CRONACAPRIMO PIANO

L’isola in nero

Jorit, il murale e l’incredibile appello via chat dello studente che invita a vandalizzare l’opera all’insegna del motto “no alla negra sul Buchner”. Interviene la polizia, il giovane convocato nel pomeriggio di ieri in commissariato: in arrivo la denuncia all’autorità giudiziaria. Una vicenda assurda accompagnata anche dal commento dell’artista

Non abbiamo alcuna remora nel dirvi come stanno le cose, e infatti lo facciamo in prima battuta, a scanso di equivoci. Abbiamo meditato, riflettuto e ponderato a lungo se fosse giusto o meno occuparsi di questo fatto di cronaca. Eravamo tentati dal non farlo, perché per cultura ed estrazione riteniamo da sempre che non bisognerebbe mai dare visibilità a certe idiozie, ma alla fine la vicenda ha assunto contorni e connotati tali che diventa davvero impossibile voltarsi dall’altra parte, pur consapevoli che andiamo a mettere in vetrina fenomeni decisamente deprecabili. Nel mirino, ma lo avrete già capito, il murale che sta realizzando l’artista Jorit presso il liceo “G. Buchner” di Ischia in via Morgioni. Un’opera che ritrae un volto femminile, una donna di colore, e che ovviamente ha scatenato i commenti social sulla nostra isola. Quasi tutti, ovviamente di apprezzamento, qualcun altro di dissenso. Espresso, e pure questo va sottolineato, in forma garbata ed in alcuni casi un po’ meno, ma chi conosce il web sa che anche questo tutto sommato fa parte del gioco.

Ma a un certo punto qualche idiota, perché non esiste altro termine per definirlo, ha deciso di andare un po’ oltre. E lo ha fatto iniziando a far girare nelle chat whatsapp un’immagine dell’opera realizzata da Jorit accompagnata da un commento vergognoso che purtroppo siamo costretti a riportarvi integralmente: “Iniziamo a costituire il comitato di vandalizzazione per questo vergognoso murale #noallanegrasulbuchner”. La cosa più assurda è che l’immagine in questione – opera di uno studente, ma di questo ne parleremo tra poco – è stata trasmessa a centinaia di giovani ragazzi accompagnata a un sondaggio nel quale si poteva votare in due maniere. E qui l’apoteosi dell’assurdo continua perché le due opzioni erano nell’ordine la prima “Sissignore, avanti per Duce” e la seconda “Resto una zecca di merda…”. Insomma, follia allo stato puro e ci sono cadute le braccia soprattutto quando abbiamo appreso che l’autore di questa “geniale trovata” è un giovane studente del Liceo Ischia che all’interno del mondo didattico riveste anche un ruolo tutt’altro che marginale. Purtroppo, gira e rigira, lo screenshot è circolato troppo e la vicenda ha finito con l’interessare anche le forze dell’ordine, in primis gli agenti del commissariato di polizia di Ischia, che nel pomeriggio di ieri avrebbero anche convocato presso gli uffici di via delle Terme un giovane studente (minore) che sarebbe il responsabile di questa campagna dallo stampo chiaramente razzistico. E’ chiaro che a suo carico potrebbero arrivare provvedimenti pesanti a fronte dei quali ci aspettiamo naturalmente una presa di distanza chiara e netta da parte dell’istituzione scolastica che certo non potrebbe che condannare in maniera ferma un episodio tanto osceno. Ma su questo vi terremo informati, fermo restando che l’età dello studente ci impedisce di poter fornire maggiori dettagli sulla sua identità e non solo.

A commentarlo, in due distinte riprese, anche lo stesso Jorit. Il quale, per un mero equivoco, dapprima si è visto rimuovere un post da facebook poi nel secondo ha espresso in maniera chiara il suo parere: “Pioggia di segnalazioni sul post e facebook lo ha rimosso… Lo rimetto con le parole censurate in modo che non me lo possono più segnalare e far rimuovere (almeno spero). Le parole censurate come potete immaginare sono nell’ ordine neg*a, came*ata, d*ce, ze**a e me*da. Ecco cosa avevo scritto: ‘Con le mie opere cerco di parlare di giustizia sociale, fine dei privilegi e pari opportunità per tutti, ma mi rendo conto che una parte del mondo è rimasta ancora al colore della pelle come discriminante. Il post che pubblico è comparso in una chat degli studenti e, fortunatamente, non siamo negli USA, dove proprio questo lunedì, a Buffalo, un ragazzo di 18 anni, Payton S. Gendron, ha ucciso 10 afroamericani solo perchè neri. Il tutto è stato trasmesso in streaming su una popolare piattaforma video, commentando a suon di stereotipi razzisti contro gli afroamericani. A tutti i razzisti: l’unica cosa che determina il valore di una persona è il cervello e voi lo tenete piccolo piccolo…”. Insomma, grazie a qualche idiota abbiamo azzeccato l’ennesima figura di merda, e lo mettiamo senza asterischi perché grazie a Dio su un giornale nessuno ci può censurare (e ricordiamocelo in un periodo in cui la carta sembra quasi essere stata messa al bando…). Alle istituzioni scolastiche e politiche rivolgiamo una sola preghiera: ponete rimedio, per favore. Vi ringraziamo anticipatamente.

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