Ischia ha risposto alla grande dal punto di vista turistico in questo mese di agosto. Si è registrato un trend positivo in termini di presenze negli alberghi, nella ricezione extra alberghiera e anche nei trasporti marittimi, un exploit dovuto anche ad una serie positiva di congiunture nazionali e internazionali, anche se a caval donato non si guarda in bocca.
Bene bene, direste voi, abbiamo tanti motivi per essere contenti, soddisfatti e felici. Ma attenzione, non la pensa così il più grande operatore turistico a tutto giro dell’isola. Il quale, decisamente sconfortato, mette in evidenza lo scarso margine di profitto delle aziende che non riescono più ad effettuare i rinnovi che una industria di servizi come quella turistica richiede. Pensa che l’isola è al capolinea se non si cambia approccio e si incomincia a giocare seriamente. Mette in evidenza le carenze del sistema Ischia, che tutti noi conosciamo bene e aggiunge che con le risorse della tassa di soggiorno o una tassa di sbarco adeguata il sistema Ischia potrebbe farsi finanziare dalle banche per almeno 300.000.000 di euro, per poter così avviare l’isola verso il terzo millennio, evidentemente in maniera proficua e prosperosa.
Enuncia anche una serie di progetti interessanti. Siccome è un mio amico, mi prendo il lusso di ridergli in faccia, ricordandogli che con una classe amministrativa come la nostra ci prenderebbero a pernacchie. Voi immaginate i sei Sindaci e qualche politico locale che si presentano da un banchiere come amministratori pubblici? Con questi risultati ottenuti… meglio non pensarci. Ho suggerito al mio amico di organizzare per inizio ottobre una riunione tra una ventina di imprenditori dell’isola per vedere se si riesce a far capire loro che bisogna uscire da certe logiche. Gli ho fatto nomi e cognomi.
Lo strumento operativo potrebbe essere il Distretto Turistico che Benedetto Valentino ed altri sono riusciti a portare in porto e che, i soliti noti, subito volevano far fuori da presidente per mettersi al suo posto dopo tutto il lavoro che aveva fatto. Seconda cosa da fare è che alle prossime elezioni amministrativa del 2017 deve essere spazzata via l’attuale classe politica partendo dai Sindaci per arrivare ai consiglieri comunali inutili e tutti i loro leccapiedi. La mentalità imperante va demolita. Con linfa nuova.
Vi faccio un esempio per capire dove viviamo. Quest’anno ha aperto al centro un ristorante.
Nel solo mese di agosto ha avuto circa 10.000 utenti. Un successo enorme. Ad Ischia è subito iniziata l’opera demolitrice. La pizza non è buona, e altre amenità del genere. La pizza invece è molto buona ma è diversa. Ed alcuni prodotti sono ottimi e a gusto nuovo.
La concorrenza si è data subito da fare mettendo in atto tutti quei meccanismi denigratori che le nuove tecniche di marketing consentono.
Io da parte di queste persone mi sarei aspettato una risposta diversa. La competizione: per migliorare il proprio locale e dare un contributo al paese. Il lancio di un nuovo prodotto, qualche incentivazione o altra diavoleria visto che questi avevano pensato di offrire a ragazzi ed adulti la possibilità di seguire un corso breve per fare da se una pizza. L’invidia ti fa retrocedere. La competizione ti arricchisce. Ischia purtroppo predilige ancora l’invidia e la conservazione di posizioni dominanti acquisite senza meriti speciali nel tempo. Ricordate quando gli aerei della Tui, passando sull’isola, scaricavano,senza merito degli albergatori ischitani, tonnellate di marchi? E loro a braccia aperte permettevano che i marchi, bontà loro, cadessero nelle loro braccia? Molti sono rimasti ancora ad allora. Cambino registro, prima che sia troppo tardi.
