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L’ISOLA SENZA DEPURATORI, SAVIO CONTRO TUTTI

Nelle settimane scorse e in piena stagione turistica, sull’isola d’Ischia per giorni ha tenuto banco la rottura, nel mare di Forio, della condotta fognaria con conseguente sversamento di liquami in mare. Fuoriuscita di liquami che secondo le analisi effettuate da un laboratorio privato e dall’Arpac non ha provocato inquinamento lungo la costa foriana. In ogni caso l’assurdo episodio ha riportato al centro del dibattito politico e sociale la vergognosa mancata realizzazione degli impianti di depurazione che in un  Paese che aspira a definirsi civile si sarebbero dovuti realizzare già nei decenni scorsi. E invece nel 2015 dei tre impianti previsti, il cantiere  di Ischia è fermo da tempo mentre per quello di Forio e quello di Casamicciola è ancora tutto in alto mare visto che i lavori non sono neppure iniziati. Per la mancanza a tutt’oggi dei depuratori, il 5 dicembre del 2014 l’Associazione Pescatori di San Vito di Forio con un esposto a firma del Presidente Domenico Barone, in rappresentanza di chi quotidianamente vive il nostro mare e vive di pesca, ha denunciato alla Procura della Repubblica le precarie condizioni del nostro mare. Sull’argomento nei giorni scorsi Domenico Savio, Consigliere comunale di opposizione a Forio del PCIML, ha duramente attaccato i passati e gli attuali amministratori comunali isolani e quelli del governo regionale.

“Il fatto che l’isola d’Ischia da decenni non abbia ancora impianti di depurazione  – ha dichiarato Domenico Savio -, comporta una responsabilità politica enorme che può essere attribuita esclusivamente alle amministrazioni passate e presenti dell’isola di Ischia e al governo della regione Campania, prima di centrodestra e oggi di centrosinistra. Insomma all’insieme del potere politico dominante che parte da Roma a arriva sino ai nostri Comuni.

E’ intollerabile che le popolazioni  dell’isola di Ischia e gli operatori del turismo – ha continuato Savio – debbano ancora soffrire il danno che proviene all’economia isolana dalla mancanza degli impianti di depurazione. Abbiamo il mare non sempre pulito e a Forio, in modo particolare, la condotta sottomarina  si rompe soventemente. Ci ritroviamo un territorio sporco, non solo per quanto concerne il servizio della Nettezza Urbana  ma anche per quanto concerne la mancanza di un depuratore che possa immettere in mare le acque non più sporche e dunque già depurate.

E anche qui la responsabilità politica è enorme  delle amministrazioni locali, come in particolare dell’amministrazione comunale di Forio che ha anche voluto spostare la localizzazione del depuratore  che dovrà essere costruito. E per questa scelta si è perso altro tempo, ci saranno altre spese di progettazione e intanto il territorio continua ad essere sporco: si tratta di una vergogna politica e sociale!

Ma la colpa non è solo di questi amministratori che governano secondo i loro interessi sociali e le loro visioni culturali – ha concluso Domenico Savio – ma la responsabilità è innanzitutto del popolo e dei cittadini che queste culture e queste attività amministrative continuano a votare e a mantenere al potere”.

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