Liviana e Ciro, Enzo cala i suoi nuovi “assi”

Il sindaco d’Ischia ha firmato i decreti di nomina dei due nuovi assessori revocando nel contempo dalla giunta municipale Luca Spignese e Roberta Boccanfuso: inizia una nuova fase

Era già tutto scritto, mancava solo l’ufficialità. Si pensava che potesse arrivare a inizio settimana ma evidentemente la voglia di Enzo Ferrandino di bruciare le tappe ha indotto il sindaco d’Ischia ad accelerare i tempi. E così nella giornata di ieri il primo cittadino ha contestualmente firmato i decreti di revoca da assessore di Luca Spignese e Roberta Boccanfuso e contestualmente – con altrettanti atti ufficiali – sancito l’ingresso nella giunta municipale delle due new entry, Ciro Ferrandino e Liviana Buono.

L’ex consigliere di minoranza si è visto conferire le deleghe a Politiche Sociali, Attività Produttive e Suolo Pubblico, Tutela del territorio, Eliminazione barriere architettoniche, Trasporti marittimi mentre la quota rosa dovrà occuparsi di Lavori Pubblici, Spiagge Arenili Liberi Stabilimenti Balneari e Demanio, Depurazione, Tutela e valorizzazione dei beni di interesse architettonico e storico, Cultura, Pesca e Pari Opportunità. La prima analisi viene fin troppo facile e la si evince guardando le sfere di competenza destinate ai due nuovi assessori: deleghe tutt’altro che marginali, che manifestano come Enzo Ferrandino punti forte sui due nuovi “cavalli” che dovrebbero nelle sue intenzioni cambiare il passo dell’attuale amministrazione, come egli stesso ha sottolineato in una lunga e inedita intervista pubblicata nell’edizione di domenica del nostro giornale.

Ma è chiaro che dietro le scelte del sindaco d’Ischia si celano anche altre motivazioni. Nessuna “operazione nostalgia”, ha dichiarato a Il Golfo, e dunque a volergli credere è da escludere il ritorno di fiamma nei confronti del mentore ed ex primo cittadino Luigi Telese (anche se la nomina di Ciro Ferrandino induce inevitabilmente a fare determinati “pensieri” a riguardo). Ma una serie di considerazioni appaiono ovvie e scontate. La nomina di Liviana Buono, sorella di Gianni Buono che fu il primo sindaco ischitano della seconda Repubblica (non a caso eletto con il simbolo di Forza Italia che all’epoca tirava più della Nutella tra i bambini), significa di fatto la pace definitivamente siglata con il gruppo consiliare Vivere Ischia, o meglio con i tre quarti di questo gruppo, del quale presumibilmente è ormai lecito ritenere il consigliere Maurizio De Luise un corpo estraneo a tutti gli effetti (e le reiterate assenze alle sedute di consiglio comunale avevano rappresentato più di un indizio). Sono così lontani anni luce i tempi in cui tra Enzo e il gruppo dei quattro c’era stata una spaccatura violentissima, sancita da un documento che di fatto aveva sancito l’uscita degli stessi dalla maggioranza prima del rientro sommesso e alla chetichella avvenuto a novembre, esattamente un anno fa. Evidentemente adesso è finito il purgatorio e così adesso si è riscosso un segnale tangibile di fedeltà e devozione alla causa. La mossa della Buono, in ogni caso ed al netto delle considerazioni politiche, è anche di spessore avendo la professionista un curriculum di tutto rispetto nel provveditorato alle Opere Pubbliche.

Alla quota rosa, che ha diretto uffici strategici del provveditorato alle Opere Pubbliche, vanno tra le altre le deleghe a Lavori Pubblici, l’ex consigliere di minoranza si occuperà invece di Attività Produttive e Suolo Pubblico. Ecco perché il sindaco, nonostante la rivoluzione, è convinto di non avere da preoccuparsi di qualche “mal di pancia”

E poi c’è Ciro Ferrandino, uno di quelli che nella seconda sindacatura di Giosi Ferrandino, quando di fatto per le vicissitudini note a tutti era proprio Enzo a mandare avanti la baracca, più volte si scontrò in maniera violenta con l’attuale primo cittadino, specialmente quando si parlava di bilanci o comunque materia contabile. Duelli in alcuni casi epici, ma come si dice a Napoli… scurdammece o passato, mettiamoci una pietra sopra e andiamo avanti. Per il commercialista un’opportunità di tornare ad avere agibilità e visibilità politica dopo la mancata elezione alle amministrative nel 2017, nella quale aveva sostenuto proprio insieme a Luigi Telese la compagine che aveva candidato alla carica di sindaco Gianluca Trani. Insomma, Ciro con quest’operazione porta anche un altro pezzettino di minoranza, per quanto avulsa dall’attuale consiglio comunale dalla sua parte rafforzandosi non poco. Appare difficile, infatti, pensare che allo stato dell’arte Antonio Mazzella possa lanciare tuoni, fulmini e saette in soccorso di Luigi Boccanfuso: gestire Ischiambiente è un privilegio al quale non si può certo rinunciare a cuor leggero. Lo stesso, in fondo, vale anche per Ottorino Mattera, che continua ad essere presidente del consiglio comunale e a tenere le redini ben salde sull’altra partecipata, Ischia Risorsa Mare. Insomma, l’impressione è che Enzo Ferrandino abbia tessuto una “tela” in grado di metterlo al riparo da qualsiasi possibile insurrezione. E se così fosse, è chiaro che si aprirebbe una fase di governo decisamente più tranquilla per una maggioranza oggettivamente mai così ampia.

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