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L’ombra della “trastola” assicurativa dietro alla citazione per un sinistro

di Marco Gaudini

 

FORIO – Una storia questa, che se non fosse per il sospetto di una truffa,  che si cela dietro la vicenda, potrebbe andare di diritto in una di quelle raccolte di racconti il cui filo conduttore è l’assurdità. Ma cerchiamo di andare per ordine e raccontare dall’inizio alla fine i fatti: siamo agli inizi di agosto del 2015, in via Belvedere a Forio, una strada abbastanza stretta e senza linea di mezzeria. Il signor Bruno, che viaggiava con il suo scooter, impatta contro un altro motorino, e nella fattispecie una Vespa. La collisione non ha determinato gravi danni, né fortunatamente feriti. I due quindi decidono di mettersi d’accordo bonariamente. Il conducente della Vespa, avanza una richiesta per la riparazione del danno, ed alla fine si accorda con il Sig. Bruno per una minima somma a titolo di risarcimento del danno di lieve entità (20 euro). Al momento quindi di effettuare le attività per questa sorta di costatazione amichevole, il proprietario dello scooter si accorge che la Vespa era sprovvista di targa. Allora mentre cerca di chiamare i Carabinieri per chiedere un intervento sul posto, il conducente della Vespa, dopo aver intascato seppur la modica cifra, si allontana, senza lasciare traccia. Il tutto finisce lì, e il Sig. Bruno, che sull’isola è titolare di un rent scooter, pensa che non vi saranno altri problemi. Ma, stante ciò che accaduto non è così. Infatti lo scorso primo marzo, il Francesco Saverio Bruno, riceve una raccomandata con all’interno un atto di  citazione dinanzi al Giudice di Pace, inviato da un legale isolano, che rappresenta – “udite udite” – il proprietario della fantomatica (in quanto il Bruno afferma che non vi era la targa ndr), Vespa dell’incidente. Ma i tratti che connotano di un velo di assurdità questa vicenda sono proprio nelle premesse dell’atto di citazione. L’avvocato, legale rappresentante del proprietario della Vespa, infatti, spiega che al momento del sinistro il suo cliente era sprovvisto di copertura assicurativa. E stante quello che ha dichiarato il Sig. Bruno, anche della targa. Nonostante quindi, il soggetto fosse senza assicurazione, con ampia probabilità se quanto dichiarato corrisponde al vero anche senza targa, il legale avanza una richiesta di risarcimento danni, ben superiore ai 20 euro che il suo cliente si è già intascando facendo perdere le sue tracce. La richiesta del risarcimento, con fissazione dell’udienza dinanzi al Giudice di Pace di Ischia, si basa come si legge nell’atto di citazione sul fatto che il conducente dell’altro motoveicolo viaggiava a velocità sostenuta, ed invadeva l’opposta corsia di percorrenza. Su questo aspetto, il Bruno ha precisato che il suo scooter era in salita con due persone anche di grossa stazza a bordo, quindi la velocità, secondo quanto da lui dichiarato, era ben altro che sostenuta. Ma non è questo l’aspetto che ci interessa, e che vogliamo valutare, sarà infatti compito del Giudice di Pace, stabilire le eventuali responsabilità. La nostra valutazione si basa su una riflessione, sollecitata con una lettera al nostro giornale proprio dal proprietario di uno dei due mezzi coinvolti nel sinistro, quello che oggi si vede recapitare una citazione, da parte di un proprietario di un mezzo che viaggiava, per stessa ammissione del suo legale senza assicurazione ed anche come detto, senza targa. Inoltre, come ha specificato il sig. Bruno, nella descrizione della Vespa, si dice che questa è di colore grigio, mentre lui ricorda che era di colore nero. Tutte questi particolari “colorano” questa vicenda tanto da far iniziare a pensare ad una possibile truffa. Il fatto di non aver potuto accertare il numero di targa della Vespa, infatti, è certamente un elemento dirimente in tutta la faccenda. Ma la valutazione finale, e pregnante è che una persona che circolava in dichiarata violazione delle regole, attraverso un avvocato muove una richiesta di risarcimento danni, forse “viziata” anche da una truffa. Il tutto ha lasciato di stucco uno dei protagonisti di questa storia, il sig. Francesco Saverio Bruno, che ha dichiarato a riguardo:«sono senza parole, questa vicenda ha dell’incredibile. Io al momento del sinistro come oggi sono assicurato e pago una bella cifra ogni anno. Mentre un veicolo che circolava senza targa, e senza assicurazione e forse continua a circolare in questo modo, dopo un piccolo incidente, attraverso un avvocato mi chiede un risarcimento di mille euro. Siamo al colmo. Insomma una persona che dovrebbe vergognarsi di circolare in questo modo, addirittura mi fa causa. Inoltre adesso la citazione fa riferimento ad una Vespa con un numero di targa, ma chi mi dice che questo mezzo corrisponda realmente a quello con il quale io ho impattato, visto che non aveva la targa al momento del sinistro?Io ho sull’isola un rent scooter e pago circa dieci mila euro all’anno di assicurazione su motoveicoli perfetti e rispetto tutte le norme. Ovviamente adesso sarà il Giudice a decidere, ma è chiaro che se dovesse darmi torto, io pagherò quanto dovuto, ma a questo punto anche io inizierò a risparmiare circa dieci mila euro all’anno di assicurazione per i miei scooter, e se ci sarà un incidente farò anche io causa agli altri» – queste le parole con amara ironia del sig. Bruno. Insomma una storia che sta creando anche ilarità a Forio, e che adesso attende per il suo epilogo la sentenza del Giudice di Pace.

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