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L’opinione – La Forio autoritaria e la Casamicciola democratica

di Gennaro Savio

Da tre anni a questa parte siamo puntualmente costretti a denunciare la supponenza e l’arroganza politica con cui, da Presidente del Consiglio, l’Avvocato Michele Regine conduce i lavori del Civico consesso di Forio. Innumerevoli tentativi di evitare gli interventi dei Consiglieri di opposizione o di limitarne la durata, il tutto culminato col piantonamento da parte dei Vigili Urbani di Domenico Savio. E a tratti la conduzione autoritaria del Consiglio comunale di Forio, che nulla ha a che vedere con le elementari regole della democrazia e con la quale si calpestano i principi della Costituzione repubblicana e antifascista scritta col sangue dei Partigiani morti durante la Resistenza e la Guerra di Liberazione dal nazi-fascismo, sembra aver  riportato la cittadina all’ombra del Torrione indietro nel tempo al ventennio mussoliniano. “Non siamo in un’aula del ventennio fascista, questa è un’aula della Repubblica Italiana e il popolo la democrazia se l’è conquistata coi morti”, ha  più volte tuonato Domenico Savio all’indirizzo dell’Avvocato Regine. A Casamicciola Terme a fare quasi da contraltare all’autoritarismo di Michele Regine, c’è il Presidente del Consiglio Vincenzo D’Ambrosio il quale, aldilà di quello che prevede il relativo Regolamento, oltre a non cronometrare la durata degli interventi, dà ai Consiglieri di maggioranza e di opposizione, la possibilità di intervenire più volte sullo stesso argomento. Ma non è tutto. Se sul “tappeto” ci sono questioni di rilevante attualità, dà ai cittadini presenti persino la possibilità di intervenire e di dialogare con i componenti del Civico consesso. E’ successo nel corso della seduta tenutasi venerdi’ 3 giugno 2O16. Ad apertura dei lavori D’Ambrosio prima ha dato la parola ad un cittadino preoccupato per il paventato cambio di destinazione d’uso di Villa Josef, la casa di riposo per anziani che insiste nella Cittadina termale, e poi ha dato la possibilità di intervenire alle mamme dell’Istituto comprensivo casamicciolese letteralmente inviperite perché il Sindaco Giovan Battista Castagna sta valutando la possibilità di fittare alla Città Metropolitana l’Istituto “Manzoni”. E pure quando il dibattito si è acceso, D’Ambrosio, senza esitare, ha continuato a dare la parola ai cittadini che per oltre un’ora hanno potuto ben spiegare le proprie ragioni. Ma non è tutto. Infatti quando rispetto agli interventi dei cittadini qualche Consigliere di maggioranza ha cominciato a storcere il naso e a mostrarsi insofferente verso la conduzione democratica dei lavori del Consiglio ricordando che altrove ciò non avviene, Vincenzo D’Ambrosio non ha voluto sentire ragioni zittendo tutti. “Se queste cose non succedono in altri comuni – ha affermato D’Ambrosio – non è detto che noi dobbiamo comportarci come loro. Detto questo, noi all’inizio del Consiglio comunale abbiamo detto che avremmo dato la parola al signor Pisani per la questione di “Villa Josef” e a un gruppo di mamme per quanto riguarda la problematica del “Manzoni” e stiamo adempiendo a questo nostro dovere”. Si è trattato di una conduzione talmente democratica che il Consiglio comunale è durato ben dieci ore. Cominciato alle 21 di venerdi’ 3 giugno, è terminato alle 7 del mattino di successivo e anche quando i Consiglieri di opposizione hanno tentato di allungare i tempi nella speranza di “sfiancare” la maggioranza, il suo atteggiamento non è cambiato. A Vincenzo D’Ambrosio, ex democristiano che ben si trova ad amministrare  con esponenti dei partiti antipopolari ed antidemocratici di centro, centrodestra e centrosinistra con cui per decenni lo stesso D’Ambrosio ha contribuito ad affossare Casamicciola e a penalizzare i casamicciolesi e di cui non abbiamo mai condiviso azione politica e programmi amministrativi in quanto da comunisti siamo politicamente e amministrativamente orgogliosi di essere agli antipodi rispetto alle sue posizioni, non possiamo non riconoscergli il metodo democratico con cui l’apprezzato pediatra isolano conduce le riunioni del Civico consesso. Un metodo che in una Repubblica democratica ed antifascista dovrebbe rappresentare la normalità in quanto rispetta fedelmente i dettami della Costituzione, ma che diventa straordinaria rispetto alla supponenza e all’autoritarismo che si registrano in Comuni come quello di Forio. L’augurio, naturalmente, è che l’Avvocato Michele Regine possa prendere esempio dal Dottor D’Ambrosio affinchè nell’Aula consiliare di Forio non si debba più assistere a scene di supponenza ed autoritarismo politico.

 

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