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Forio, Gianni Mattera sposa la causa dei cacciatori

L’esponente politico foriano scrive al consigliere regionale Venanzoni per esternargli le preoccupazioni degli amanti dell’arte venatoria, preoccupati dalle ultime restrizioni dell’ultima delibera di giunta regionale

Un appello a favore di una categoria, come quella dei cacciatori, troppo spesso bistrattata. L’iniziativa parte da Forio e porta la firma del consigliere comunale Gianni Mattera, il quale ha indirizzato una nota al consigliere regionale della Campania Diego Venanzoni. Scrive Mattera: “Mi rivolgo a lei che già in passato ha dato prova di vicinanza al mondo venatorio. Le scrivo per portarla a conoscenza delle preoccupazioni che mi hanno sollevato numerosi cacciatori isolani e non solo. Come ogni anno la Regione Campania sottopone alle associazioni Venatorie, ambientaliste e degli agricoltori una bozza preventiva del calendario venatorio da approvare successivamente dalla G.R. Nella suddetta bozza di calendario venatorio si evincono ulteriori numerose restrizioni e limitazioni che sono nettamente difformi alle proposte delle stilate e/o approvate da altre Regioni che adoperano gli stessi dati e pareri scientifici per la redazione dello stesso. Si fa presente che come per la scorsa annata venatoria anche per l’annata venatoria 2022/23 la preapertura, costituita da quattro giornate nelle prime due settimane di settembre, è stata abolita riducendo ancora una volta il periodo consentito per l’attività venatoria”.

Da qui la richiesta dell’esponente politico foriano, che aggiunge: “Pertanto si chiede di ripristinare la preapertura come nelle stagioni venatorie 2019/2020 -2020/2021 e precedenti, con la possibilità dell’esercizio venatorio da appostamento alle specie gazza (Pica pica), ghiandaia (Garrulus glandarius), cornacchia grigia (Corvus corone cornix) e colombaccio (Columba palumbus) e alle specie tortora (Streptopelia turtur), così come hanno previsto i calendari venatori della  Regione Sicilia (D.A. n. 17/GAB del 25/05/2022) e dalla Regione Emilia Romagna (Delibera Num. 566 del 13/04/2022). Un’ulteriore limitazione all’esercizio venatorio si riscontra dal periodo per il prelievo della specie Tordo Bottaccio attualmente proposto con chiusura al 10 gennaio (lo scorso anno la chiusura è stata al 30 gennaio); Si rende noto che la Regione Sicilia (D.A. n. 17/GAB del 25/05/2022), la Regione Liguria (delibera della Giunta regionale n.415 del 13 maggio 2022) e la Regione Emilia Romagna (Delibera Num. 566 del 13/04/2022) hanno regolamentato l’esercizio venatorio verso questa specie con chiusura al 30 gennaio 2023. Considerato che l’articolo 18 della Legge 157/92 ‘Le regioni, sentito ISPRA (l’Istituto nazionale per la fauna selvatica), pubblicano, entro e non oltre il 15 giugno, il calendario regionale e il regolamento relativi all’intera annata venatoria….’, si denota che la Regione Campania recepisce in modo infedele i  pareri scientifici diversamente dalle altre Regioni Italiane che a tutt’oggi hanno già provveduto all’approvazione del calendario venatorio per l’annata 2022/2023”.

Gianni Mattera prosegue la sua disamina e rivolgendosi a Benanzoni aggiunge: “Un altro aspetto nevralgico che penalizza in modo particolare i cacciatori Ischitani è la limitazione della caccia il lunedì nelle zone SIC/ZPS. Infatti, vista l’esigua superficie utile allo svolgimento dell’attività venatoria dell’isola d’Ischia, le aree ricadenti in zone SIC (tutto il massiccio centrale dell’isola d’Ischia) occupano circa il 62% dell’intera superficie Isolana e delimitano ulteriormente i territori a vocazione agro-silvo-pastorale utile all’attività venatoria.  Questa limitazione applicata ai territori dell’isola d’Ischia comporta a parere dello scrivente, una maggiore densità di cacciatori il lunedì in aree molto ristrette, mettendo a serio rischio l’incolumità di quest’ultimi e aumentando di fatto la pressione venatoria non avendo i residenti possibilità di spostarsi sul restante territorio regionale. Lei di sicuro ricorderà che già lo scorso aprile 2021, in occasione di un incontro da lei promosso con l’Assessore ON. Caputo ebbi modo di proporre una deroga (anche se limitata ai periodi di Ottobre, Novembre e Dicembre) al lunedì di silenzio venatorio nelle aree SIC esclusivamente nelle isole partenopee. E’ giusto altresì ricordare, che i cacciatori isolani pagano le stesse tasse di tutti gli altri non potendo di fatto beneficiare degli stessi vantaggi dei colleghi in terraferma, vedi la totale assenza di selvaggina stanziale, il periodo molto limitato e ristretto al solo passaggio della fauna migratoria (ottobre e novembre) e appunto alla difficoltà a potersi spostare sul resto del territorio regionale”.

Poi il consigliere comunale foriano così conclude: “Alla luce di quanto fin qui esposto, con la presente sono a chiederle un suo autorevole intervento presso l’assessorato competente finalizzato al recepimento delle problematiche su esposte. Certo di una sua fattiva azione, la ringrazio anticipatamente anche a nome di tutti gli appassionati dell’arte venatoria dell’isola d’Ischia”.

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Beta

Il turismo è il motore trainante dell’economia dell’isola e le limitazione venatorie di cui parla l’assessore sono già fin troppo blande considerando gli spazi esigui ed i crescenti numeri delle presenze turistiche, ben oltre il mese di settembre.
Lui stesso ammette infatti la “maggiore densità di cacciatori il lunedì”, nelle aree a suo parere “molto ristrette”, che mette a serio rischio l’incolumità aumentando di fatto la pressione venatoria…
E poi i cacciatori isolani pagano le stesse tasse di tutti gli altri, e parimenti anche gli “altri” non cacciatori debbono poter beneficiare del territorio liberamente, senza dover temere un incidente ad ogni giro di trekking isolano!

Antonio

…e fa quando, sulla nostra amata isola ad ottobre e novembre risultano esserci dei turisti che girano per i boschi?
Guarda caso gli stessi cacciatori, la maggior parte lavoratori in albergo, essendo tutte le strutture commerciali chiuse per mancanza di turismo sbarcano il lunario portando a spasso il loro cani!

Beta

…i boschi di cui parla, presenti sull’isola, hanno un’estensione microbica se parametrata alla gittata di una cartuccia di un fucile da caccia.
Visto che questi cacciatori isolani, nel periodo pre-autunnale sono già in ferie, allora possono anche fare delle escursioni in terraferma, dove i “boschi” sono più adeguati alle loro sparatorie!

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