CRONACA

Ex canile di Panza, nuovo attacco frontale della Lega Animali

La LAAI pubblica foto inedite ed esclusive e continua a denunciare strani “movimenti” nella struttura che un tempo ospitava i quattro zampe. E nel mirino finisce ancora una volta il Comune di Forio

Una vicenda sulla quale l’associazione LAAI (Lega Animali & Ambiente delle Isole del Golfo) sta battendo e si sta battendo con forza da tempo e sulla quale torna ad esporsi adesso con documenti inediti e con una denuncia pubblica. Nel mirino ancora una volta l’ex canile di Panza e tutto quanto ruota attorno alla struttura che pare decisamente avvolto nel mistero e soprattutto contornato da aspetti poco chiari e che quantomeno meriterebbero risposte o chiarimenti. I rappresentanti dell’associazione esordiscono ricordando: “In merito alla vicenda del ex canile di Panza raccontata già in precedenza, in esclusiva vi mostreremo lo stato attuale dell’area dell’ex canile di Panza (le foto le vedete riprodotte in pagina, ndr) non utilizzato e abbandonato a se stesso,mentre invece la casetta (ormai ex ambulatorio) si sta rifinendo come richiesto dagli attuali proprietari, per una destinazione finale di uso abitativo”. Poi parte immediatamente la prima stoccata al Comune di Forio: “Il merito è dell’amministrazione attuale per aver permesso tutto questo! Abbiamo così nuovamente riscritto agli enti competenti sia per accertarci degli ultimi lavori compiuti all’interno della struttura, sia per ribattere nuovamente per la richiesta delle attrezzature per un riutilizzo. L’ultimo accertamento presso l’ex canile di Panza realizzato dalla Fondazione Ernst, è avvenuto il 7 settembre 2011 pertanto si ritiene assai opportuno procedere in un nuovo accertamento presso tale area con l’incarico all’unità addetta alla vigilanza edilizia per verificare con l’ausilio dei tecnici comunali poiché dopo l’accertamento del 18/08/2006 comportò l’emissione di CNR 593/06”.

La denuncia diventa poi più articolata e scende nei dettagli: “Negli ultimi anni (2019-2021) sono stati realizzati nuovi lavori nell’area dell’ex ambulatorio (la casetta con seminterrato a uso deposito), tali: all’area esterna della struttura è stato realizzato un muro di cemento al posto dei paletti e rete (così allestita l’intera struttura, con assenza di recinzioni di muri di cemento del perimetro), scala di cemento armato con marmo soprastante e ringhiera, solaio con pannelli al posto dei pali di legno e pagliarelle, esportazione illecita delle pompe sottostanti che fungevano per l’utilizzo dell’ambulatorio nonché allacciata a cisterna sottostante, installazione di un cancello di ferro battuto che funge come ingresso in tale casetta la quale l’attuale proprietario ha già presentato istanza per uso abitativo, ma per altro la medesima è già sottoposta all’ordinanza di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi num. 77 del 16/09/1987 in quanto la superficie non conforme. Per cui l’associazione LAAI richiede di verificare se sono state rilasciate autorizzazioni in merito da tale Comune o ulteriori SCIA approvate per l’effettuazione dei lavori sopra citati e di avere copia di tali documenti”.

Insomma, fuori le carte, ma c’è dell’altro come la LAAI aggiunge nel passaggio successivo: “La parte che ha la funzionalità di Canile non è allo stato utilizzato né appare utilizzabile in quanto non conforme con la nuova norma regionale 03/2019 dove vi è previsto esclusivamente l’utilizzo dei materiali smontabili senza alcun uso di cementificazione sul suolo occupante in materia di prevenzione di smottamenti (dato che l’area del Gattile si trova sulle pendici di un dirupo che affaccia lungo il percorso della baia della Pelara sottostante) e assetti idrogeologici nonché paesaggistici, passo carrabile obbligatorio, misure adeguate dei box, smaltimenti liquami e tanto altro. Inoltre già formato di oggetti di abusi edilizi con ordinanze di demolizione non effettuate e ripristino dello stato dei luoghi. A tale proposito, l’organizzazione LAAI,come già detto si è predisposta alla realizzazione di un nuovo rifugio privato seguendo l’attuale L.R. 03/2019 in memoria della Fondazione Annemarie Ernst e per questo riteniamo opportuno e meritevole che il suddetto Comune di Forio doni attrezzature abbandonate e non più utilizzabili dell’ex canile per il nuovo rifugio situato in un Comune differente. È richiesto tutto ciò che appare utilizzabile e utile come oggetto in foto allegate di materiale come cucce,pannelli coibentati, reti,cancelli dei box,pali e ogni altro strumento utile e da salvaguardare.

La dura presa di posizione: “Perché degli estranei dovrebbero occuparsi degli animali sul nostro territorio? Sull’isola d’Ischia ci adoperiamo da sempre nel volontariato animalista,assieme ad altre associazioni locali e non conoscere le destinazioni finali degli animali del nostro territorio, non ci sta bene”

Si allegano anche alcuni documenti che testimoniano l’inagibilità della struttura stessa oltre che la revoca delle autorizzazioni rilasciate ai fini di igiene e sanità ai sensi dell’art. 17 e 24 del D.P.R. 320 dell’8 febbraio 1954”.

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Non manca poi l’ultima stoccata: “Per concludere, abbiamo da ridire anche sul contenuto dell’atto notarile della donazione della struttura, in quanto gli animali richiesti di partire all’anno da Ischia andrebbero poi trasferiti nella struttura di Assisi denominata San Francesco, come testimoniato nell’atto notarile stesso avvenuto tra l’associazione Pro Animale e l’attuale ‘proprietario’. Per quale scopo? Perché dovrebbero partire degli animali con destinazione a noi sconosciute? Perché degli estranei dovrebbero occuparsi degli animali sul nostro territorio? Sull’isola d’Ischia ci adoperiamo da sempre nel volontariato animalista,assieme ad altre associazioni locali e non conoscere le destinazioni finali degli animali del nostro territorio, non ci sta bene. Non toccate ciò che non vi compete”. Insomma, per chi non l’avesse capito, l’ascia di guerra è definitivamente dissotterrata.

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Giuliano Trofa

Stanno rovinate…. a quale accademia hanno studiato queste ambientaliste??? Come fa il Comune di Forio a donare loro le strutture, le apparecchiature e le cose di un privato ??? Se non sono del Comune perché le chiedono al Sindaco??? Chi si credono di essere?? Il Canile si trova a Panza e a Panza deve restare!

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