LE OPINIONI

LO DICO A IL GOLFO Alla ricerca della dignità rubata

di Antonio BUONO*

Dedicato a chi ama la “terra” in senso rurale, a chi ama quelle radici e quei valori di una cultura incontaminabile. A chi come me, ha conosciuto gli anni belli di una passione capace di magnificare i battiti del cuore. Dedicato a chi ancora non si è reso conto che noi cacciatori, siamo preda di un gioco furbo e maldestro da parte di gente perfida e spietata, che intende sfruttarci fino in fondo…proprio come si fa con un limone. Vogliate perdonare questa particolare “ouverture”, sarà perché stiamo attraversando un momento drammatico che in tutti noi procura non poche preoccupazioni, sarà perché ho paura di perdere quel mondo che si avvicina sempre più al virtuale e che inevitabilmente, lega ogni contadino-cacciatore a quel “sapore” della terra, a quei suoni, a quei colori a quegli odori, sarà questo maledetto virus che “oscura” sempre più la nostra serenità. Sarà…

E’ da alcuni anni che si vuole colpire quel poco che di semplice e rurale ancora ci resta, quel poco che ancora vive dentro gli occhi di chi amerebbe piangere, di chi vorrebbe tornare indietro per cercare ancora una volta, nello spaziare dei campi, quella rugiada limpida, quell’insalata mangiata appena colta, quei pomodori, quelle melenzane, quei carciofi, quelle patate di una terra tanto generosa. Si ha il coraggio di puntare l’indice nei confronti di una categoria fatta di gente per bene, quella nostra, quella dei cacciatori, che per esercitare una malìa che riporta indietro nel tempo, una passione che rallegra il profondo dell’anima, che per rimanere aggrappata a quei valori di cui parlavo, deve addirittura mostrare periodicamente che figli e nipoti ottengono un buon profitto scolastico! Non bastavano, non bastano balzelli e vessazioni. Si ha addirittura la spudoratezza di anteporre ad una marea di gravissime e spaventose problematiche sociali, la caccia, che difatti in Italia un problema non è, che non potrebbe mai essere, in quanto è regolata da una Legge tra le più restrittive d’Europa.

Ciò che più addolora in tutto questo, è che gente animal-ambientalisti, spesso addirittura violenta, che dell’ambiente non sa nulla, trova il coraggio e la pretesa di porre questioni ed inasprimenti su cose di cui non sa, non conosce, non capisce… Mi sorge il dubbio che, oltre al tornaconto del solito giochetto relativo al “cattivo cacciatore” per fini politici, tutto ciò sia per far soldi grazie a delle pagine facebook , laddove se clikki si oppure no, fa lo stesso, tanto sono i mi piace a non meno di 6 centesimi che contano. Spesso “calcano la mano” con la scusa del solito rapace ferito (talvolta sempre lo stesso) che intende dimostrare quanto siano “barbari” i bracconieri…ops i cacciatori, quelli messi alla gogna mediatica dai soliti articoli strappalacrime ben mirati e in modo seriale! Noi siamo stanchi di tutto questo, davvero stanchi. Noi cacciatori rivogliamo la nostra dignità, quella che ci è stata rubata e usata per squallidi fini politici. Non siamo più disposti ad essere presi in giro dai soliti “inquadrati” dirigenti venatori, ( perennemente stanchi, “muti” , incapaci e “scambiamerende portavoti”…tranne qualcuno) e poi dal politico di turno alla ricerca del voto di quella signorina del quinto piano, quella che porta la sua cagnolina dalla mantellina rosa fucsia a fare la pipi nei giardinetti. Questa storia deve finire, non può essere più compatibile con la realtà attuale in senso lato, chi non ha la minima cognizione della materia per la quale ha inteso spudoratamente proporsi, non può, non deve, non deve più “amministrare”. Attualmente, al Governo sono pochi i Ministri che davvero hanno competenze specifiche che riguardino il loro mandato… Diamoci da fare, si mandi questa gente a casa… al più presto!

*Cacciatore a vita

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