le bellezze che si ammiravano vent’anni fa io non le vedo più, ed è un peccato. Se andiamo avanti così, è davvero la fine».

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