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Lo Squid Game di Giosi: Carotenuto “eliminato”

Dopo Loredana Cimmino, salterà a breve la seconda “testa” della giunta casamicciolese: Il sindaco di Casamicciola come il front man della serie tv esautora il vicesindaco, in rotta di collisione con parte della maggioranza e col suo mentore Ignazio Barbieri. E per la successione spuntano ipotesi davvero suggestive,interne ed esterne: ecco quali…

Il primo scossone con l’amministrazione comunale di Casamicciola Terme, guidata dal sindaco Giosi Ferrandino, era stato datato novembre 2023. La nuova squadra si era insediata da un semestre dopo le vittoriose elezioni del 14 e 15 maggio di quell’anno quando rotolò la prima testa. In prima pagina titolammo con debito anticipo (almeno una ventina di giorni) “La prima vittima”, con riferimento alla docente e geologa originaria di Frattamaggiore. Qualcuno pensò ad una boutade o a un colpo sparato a salve, poi tutti dovettero ricredersi dinanzi all’evidenza dei fatti. La Cimmino, resasi conto di non avere speranze di salvare la poltrona, scelse la più dignitosa soluzione delle dimissioni rispetto a quella più traumatica della defenestrazione. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti ed anche di tempo, caratterizzato da una certa stabilità politica. Anche se, negli ultimi periodi, spifferi preoccupanti arrivavano dal palazzo municipale di via Salvatore Girardi. Il clima che si respirava, e questo non sfuggiva certo agli addetti ai lavori più attenti, non era affatto dei migliori. Qualche esempio? Tra la squadra giosiana non c’è più il feeling di una volta e questo è testimoniato anche dal fatto che le occasioni “conviviali” (che fino a qualche tempo fa rappresentavano una costante e un appuntamento almeno settimanali) si contano ormai sulle dita di una mano e soprattutto si presentano sempre con formazione e ranghi ridotti. Non è tutto, le riunioni di giunta municipale sono diventate qualcosa di simile alle assemblee condominiali, con i convenuti che spesso si guardano in cagnesco. O, come suggerisce qualche altro “spiffero”, assessori che addirittura firmano gli atti in momenti e tempi diversi per evitare di incrociarsi.

Segnali e spie di un evidente malessere, insomma, che portano dritti alla caduta di una seconda testa. Eh già, perché il sindaco Giosi Ferrandino è pronto a indossare i panni del “Front Man” di Squid Game, pronto a mietere un’altra vittima (anche se lì i concorrenti si uccidevano da soli, commettendo errori, ecco perché il paragone regge…) oppure – per usare il linguaggio in uso nella serie sudocoreana trasmessa da Netflix che ha riscosso un successo planetario – ad eliminare un altro concorrente. E se il primo era stato Loredana Cimmino, vi raccontiamo in anteprima che il secondo risponde al nome dell’attuale vicesindaco Antonio Carotenuto, che per giunta in quanto esterno non resterà nemmeno nella “comfort zone” del consiglio comunale. Tutto è già scritto, e non diciamo tutto è compiuto giusto per non essere blasfemi in un periodo pasquale. Anche l’ultimo strenuo difensore di Carotenuto, ossia l’assessore Ignazio Barbieri, sembra aver alzato bandiera bianca dinanzi ad una serie di atteggiamenti dell’avvocato ritenuti evidentemente poco ortodossi con la linea e l’azione amministrative. Giosi Ferrandino, fosse dipeso da lui, avrebbe “tagliato” questa testa dopo pochi mesi di governo del paese, forse addirittura prima ancora della Cimmino, ma non si è mosso proprio perché a fare da scudo a Carotenuto c’era Barbieri, con il quale è legato da un feeling a prova di bomba. Ma nonostante questo, evidentemente, la misura era da ritenersi colma. All’ormai ex vicesindaco si contesta non soltanto il rapporto con i compagni d’avventura ma anche qualche “effusione” di troppo con soggetti oggettivamente lontani se non addirittura agli antipodi con l’attuale sindaco e l’amministrazione di cui fa parte.

Dunque, Carotenuto è il passato e allora – essendo un esterno al consiglio comunale – è chiaro che il ragionamento per la sua successione apre la strada a diverse ipotesi. Forse la più plausibile è quella che potrebbe vedere ricoprire la carica di assessore all’attuale presidente del civico consesso Gianfranco Mattera, che non aveva mai nascosto questa ambizione soprattutto dopo i consensi collezionati nell’ultima elezione amministrativa. A quel punto potrebbe essere Ignazio Barbieri a scalare un gradino ed a ricoprire il ruolo di vicesindaco. La presidenza del consiglio comunale? Beh, è una figura che assume una valenza altamente istituzionale ed in molti vedono in Antonio Pisani l’identikit più adatto e completo. Attenzione, però, perché stavolta l’iter potrebbe essere molto meno lineare rispetto a come lo abbiamo descritto. Secondo alcuni rumors, ai quali (e lo diciamo a scanso di equivoci) facciamo fatica a credere, un nome caldo per l’esecutivo potrebbe essere quello di Nunzia Piro, prima dei non eletti nella lista giosiana nel maggio 2023. Ignazio Barbieri l’aveva presa sotto la sua ala protettrice prima che la stessa durante la campagna elettorale alzasse troppo la “cresta” e finisse con l’essere “decapitata” nell’urna proprio su input di Giosi Ferrandino. Che di lei, a dimostrazione di quanto il primo cittadino ne sappia una più del diavolo (politicamente parlando) fece la “vittima zero”, estromettendola dai giochi anzitempo. Adesso, sostiene qualcuno, potrebbe essere arrivata l’ora di cospargersi il capo di cenere e di ottenere l’agognato perdono: lo ribadiamo, ci crediamo poco per non dire nulla ma in casi del genere non bisogna davvero mai escludere nulla. Nunzia Piro, tra l’altro, potrebbe tranquillamente rivestire la carica in giunta: è vero che le donne sarebbero in tre, ma siccome per regolamento anche il sindaco è un assessore, non ci sarebbero assolutamente problemi nel formulare un esecutivo con questi parametri.

C’è poi un’altra ipotesi, sempre esterna, sempre da verificare ma magari più praticabile rispetto alla strada che porta a Piro. Giosi potrebbe pensare di “imbarcare” Ciro Frallicciardi, ex consigliere uscente. E’ vero, alle ultime elezioni era candidato con la lista “Per Casamicciola” guidata da Peppe Silvitelli ma si tratta di un elemento al quale l’attuale primo cittadino aveva guardato con interesse al punto tale che sembra ci furono anche alcune avances per convincerlo a “trasmigrare”, operazione che il diretto interessato rifiutò per motivi (anche comprensibili) di opportunità. E che subito dopo le elezioni ha avuto un atteggiamento di apprezzamento per l’operato condotto da Giosi & co. senza mai nasconderlo in occasioni più e meno pubbliche. La casella lasciata libera da Carotenuto potrebbe essere un modo per tirarlo dentro rafforzando ulteriormente la squadra con un elemento sulla cui preparazione e capacità c’è oggettivamente ben poco da discutere. Ma di questo ci sarà tempo per parlarne. Per adesso, tornando a Squid Game, bisogna attendere la voce femminile col megafono che pronuncerà la seguente frase: “Concorrente numero due, eliminato”. E quel numero ha un nome e un cognome: Antonio Carotenuto. Nel frattempo, buona Pasqua a tutti.

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