CRONACA

L’omaggio di Cipresso alle vittime dell’alluvione

Nel discorso di commiato il primo saluto del comandante uscente della Guardia Costiera è stato indirizzato a coloro che persero la vita il 26 novembre 2022: «Le nostra anime saranno sempre segnate dalle tristi e nefaste immagini che ci trovammo davanti». E Magi promette: «Al lavoro per tutelare l’isola»

Nel prendere la parola per il suo discorso di commiato, Cipresso non ha alcun dubbio sui destinatari del suo primo pensiero, lasciando intendere come certe ferite siano impossibili da cicatrizzare: “Con profonda commozione il mio primo pensiero va alle 12 vittime dell’Alluvione che ha colpito Casamicciola lo scorso 26 novembre, dove le nostre anime, nello scavare nel fango e nel mare, per cercare di salvare delle vite umane, saranno per sempre segnate dalle tristi e nefaste immagini che ci siamo trovati davanti”. Poi riavvolge il nastro sul triennio trascorso sulla nostra isola: “Fin da subito ho avvertito la responsabilità di un’intera comunità, un’isola costituita da 60.000 abitanti che costantemente si confrontano con il mare. Consentitemi di rivendicare con un pizzico di orgoglio la centralità di questo Ufficio all’interno del sistema Ischia. Ogni anno transitano per l’isola circa 4 Milioni di passeggeri, oltre 350.000 accosti di navi all’anno, centinaia di migliaia di unità da diporto che solcano il nostro mare, migliaia di provvedimenti amministrativi rilasciati per far sì che il sistema Ischia possa funzionare correttamente. 

Poi non nasconde i suoi sentimenti: “Oggi è un giorno dalle emozioni forti e contrastanti perché mi accingo a cedere il comando della capitaneria, ma provo a resistere al distacco emotivo da questa splendida isola e da tutti gli amici che hanno accolto me e la mia famiglia con sentimenti di sincera ed autentica amicizia; quella accoglienza coinvolgente che è parte del DNA di questa terra, come tutti noi abbiamo apprezzato nelle ultime tragedie che hanno colpito il territorio ischitano; territorio di incomparabile bellezza; luoghi da vigilare, da monitorare, da proteggere. Lascio Ischia, consapevole di aver operato per il bene della collettività, al massimo delle mie possibilità, grazie al valido ed instancabile supporto del mio personale: sempre partecipi della loro missione e cerniera dei tanti aspetti in cui si configura la nostra complessa realtà. La legalità è un tema su cui ho inteso porre la mia attenzione, con il mio equipaggio abbiamo operato con profonda convinzione nella consapevolezza che questa terra debba essere difesa con gelosia. In questi tre anni sono innumerevoli le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare, sinistri marittimi, una pandemia che ha reso ancora più complessi i movimenti da e per la terra ferma dei passeggeri, una gestione dei porti in cui si è puntato a garantire una maggiore sostenibilità e sicurezza delle operazioni commerciali, innumerevoli trasferimenti a bordo dell’Idroambulanza di malati Covid verso gli ospedali della terra ferma, centinaia di persone salvate e soccorse in mare in situazioni particolarmente critiche e difficili”.  

Poi il ricordo cade sempre su quella tragedia: “Tuttavia, ricorre ancora forte il ricordo triste di quella mattina, sabato 26 novembre 2022. Una data che rimarrà segnata per tutta la mia vita. Immediatamente io ed il mio equipaggio ci siamo catapultati a Casamicciola e ci siamo trovati davanti ad uno scenario di guerra, alla furia della natura che aveva spazzato tutto. Ci siamo rimboccati le maniche aiutando la gente a lasciare le proprie abitazioni distrutte, abbiamo cercato incessantemente nelle acque di Casamicciola, abbiamo liberato strade ed il porto da fango e detriti, abbiamo permesso che tutti i soccorsi potessero giungere sull’isola garantendo la piena operatività del porto di Ischia. Terminata la prima fase dei soccorsi, abbiamo dovuto affrontare la problematica del porto di Casamicciola reso impraticabile dall’alluvione. Con sana follia, abnegazione, convinzione, studio e professionalità in meno di 6 mesi è stato pensato, progettato e realizzato il dragaggio del porto rendendo nuovamente disponibile uno scalo fondamentale per i trasporti isolani e per l’economia casamicciolese. In quei sei mesi tutte le navi hanno scalato il porto di Ischia garantendo la continuità territoriale fra l’isola e la terra ferma. Il dragaggio è un’opera che fra progettazione ed esecuzione necessita di 3 anni di lavoro, qui è stato eseguito in 6 mesi, e quando il 12 luglio una nave è rientrata nel porto di Casamicciola dopo l’alluvione è stato per me motivo di forte emozione ed orgoglio, sento di aver fatto la mia piccola parte per la rinascita di questa terra meravigliosa”. 

Poi un elenco di ringraziamenti decisamente lungo partendo dall’ammiraglio Vella, proseguendo per il commissario Legnini, la Procura della Repubblica di Napoli, le amministrazioni comunali, i colleghi di forze armate, forze di polizia e vigili del fuoco, il personale dell’area marina protetta, titolari di strutture balneari, circoli nautici e organi di informazione ma soprattutto all’intero suo equipaggio. Poi le toccanti parole al suo personale e il benvenuto al successore: “In questo giorno che rappresenta un momento del vostro percorso professionale presso questo comando, e che per me invece ha il significato del commiato, permettetemi di testimoniare la soddisfazione dell’esperienza personale e professionale qui maturata ….e l’orgoglio di essere stato il vostro comandante. Caro Antonio nell’augurarti vento in poppa, consegno, con gelosa attenzione, al tuo impegno, all’intelligenza delle tue capacità, alla solidità del tuo valore, la cura di quest’Isola, di questo equipaggio, perché tu possa continuare a saper assumere appieno la responsabilità della funzione della capitaneria di porto – guardia costiera e del proprio significativo ruolo nella comunità ischitana”.

Anche il neo comandante Magi ha naturalmente pronunciato un discorso nel quale ha detto tra l’altro: “È infatti un privilegio assoluto svolgere il mio primo incarico di Comando in questa meravigliosa isola, ricca di storia, con un patrimonio paesaggistico e culturale unico, straordinario nella sua biodiversità, custodito all’interno dell’Area Marina Protetta del Regno di Nettuno e non solo. Un patrimonio ad alta vocazione marittima, dove dal 1877, anno d’istituzione dell’ufficio Circondariale marittimo di Ischia, il corpo delle Capitanerie di porto svolge un ruolo centrale e determinante per l’intera comunità Ischitana. Funzione essenziale che viene svolta inoltre in una delle aree marittime, quella del Golfo di Napoli, fra le più trafficate al mondo, che vede Ischia quale meta più ambita. Consapevole di ciò, sarà mia cura assicurare che l’autorità marittima continui a svolgere i propri compiti con professionalità e spirito d’abnegazione, garantendo lo svolgimento ordinato, sicuro e rispettoso dell’ambiente marino e costiero, di tutte le attività connesse agli usi civili del mare, in continuità con quanto fatto dal mio predecessore”.

Ads

Poi l’appello al personale in forza alla guardia costiera di Ischia: “Mi rivolgo infine a voi, donne e uomini dell’Ufficio Circondariale marittimo di Ischia e degli Uffici dipendenti. Siete Voi la risorsa più preziosa di cui un Comandante può disporre. Ho potuto sin da subito apprezzare il vostro valore, la vostra competenza ed il vostro spirito di sacrificio. Sono certo che supporterete la mia azione di Comando in maniera professionale e con la massima lealtà e disponibilità. Lavorerò con voi e per voi. Opereremo per creare valore per il territorio e per gli utenti adempiendo diligentemente alla funzione marittima che è affidata al Corpo delle Capitanerie di porto quale garante degli usi civili e produttivi del mare e dei porti.

Ads

Vi giungano, pertanto, i miei sentimenti di orgoglio e di soddisfazione nel potermi definire, da oggi, il vostro Comandante”. 

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex