CULTURA & SOCIETA'

Combattere la dispersione scolastica andando “A scuola per mare”

Un progetto a diffusione nazionale che coinvolge la Campania e tocca anche le isole di Ischia e Procida

Si chiama “A scuola per mare” il progetto nazionale dell’associazione lombarda “I Tetragonauti onlus”, cofinanziata da “Impresa sociale con i bambini” per il contrasto della dispersione scolastica e povertà educativa. Coinvolge Lombardia, Sicilia, Campania, Lazio e Sardegna e si rivolge agli adolescenti tra i 14 e i 18 anni con difficoltà a completare gli studi . In Italia, tra le peggiori in Europa per abbandono scolastico secondo i dati della Commissione Europea, un giovane su sette non arriva al diploma. Già prima della pandemia il 15% degli studenti usciva dal sistema scolastico in anticipo e il Covid, purtroppo, ha peggiorato la situazione. Non aiutano le nette differenze tra regioni che sul capitolo istruzione evidenzia enormi disparità. Se nel Nord-Est l’obiettivo si può dire raggiunto (l’indice ELET si ferma al 9,6%) al Sud la media purtroppo si alza al 16,7%. I maschi poi hanno più probabilità delle ragazze di abbandonare la scuola prima del tempo (il 15,4% contro l’11,3%) e i più a rischio sono gli alunni nati all’estero il cui tasso di dispersione scolastica è di circa 1 alunno su 3 (il 32,5%), cioè quasi il triplo rispetto a quello di chi è nato in Italia (11,3%). In questo quadro “A scuola per mare” si pone sia come possibilità non sostitutiva ma complementare al sistema scolastico quanto come momento per motivare i ragazzi allo studio e, inoltre, per diminuire il più possibile la forbice del disagio sociale di cui i minori sono spesso vittime. Il progetto, infatti, si rivolge anche a chi ha avuto problemi con la giustizia. Attraverso percorsi educativi concordati con le scuole di provenienza, i servizi sociali e le associazioni referenti territoriali delle regioni coinvolte, i giovani sono in grado di percorrere nuove possibilità di crescita e rientrare nel ciclo di studio. Sono proprio le associazioni che operano a livello locale, supportate dalla rete nazionale, la parte operativa. Attraverso le proprie attività pianificate in sinergia con assistenti sociali, famiglia, dirigenti scolastici e insegnanti permettono ai ragazzi di uscire dai loro contesti di riferimento per confrontarsi con nuove esperienze relazionali e culturali che li spingono a misurarsi con sé stessi in un ambiente naturale. “A scuola per mare” prevede, infatti, un lungo viaggio per sperimentarsi e adattarsi a nuove situazioni. Ogni modulo di otto mesi è suddiviso in una fase di pre-navigazione a terra della durata di sessanta giorni, da 100 o 85 giorni di navigazione nel modulo primaverile o autunnale seguiti da tre mesi di accompagnamento nel rientro alla vita normale.

La Lady Lauren è la barca a vela utilizzata per il progetto con le caratteristiche proprie di una comunità educativa: l’equipaggio di massimo otto minori, due educatori e il comandante, vive l’esperienza del mare, dell’essere equipaggio, degli obiettivi da perseguire e dell’impegno per realizzarli, conquistando una nuova prospettiva della vita e delle proprie capacità e aspirazioni. Referente e responsabile per la Campania nel progetto “A scuola per mare” è l’associazione di promozione sociale “Un Ponte nel Vento” che ha sede a Casamicciola Terme, sull’isola d’Ischia e dal 2009 opera nell’ambito della vela pedagogica con adolescenti e disabili mentali. Dal “Modulo breve” previsto dal progetto A Scuola per Mare: una navigazione di cinque giorni tra Ischia, Procida e Ventotene con minori segnalati dai Servizi e dal Centro di ascolto diocesano, è emersa la candidatura di un’adolescente di Ischia che ieri si è imbarcata in Sardegna per il modulo autunnale con rientro il 15 Novembre. I due mesi di pre-navigazione hanno visto un intenso lavoro con la minore, la famiglia, l’assistente sociale di riferimento, il corpo docente della scuola per la conoscenza e la stesura di un primo PEC (Piano Educativo Concordato), condiviso con gli educatori di bordo e che sarà integrato dalle loro osservazioni e suggerimenti. Fondamentale l’adesione dell’Ambito N13 per permettere la partecipazione al progetto di giovani dei comuni di Ischia e Procida a un progetto che terminerà nel 2023. Luisafrancesca Proto, presidente di Un Ponte nel Vento e counselor pedagogico-relazionale, dice: “La barca e la navigazione a vela sono strumenti potentissimi per entrare in relazione con la persona, vederla realmente nelle sue potenzialità e fragilità. Sono un recupero del valore della lentezza, dell’importanza di essere equipaggio sotto la raffica di vento più forte per regolare le vele, del recupero del silenzio, della vicinanza tra le persone che sono a bordo con noi. Con i giovani la navigazione e quanto accade a bordo diventa facilmente una metafora della vita chiara e comprensibile, applicabile alle difficoltà che incontrano nel loro percorso di crescita e alle “manovre” utili per attraversarle senza essere travolti.”  

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