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Lo chef Salvatore D’Alterio protagonista al “Pasta World Championship”

di Isabella Puca

Ischia – “Sono lo chef Salvatore D’Alterio e sono nato nella splendida isola d’Ischia, mi sono appassionato alla cucina grazie a mia mamma che fa la pasticciera, ma è stata mia nonna a formarmi. Nel 2015 ho aperto il mio ristorante in Australia chiamato naturalmente “Isola d’Ischia”. Gli italiani sono maestri di pasta, cucinare piatti semplici è un’arte che amo coltivare ogni giorno. Il mio cuore è legato a Ischia ecco perché quando voglio sentirmi a casa mi preparo un piatto legato alla mia terra come gli spaghetti allo scoglio al profumo di limone”. È così che si presenta al mondo lo chef Salvatore D’Alterio; ischitano, classe ’88, il prossimo 27 e 28 settembre prenderà parte a Milano al Pasta World Championship, evento lanciato da Barilla, per il sesto anno, in occasione dei 140 anni dell’azienda. Dopo le selezioni di Milano, il 29 Settembre si terrà a Parma, la Città creativa della Gastronomia, il gran finale. Ogni candidato partecipante dovrà elaborare la propria ricetta scegliendo tra le diverse tipologie di pasta Barilla e la novità 2017 è la presenza di 5 coach: 5 grandi chef stellati saranno, infatti, la giuria tecnica chiamata a valutare i piatti dei partecipanti. «Sono due anni e mezzo che c’è “l’ isola d’Ischia” a Sydney – ci racconta lo chef – porto il nome dell’ isola sempre con me. Sono arrivato qui per portare un po’ di italianità, senza tornare mai a casa per impegni lavorativi. Dopo quattro anni torno a casa per un mondiale dove rappresento l’Australia, insomma, una favola!». Chef D’Alterio è emozionatissimo, tornare in Italia con le idee di un piatto ben chiaro che, ci svela, avrà il profumo dell’isola d’Ischia è per lui davvero un grande orgoglio. «Sono andato via per fare un’esperienza formativa e professionale, credevo fosse una delle tante fatte durante la mia carriera, ma una volta qui, tutto è cambiato. Si sta bene qui e, anche se non è facile,  ho scelto l’Australia come città dove lavorare e dove vivere». Con Ischia nel cuore il ristorante non poteva che portare il nome della sua isola che gli avventori australiani hanno, così, iniziato a conoscere anche attraverso i suoi piatti. «Molti clienti dopo aver visitato Ischia mi chiedono: perché sei qui in Australia e non nel tuo paradiso?  Alcuni prima del mio arrivo non ne avevano mai sentito nemmeno parlare». Il suo piatto forte? Il “cala cala”, un piatto rigorosamente ischitano che risale ai tempi del baratto, e che compone il menù insieme al coniglio all’ischitana, gli spaghetti allo scoglio e tante altre pietanze dal profumo di terra e di mare. «Il mio “cala cala”, dove la terra incontra il mare, è il piatto che mi ha portato al mondiale. Ovviamente differente dalla versione tradizionale storica di Ischia, ma reinterpretato in chiave moderna per presentarlo ad una giuria di stellati e top chef della bella Italia. Il punto in cui avveniva il cala cala – ci racconta ancora lo chef D’Alterio – era dietro Cartaromana, più di 100 anni fa. Il nostro è rappresentato da una casseruola con dentro polpi, cozze, vongole, calamari, seppie, gamberoni e tutte le verdure, rispettando la stagionalità, profumato di limone». Nella cucina dello chef D’Alterio è grande l’attenzione a mettere in tavola prodotti di stagione; la qualità delle materie prime arriva, infatti, prima di tutto. «Al mondiale porterò un primo piatto, per regolamento non posso dire niente, vi anticipo solo che, chiusi gli occhi, ha tutto l’odore di Ischia». Diplomatosi all’istituto alberghiero ha fatto tanta gavetta qui a Ischia, d’estate, in diversi ristoranti come La Lampara del Miramare e Castello, d’inverno scappava poi all’estero. L’Australia è oggi casa sua, ma il cuore, quello che usa per mettere in tavola, è legato alla sua isola d’Ischia che, siamo certi, gli porterà fortuna in questa nuova avventura.

 

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