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L’isola e la crisi da Covid-19, il grido di dolore dei commercianti

Ieri a Ischia in Piazza Croce la manifestazione di protesta della categoria. Francesco Pezzullo (Confesercenti): «Vogliamo ripartire e accogliere i turisti in sicurezza, ma servono certezze sulla domanda di liquidità e il supporto della Regione». Claudio Cigliano (Confcommercio): «Per l’isola occorrono regole specifiche, altrimenti non potremo affrontare la crisi»

Il grido di dolore e di rabbia del commercio isolano è andato in scena ieri, nella centralissima piazza Croce, dove numerosi esercenti e rappresentanti delle varie categorie hanno dato vita a una manifestazione di protesta. Anche la Rai ha coperto l’evento con due collegamenti in diretta per il Tg3. Anzi, più che una protesta, come ha tenuto a precisare il presidente isolano di Confesercenti, Francesco Pezzullo, si è trattato di un tentativo di illustrare i reali problemi del sistema-Ischia, che intende affrontare la stagione turistica provando a salvarne almeno una parte. Ma più ancora, cercando di far capire quali ulteriori disastrose conseguenze potrebbero materializzarsi per il tessuto economico-sociale isolano se la stagione dovesse andare completamente perduta.

La manifestazione ha avuto inizio verso le 12.30, quando i commercianti si sono riuniti nella piazza, a dispetto di un sole particolarmente martellante, con il sudore che tormentava tutti gli astanti, scorrendo attraverso le mascherine di protezione indossate per rispettare le norme anti-covid-19. Una protesta comunque pacifica, con gli agenti del Commissariato di Polizia di Ischia guidati dal vicequestore dottoressa Ferrara a garantire il corretto svolgimento della manifestazione. I tanti esercenti che hanno risposto all’appello di Francesco Pezzullo e di Claudio Cigliano, presidente della Confcommercio isolana, si sono disposti lungo via Roma, ai lati di un filo teso a simboleggiare il rispetto delle distanze di sicurezza. Alla testa di questo ideale corteo, sono stati posti diversi striscioni e scritte di protesta che rivendicavano l’insufficienza delle misure apprestate dal Governo, o addirittura la totale mancanza di attenzione per determinati tipi di attività, non ancora prese in considerazione nella bozza del Decreto Rilancio che ormai da giorni circola sui media.

Pezzullo durante la manifestazione ha messo in chiaro le criticità e le incertezze in cui si dibatte il settore: «La Regione e il Governo sembrano finalmente aver compreso la dimensione delle nostre difficoltà, e forse stanno per farsene carico. Noi intendiamo accogliere i turisti in tutta sicurezza, ma al momento c’è una pressante domanda di liquidità che non è ancora stata soddisfatta. Il credito bancario previsto dal Governo è soggetto a innumerevoli problemi interpretativi, che di fanno ne hanno finora bloccato l’applicazione pratica a favore delle imprese e degli esercenti isolani. Siamo chiusi da novembre, e adesso ci troviamo di fronte al rischio di restarlo per il resto dell’estate e del prossimo inverno». I commercianti chiedono meno burocrazia, meno complessità per ottenere gli aiuti promessi. «Quest’estate il turismo sarà essenzialmente di provenienza italiana, dovremo essere bravi ad intercettarlo: noi vogliamo “coccolare” i turisti che sceglieranno Ischia, ma vogliamo farlo in sicurezza, per loro e per i nostri dipendenti. Questo è il nostro obiettivo, ma abbiamo bisogno di regole certe».

Verso le 13.30 è arrivato anche il sindaco di Ischia Enzo Ferrandino ad assistere alla manifestazione, che ha avuto il suo apice intorno alle ore 14.00 coi collegamenti televisivi Rai. Il primo a prendere la parola è stato Claudio Cigliano, il quale ha spiegato alle telecamere della tv di Stato quanto il comparto abbia bisogno di aiuto. L’industria turistica di Ischia è un settore che esprime grandi numeri, riusciamo a totalizzare fino a quattro milioni di turisti l’anno, ma è anche un’industria molto fragile. Per questo abbiamo bisogno di un aiuto vero, concreto per arrivare a marzo del 2021, visto che gli esiti dell’attuale stagione sono davvero molto incerti. Le norme generali anti-covid sono di difficile applicazione su un’isola come Ischia, purtroppo servono regole diverse, adeguate alle peculiarità ischitane, perché le norme nazionali non consentono alle attività locali di superare questa crisi. Servono norme specifiche».

La parola è poi passata a Francesco Pezzullo, che ha ribadito la caratteristica stagionale dell’economia isolana: «Eravamo già pronti per la riapertura delle nostre attività, ma purtroppo è esplosa l’emergenza sanitaria che ci ha bloccato. Finora nessun tipo di aiuto è arrivato: il famoso 25% di aiuti alle imprese non si è ancora visto, nessun istituto di credito isolano ha evaso una sola pratica. In un frangente del genere, ci stiamo trovando ad anticipare costantemente risorse dalle nostre riserve per tentare di andare avanti e affrontare la riapertura a luglio e ad agosto, per noi molto importante». Anche davanti alle telecamere del telegiornale Pezzullo ha sottolineato l’assoluta volontà delle attività locali a ripartire, puntando sull’accoglienza ai turisti, uno dei tradizionali punti di forza del turismo locale, ma in presenza di protocolli di sicurezza adeguati: «I turisti devono poter vivere il soggiorno a Ischia con la giusta serenità e tranquillità. Adotteremo ogni misura di prevenzione, ma sarà fondamentale in tal senso l’aiuto dalla Regione».

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