CULTURA & SOCIETA'

GRAFFITI Giuseppe Arcimboldo, satira e ironia

DI ENZO RUJU

Lo stivale Barocco per eccellenza la figura artistica di Giuseppe Arcimboldo (1527-1593) pittore italiano nel periodo manierista noto soprattutto per “le teste composte”,ritratti burleschi combinando tra loro oggetti e elementi (prodotti ortofrutticoli,pesci, uccelli,libri e quant’altro).I ritratti di aristocratici,personaggi rinascimentali,europei,spesso a corte,a esaltare le figure con il tocco magistrale di Ambrogio, i ritratti non comuni,la risata pronta , arricchita da satira e ironia.Arcimboldo accreditato presso la Veneranda  Fabbrica del Duomo e presso la bottega del padre Biagio, Giuseppe lavora per le vetrate del Duomo di Milano 1549.Impegno successivo cartoni preparatori con storie di Santa Caterina di Alessandria realizzate nel 1556 da un vetraio tedesco Corrado Mochis di Colonia.

Lo storico Paolo Morigia stesso periodo,amico di Giuseppe, argomenta,pittore raro,e in molte altre virtù studioso,e eccellente;e dopo aver dato saggio di lui,e del suo lavoro,così nella pittura come in diverse bizzarrie ,non solo nella patria,ma ancor fuori,acquistasse gran lode…La svolta di Arcimboldo nel 1562 a Vienna , in Austria, alla corte del Principe e futuro imperatore Massimiliano II d’Asburgo.Nella capitale fu ben voluto Giuseppe  da Massimiliano, et accolto con grande umanità et con onorato stipendio…Le teste composte ,allegorie,le quattro stagioni , elementi di Cosmologia aristotelica aria ,fuoco,terra acqua.

I ritratti non hanno uguali dal micro al macro la creatività espansiva di Ambrosio il ritrattista buffo, caricature,le prese in giro di aristocratici fiscali a corte,dato la diplomazia da interpretare e il ruolo di immagine da destinare al seguito di corte i sudditi.Memorabili le nozze dell’Arciduca Carlo II d’Austria con Maria Anna di Wittelsbach, in cui Arcimboldo ebbe il ruolo di grande inventore e regista dei fasti nuziali. I ritratti le testimonianze di un artista poliedrico,non comune,fuori dagli schemi,spesso ha rischiato l’esilio per qualche ritratto non formale e poco confacente alla committenza.La bellezza di Ambrogio è sopra le righe,no il ritratto in quanto tale ,ma la versione del carattere o caratteraccio del committente.La bellezza della fauna marina o terrestre segna la svolta nelle opere di Arcimboldo.Amore e odio,dimenticato nel tempo,ricordato da Giorgio Vasari nel periodo rinascimentale e accantonato,Gianni Agnelli proprietario della Fiat periodo Novecento ricorda la figura di Arcimboldo con una sua mostra con opere di sua proprietà e prese in prestito,proprio per la figura emblematica che Arcimboldo lascia nella storia dell’arte e attualmente nelle arti visive.Certo Ambrogio, non di semplice lettura,ma nello stesso tempo accattivante e conoscitore dell’animo umano,Umanità,società di corte,burlone,saltibanco, l’immagine di Corte fuori dall’ufficialità del comando.Giuseppe Arcimboldo riposa

nella cripta del Duomo di Milano. Il giocherellone lascia il pianeta terra per altri lidi manifestando lo scherzo per il passaggio a miglior vita.

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