CRONACAPRIMO PIANO

L’ULTIMO INTRIGO SU VILLA JOSEPH

L’immobile che ospita attualmente la casa di riposo per anziani, sarà della Curia Vescovile. Ma Sul piatto della bilancia “balla” una manifestazione di interesse da 2,5 milioni di euro per la struttura che fu donata per finalità benefiche all’ordine religioso degli Orionini: respinta un’offerta puteolana, sullo sfondo però ipotesi (anche) poco rassicuranti

Villa Joseph. L’Ultimo intrigo immobiliare sullo spazio di Don Orione. L’ennesimo colpo di scena dopo gli innumerevoli tentavi di alienazione falliti sull’ambito stabile di Corso Vittorio Emanuele a Casamicciola Terme. Stando alle indiscrezioni raccolte, dopo gli allarmi ed i timori sulle sorti dell’ospizio destinato agli anziani ed ai bisognosi di Ischia, lo stesso stabile alla fine sarà della Curia. Come, in che maniera e secondo quali prospettive è tutto da chiarire. Non è la prima volta che il complesso donato dai familiari del Santo Parroco Morgera finisce al centro degli affari e delle compravendite che si agitano intorno agli immobili di pregio del territorio.

Immobili donati per scopi benefici finiti poi al culmine di alterne vicende, nelle mani di esperti e calcolatori del ramo per tramite i poco buoni uffici di ordini religiosi e loro ramificazioni che negli anni si dimostrano poco inclini a rispettare le volontà testamentarie dei benefattori.La vicenda che da anni sta di fatto distruggendo l’antico sogno di una casa di riposo per le comunità locali riguarda il passaggio dello stabile donato all’ordine degli Orionini e poi ceduto in locazione alla società Villa Joseph srl. La suddetta srl guidata dal Ferdinando Scarpa ha ancora tre anni di contratto per gestire Don Orione, eppure le difficoltà economiche paventate dietro la gestione societaria del complesso nel maggio del 2022 hanno spinto la srl prima e l’ordine religioso propietario del complesso, poi, a valutare unamanifestazione di interesse da 2,5 milioni di euro per l’acquisizione del cespite da parte di una società Puteolana. In risposta alla offerta il luglio 12 luglio 2022 arriva una lettera interlocutoria che chiede tempo sino alla fine di quello stesso mese per riscontrare l’offerta. Poi nei giorni scorsi la svolta, la manifestazione di interesse non viene accettata Lo stabile sarebbe stato infatti acquisto, secondo indiscrezioni raccolte, dalla Curia.La diocesi avrebbe tronfiato? Restano ancora molti gli interrogativi in merito alle sorti del bene. Nel merito della operazione da circa tre milioni di euro che si sarebbe dovuta chiudere, sarebbe addirittura interventi il “Generale”mondiale degli Orionini mondiale venuto direttamente dal Brasile per curare la situazione casamicciolese. Intanto c’è una pesante opzione sul futuro dei nostri nonnini ricoverati pressa la RSA. Infattila struttura che ha sinora, in qualche modo, garantito ai suoi ospiti “un servizio” a fronte di un assegno mensile anticipato di circa 1.500 €, contributo imputato in parte al soggiorno nella casa albergo e in parte all’assistenza infermieristica che la struttura mette a disposizione, oltre che alle integrazioni richieste ai congiunti per situazioni mediche particolar, lo sorso 8 marzo con un avviso della direzione ha informato gli ospiti della chiusura fissata in data 31 marzo con lo spostamento degli anziani presso altre strutture in terraferma, con addebito dei relativi costi di trasferimento. Questo al fine di lasciare l’immobile libero da cose e persone ventilando la necessità di dover eseguire lavori di ristrutturazione dell’immobile. Ancora. Il 24 marzo la struttura ha disposto il trasferimento degli anziani presso una RSA di Napoli entro l’11 aprile, confermando la corresponsione della retta in favore della Villa Joseph s.r.l. con aggravio delle spese per lo spostamento in terraferma. La Villa Joseph s.r.l. ha anche informato anche i Sindaci della sospensione delle attività della struttura. Per capire bene come è la situazione, va sottolineato, forse gridato con forza, che la struttura di Casamicciola, per volere dell’ancella di Padre Pio, Giuseppina Morgera, è dal 1959 di proprietà degli Orionini rappresentanti dell’Istituto Religioso Piccola Opera della Divina Provvidenza di Don Orione ed è gestita dal 2013 dall’azienda pompeana “Villa Joseph srl” di Ferdinando Scarpa e Marianna Schettino. La previsione imprenditoriale dello Scarpa che aveva fondato, forse anelando a ben altro, la sua srl con validità fino al 2050 paiono miseramente fallite.

O almeno così sembra.Una società che gestisce, o forse sarebbe meglio dire gestiva, l’ospizio per gli anziani casamicciolesi con un certo ritorno economico ottenute dai ricavi delle vendite e delle prestazioni registrati nell’ultimo bilancio societario con pochi dipendenti a carico, tenta di liberarsi del peso di questo complesso, magari ricavandone qualcosa, ormai da anni. Tutto infruttuosamente. Ora, dal terremoto al covid, finendo con la frana pare abbia subito la mazzata finale o trovato il pretesto giusto per finalizzare il progetto imprenditoriale con un qualche guadagno in più.L’unica reale fonte di sostentamento, oltre il welfare regionale, dal 2017 fino al dicembre 2020 erano stati i proventi derivanti dagli alloggiati del sisma e pochi anziani ricoverati. Tra il 2015 ed il 2106 il complesso ha ottenuto l’autorizzazione per lo svolgimento di attività alberghiere.Gli ultimi anni sono stati mesi lunghissimi in cui neppure gli addetti ai lavori sono stati pagati. Una srl fondata per durare fino al 2050 che oggi depone le armi? A questo punto dovrebbero essere le istituzioni, i nostri rappresentanti civili e religiosi a chiarire cosa sta accadendo.Non si può far finta di nulla. La Curia che fa? A quanto pare acquisisce l’immobile. Come? Dipende dai conti della Curia e dal progetto del Vescovo- in procinto di andare in pensione- Gennaro Pascarella. E i comuni isolani? Il comune di Casamiccioila che fa? Finge forse di non vedere? Non vorremo, che, forse, ancora sopito sotto le ceneri di questo ennesimo, apparente, fallimento si nasconda qualche complesso e appetitoso passaggio immobiliare? Magari con la Curia usata solo come paravento… Ferdinando Scarpa proprio nel 2013 per la gestione dell’Ospizio casamicciolese, fonda la “srl Villa Joseph” di cui è l’amministratore unico e la cui sede è in corso Vittorio Emanuele presso il Don Orione. 20mila € di capitale sociale di cui solo 5mila euro versati. Socio di Scarpa, rinomato costruttore di Torre Annunziata con residenza a Scafati e detentore del 95% di quote la signora Marianna Schettino, residente a Scafati, nella stessa dimora di Scarpa, e detentrice di un ventesimo delle partecipazioni societarie. Welfare Nel 2013 Scarpa ottiene il “Don Orione” e per la gestione fonda, l’omonima “Villa Joseph srl”. Una SRL a capo della gestione dello Ospizio religioso donato ai poveri e ai religiosi capace di catalizzare finanziamenti regionali per un contributo richiesto pari a 700mila euro e un costo totale di 1.365.000,00 euro in favore del progetto denominato “Casa per anziani Villa Joseph”. L’ammissione del dipartimento a finanziamento con il decreto dirigenziale n. 676 del 30.06.2014 pubblicato sul Burc del 7/7/2014 per i PO FESR 2007/2003 “Aiuti a finalità regionale per lo sviluppo dell’offerta di strutture per la dignità e la cittadinanza sociale”. Il progetto finanziato avrebbe dovuto concludersi finanziariamente ed essere operativo compatibilmente con i termini di ammissibilità della spesa e con gli orientamenti di chiusura al 15 dicembre 2015. Il Progetto di Scarpa giunge 48esimo su 60 risultati ammessi e finanziati all’avviso pubblico per un importo paria 300milioni di €. Giusto per evidenziare due date, “Villa Joseph srl” viene costituita due mesi dopo la pubblicazione dell’avviso, l’1 luglio 2013.La Srl, fondata il primo luglio 2013, proprio il 24 marzo 2016, quando gli echi della vendita da parte degli orionini proprietari ad altro soggetto si facevano più forti, presenta un aggiornamento societario. La donazione La donazione storica del bene ha un vincolo specifico. Ovvero per conservare le finalità dei luoghi ed istituirvi una succursale del dipendente Piccolo Cottolengo di Don Orione di Napoli “Amedeo U. Duca d’Aosta”. Oggi è necessario che l’isola intervenga per salvare la casa dei poveri e dei religiosi dalle spire dell’affarismo privato e politico. Dopo il “fenomeno” Calise, il Don Orione va ad aggiungersi ai fallimenti collettivi che una società come la nostra dovrebbe, ad ogni costo, evitare di collezionare. Ci resta poco meno di un mese per agire. Le opere pie di Casamicciola con il Don Orione perderebbero l’ennesimo bene donato in pochi anni questo dopo la cessione di Villa Iaccarino e La Camera in via Principessa Margherita anche esse cedute contro i voleri testamentari.

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