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L’isola verde vista dagli studenti, il progetto di scienze dell’Istituto Anna Baldino

di Isabella Puca

Barano – Conoscere l’isola e le sue ricchezze ambientali soffermandosi a osservarla. È questo il cuore dei seminari di scienze tenuti dal professore Rosario Balestrieri presso l’Istituto Comprensivo Anna Baldino  di Barano che vede protagonisti gli alunni delle prime classi. Sono loro ad aver iniziato un percorso di osservazione e analisi della natura ischitana che porta alla luce i suoi elementi più preziosi e le sue criticità. Durante il ciclo di seminari pomeridiani il professore Balestrieri, zoologo, ha illustrato loro le caratteristiche naturalistiche dell’isola e la sua incredibile biodiversità. Per fissare i concetti negli studenti e renderli portavoce di quanto appreso, si è impostato il corso d’incontri come se fosse teso a formare delle giovani guide turistiche che avevano il compito, attraverso la lettura di una cartellonistica di supporto, d’informare su un tema specifico gli studenti delle altre classi coinvolti nei seminari. Inoltre è stato chiesto agli studenti di scattare una foto che ritraesse la natura che li circonda per poi commentarla insieme. «Ci siamo soffermati sulla fauna dell’isola, – ha spiegato il professore – in modo particolare facendo riferimento agli uccelli, tra le specie più abbondanti che abitano il nostro territorio. Attraverso lo studio delle specie hanno imparato a riconoscere le tipicità ambientali; hanno imparato ad esempio che la caretta caretta è molto presente nei nostri mari e che un certo tipo di pesca fatta a maglie troppo larghe può danneggiare il resto della fauna, o che davanti al porto d’Ischia c’è una colonia svernante del Gabbiano Corso il più raro del Mediterraneo, una responsabilità per l’isola». L’idea del professore zoologo è quella di caricare di responsabilità i giovani ischitani cosicché, in futuro, possano adottare scelte a favore degli altri abitanti dell’isola, quelli a quattro o sei zampe e quelli che volano. «Ho cercato di rendere interattivi questi seminari grazie a una cartellonistica che presenta delle schede sugli animali presenti a Ischia, impostando la lezione come fosse una gita dove ogni alunno è chiamato a fare da guida  al resto della classe. Il tutto nell’auditorium della scuola dove il capo gruppo accompagna il resto dei coetanei alla scoperta della fauna dell’isola così da sentirsi responsabilizzati». Un meccanismo, questo, che aiuta a vedere la natura come un’opportunità turistica, «la mia speranza – ha continuato il prof – è che questi alunni, quando si troveranno a scegliere il lavoro da fare, si ricorderanno che ci sono altre strade da percorrere e magari penseranno loro a fare ciò che non stiamo facendo noi». Compito di realtà quello di fotografare la natura dell’isola e, se all’inizio ritraevano il proprio cane nel giardino di casa, ora l’occhio guarda più lontano, «all’inizio, per loro, la natura era all’interno delle mura domestiche, ora invece mi portano foto di gabbiani, di paesaggi, insomma vanno fuori ai confini delle loro case. Mi hanno stupito e forse è stato anche grazie all’argomento: li colpisce di più sapere che a pochi metri dal porto ci sono i Capodogli piuttosto che nell’Oceano le balene».  Questo ciclo di seminari sembra aver dato un pretesto agli alunni per guardarsi intorno con altri occhi, per individuare punti di forza e criticità del patrimonio naturalistico che, in un futuro non troppo lontano, andranno a ereditare.

 

 

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