LO DICO A IL GOLFO Tra caos e vaiasse, ecco il mio soggiorno a Ischia

Egregio direttore, sono il Gen.r.o Osvaldo Garrano. Da molti anni in pensione. Rimasto vedovo della mia compagna, prof.ssa N.D.Maria Abate. Venivamo spesso ad Ischia. E prendevamo alloggio da amici. Quest’anno sono ritornato ad Ischia. Da amici di Avellino. Ma è stato un soggiorno indescrivibile. Troppo poco definire triste! Chiasso notturno e inciviltà stradale a causa di giovani ineducati e donne attempate, volgari classiche vaiasse. Vi sono stati anche turisti educati. Sia di città campane che di altre regioni. Ma solo una minoranza di questi ultimi! I tempi dei miei vent’anni non torneranno più. Non si può restare giovani…se non nello spirito o nel sogno….Ma a ottant’anni che devo sognare di più?

Comunque fracassi dalle 23:00 alle 7:00 del mattino di giovani ubriachi e drogati, musica da bombardamento – meglio quello della guerra! E tanti cafoni “avvinghiati” nelle piazze hanno completato lo squallore della mia vacanza ischitana che suppongo sia l’ultima. Ascoltai in un bar la protesta di una distinta signora “Villeggiare ad Ischia è una follia in estate, specialmente in locali su strade un tempo signorili!”. Le ho dato ragione. Quei tempi non verranno più” Cenai in un bel ristorante ma all’uscita quanta gentaglia e musica assordante! E questo brutto binomio lo si rinveniva fino all’alba! Un doveroso GRAZIE solo alle varie forze dell’ordine ma i signorotti della politica vogliono distruggere il mito d’ISCHIA, un tempo un piccolo Eden?

Ormai sono di ritorno a casa. Ma non verrò mai più ad Ischia dove vi sono ancora prestigiose boutiques, alberghi di grido e ottimi ristoranti. Negli anni sessanta vi erano bar con al timone personaggi ferrati e d’antico stampo educativo come il mai dimenticato Antonio Mancini. Pagine di ricordi in archivio dei miei ricordi, della mia dolce compagna…. Cosa aggiungere in conclusione? Addio, Ischia e a Lei, Direttore, grazie per la pubblicazione di questa lettera e molti auguri per la vita di questo quotidiano.

Gen Osvaldo Garrano

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