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L’isola? Solidale ed ospitale, ma non mancano le voci fuori dal coro

Dichiarazioni forti, e se vogliamo anche un po’ sopra le righe. Ma ormai è chiaro a tutti che – a torto o a ragione, oggi registriamo i pareri di terzi e quindi crediamo che poco importi il nostro – essere leghista per chissà quanto tempo ancora significherà cantare la stessa canzone: no ai migranti, eccetera eccetera. Anche se si sta discutendo da giorni e giorni e si sta creando l’ennesimo caso internazionale non certo sull’arrivo di un milione di persone, ma dello sbarco di appena 49 anime. Avete capito bene, 49, il che dovrebbe essere indicativo di come a conti fatti si stia discutendo del nulla. Ma le dichiarazioni rilasciate ieri al nostro giornale dall’albergatore ischitano Aldo Presutti, uno che ormai ogni occasione è buona per ricavarsi una vetrina e manifestare la più totale e assoluta convergenza di idee con Salvini, sono francamente pesanti. Tanto, forse troppo. Perché mettere le mani avanti spiegando che Ischia, nel caso in cui dovesse rendersi necessario un giorno, farebbe bene a non accogliere i migranti, dal momento che la loro presenza potrebbe compromettere o addirittura uccidere l’economia isolana.

Abbiamo appena detto di voler rimanere fuori dal dibattito, ma certamente non si può omettere una sottolineatura: negli ultimi decenni ed anni in particolare siamo stati capaci di ridurre talmente ai minimi termini la nostra bella isola che pensare che una cinquantina di migranti in più potrebbero creare sfaceli (dite ai leghisti di casa nostra che di extracomunitari e/o stranieri da queste parti ce ne sono già a bizzeffe) appare francamente qualcosa di simile alla fantascienza. Inquinamento, traffico, smog, paese curato malissimo e chi più ne ha più ne metta, il timido consiglio che ci permettiamo di rivolgere a Presutti ed ai leghisti dell’ultima ora (che poi sarebbe anche la prima, visto che sono spuntati all’indomani delle elezioni politiche) è di pensare a come migliorare Ischia. Ne ha davvero bisogno, il nostro caro scoglio, anche di persone che si industrino per cercare di risollevarlo dalle secche in cui è precipitato e continua a sprofondare, quasi come fosse caduto nelle sabbie mobili. Con tutti i problemi che ci attanagliano, non pensiamo di dire un’eresia, i migranti sono davvero l’ultimo in ordine di tempo. O almeno così dovrebbe essere. Noi, in ogni caso, sull’argomento abbiamo raccolto una serie di commenti che lasciamo al lettore. Prevalentemente la “sparata” di Presutti è stata sonoramente bocciata ma non mancano anche pareri di coloro che ripetono come non si possa ospitare all’infinito.

 

Gaetano Ferrandino

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