CRONACA

L’sos di Pezzullo: «Il commercio sull’isola sta morendo»

Al via i saldi dal 20 luglio ma sulla nostra isola la situazione promette di essere ancor più nera degli altri anni, complice il Covid e non solo. La triste analisi del presidente di Confesercenti

Al via i saldi da oggi, 20 luglio. A dare il via alla nuova data è stata la terza commissione del consiglio regionale della Campania che ha comunicato l’approvazione della mozione del Consiglio Regionale della Campania che richiedeva l’anticipo dei saldi estivi al 20 luglio anziché il primo agosto 2020 come deliberato dalla conferenza stato regioni e province autonome.

«Oggi abbiamo conseguito un risultato fondamentale per la ripresa dell’economia nella nostra regione, grazie al quale possiamo dare una speranza concreta a tantissime piccole imprese in seria difficoltà per gli effetti dell’emergenza sanitaria. Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la mozione a mia firma con la quale chiedo di far partire immediatamente la stagione dei saldi». Lo annuncia la candidata del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Campania e capogruppo regionale Valeria Ciarambino, a margine della seduta del Consiglio regionale. «Nei giorni scorsi – ha sottolineato Ciarambino – ho voluto confrontarmi con le associazioni degli esercenti e delle piccole imprese, per capire come poter dare loro concretamente una mano. Ed è dopo aver recepito le loro istanze che avevo lanciato la proposta di anticipare la stagione dei saldi, la cui partenza era stata inizialmente prevista per il primo agosto.

Una scelta che reputo assurda in un momento drammatico per una categoria messa letteralmente in ginocchio dalla recessione post Covid. Far partire i saldi subito equivale a dare immediatamente ossigeno a commercianti e imprese, contribuendo a far tornare la gente nei negozi, dando così una spinta ai loro affari. Ora mi aspetto che la giunta regionale dia immediatamente attuazione alla mia proposta approvata oggi, senza attendere un solo giorno di più. Il risultato ottenuto – ha concluso la candidata presidente della Regione – è la dimostrazione che soltanto attraverso un confronto con le categorie, possiamo individuare soluzioni rapide ed efficaci. Ed è per questo che, una volta al governo della Campania, istituirò tavoli permanenti con tutte le categorie, così da produrre proposte efficaci e realmente rispondenti alle esigenze delle singole categorie».

«I saldi sono stati posticipati al 20 luglio per provare a far recuperare un po’ i commercianti che sono davvero in ginocchio». A dirlo il responsabile zonale di Ischia della Confesercenti Francesco Pezzullo. «Complici i mesi di lockdown, in cui tute e pigiami hanno fatto da padrone, dal 18 maggio, ovvero dalla data riapertura, gli acquisti sono stati pochi e (fin troppo) selezionati. L’incertezza economica pesa anche sulle nostre scelte e forse i saldi rappresentano un momento per consentire a tutti di fare acquisti». Per Pezzullo «Ciò che è stato perso nei mesi scorsi non è più recuperabile». Il responsabile della Confesercenti sull’isola di Ischia lancia un allarme: «Dopo il lockdown sull’isola di Ischia circa il 15% dei negozi non hanno riaperto. Si tratta di piccoli imprenditori e negozianti che non hanno avuto la forza di alzare nuovamente le serrande». E continua: «Solo a Forio conto almeno  cinque piccoli negozi nel giro di poche centinaia di metri che hanno scelto di restare chiusi». e lancia l’allarme: «Al termine della stagione estiva, nel mese di ottobre, quando l’isola si chiuderà nuovamente, sarà ancora peggio: ci sarà uno spargimento di sangue». Per Pezzullo questa situazione non è solo colpa dell’emergenza Covid. «è anche figlia della mancata programmazione isolana», incalza Pezzullo. «A fine stagione solo pochi imprenditori chiuderanno in attivo. In tanti non avremo guadagni. Con gli incassi riusciremo a stento a pagare le spese». Per Pezzullo il commercio sull’isola è in crisi da anni ed a dare la mazzata finale ci sta pensando l’emergenza Coronavirus. «Ad ottobre ci ritroveremo a lottare contro le ataviche problematiche legate al commercio isolano con un’aggravante: la pandemia. Noi commercianti e piccoli imprenditori viviamo con il turismo. E con minore turismo, siamo anche noi in ginocchio. Dal post lockdown abbiamo lavorato davvero poco. Si lavora nel weekend, ma in settimana i commercianti spesso trascorrono le ore in attesa di clienti. Ma lavorare solo nei weekend non ci consente di arrivare a fine mese, di pagare i fitti, le bollette ed il personale». La chiosa è un grido di speranza: «Le amministrazioni comunali restano a guardare, le banche non ci erogano i prestiti mentre il commercio lentamente muore. Speriamo solo nei saldi che possano darci un po’ di linfa vitale». Speriamo che con i saldi in Italia, così come sull’isola accada quanto successo in Cina, dove è tornata la voglia di fare (molti) grandi acquisti. Non più solo beni di prima necessità, ma il ritorno allo shopping anche un pochino leggero. In Asia è stato definito “revenge spending”, letteralmente, la spesa della vendetta. Una vendetta contro il Coronavirus e la tristezza dell’isolamento, comprando per gratificarsi.

Ads

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex