L’ultimo “sfregio”: sfratto alla Pro Loco

Una vicenda che, analizzata in maniera superficiale, significa poco o nulla. Ma un atto firmato da un responsabile di settore del Comune di Ischia evidenzia una volta di più un nuovo “attacco” del sindaco Enzo Ferrandino portato avanti in modalità degna di un’entrata a gamba tesa, volendo fare una metafora pallonara. Nel mirino finisce un cittadino responsabile da una parte di aver messo il becco in faccende che riguardano un consigliere comunale vicino allo stesso sindaco, e dall’altra di essere imparentato con un altro esponente del civico consesso colpevole di “lesa maestà”, ossia di avere abbracciato la nuova causa (e appartenenza partitica) dell’attuale primo cittadino di Casamicciola Giosi Ferrandino. Il pomo della discordia arriva da una nota indirizzata da Luigi De Angelis all’associazione Pro Loco Isolaverde ed avente ad oggetto “Rilascio locale comunale occupato dall’Associazione Isolaverde per esecuzione lavori”. Laddove quei lavori, stando ai bene informati, sarebbero poco più che un escamotage per giustificare in maniera elegante quello che rappresenta uno sfratto in piena regola.
Nel testo della nota, si legge testualmente quanto segue: “Il responsabile del servizio 9 vista la delibera di G.C. n. 165 del 22/07/2009 e la Convenzione n. 701 del 07/09/2009 per la concessione in uso gratuito di locale comunale al piano terra del palazzo municipale di Via Jasolino n.1 il cui termine di rilascio era previsto per il 07/09/2017; considerata altresì, la necessità di procedere all’esecuzione di lavori di ordinaria manutenzione al Salone delle Antiche Terme Comunali ed ai locali attigui interessati da fenomeni di infiltrazione ed umidità; visto il Decreto sindacale n° 32 del 31/03/2025 di nomina del Responsabile del Servizio Patrimonio; comunica alla Associazione PRO LOCO ISOLAVERDE in persona del suo legale rappresentante p.t. che il locale allo stato occupato dall’Associazione, dovrà essere lasciato libero da cose e/o persone nel termine di 15 giorni dalla comunicazione della presente. Confidando nella consueta disponibilità, si comunica per dovere di ufficio, a tutela di preminenti interessi pubblici, che in caso di mancato rilascio dell’immobile, appartenente al demanio pubblico dell’ente, il provvedimento di rilascio potrà essere eseguito coattivamente”. Insomma, un invito perentorio a levare le tende ma dietro la necessità di dover eseguire una serie di opere si nasconderebbe ben altro, una sorta di “schiaffo” al presidente dell’associazione per una serie di comportamenti che andavano puniti.



Ma andiamo con ordine. Il suddetto presidente è Gianni Mattera, per tutti “Adelante”. Il noto artista isolano è anche presidente del CO.RI.VERDE, un comitato di giovane costituzione che ha deciso di battersi contro il sacco del territorio isolano denunciando gli abusi edilizi o almeno quelli davvero rilevanti. La “leggenda popolare”, al riguardo, narra che al comitato sia pervenuta una dettagliata segnalazione proprio su un abuso che è stato prontamente segnalato come da sempre l’organismo si propone di fare. Il problema è che però dietro questo episodio di cementificazione selvaggia si nasconderebbe un consigliere comunale molto vicino al primo cittadino, che per ovvi motivi non l’ha presa affatto bene. Da qui la decisione di togliersi gli schiaffi da faccia andando a decretare l’espulsione della Pro Loco dalla sede ormai istituzionale e consolidata delle ex Antiche Terme Comunali. Ma c’è anche chi sostiene che Enzo avrebbe preso con una “botta due fucelle”, schiaffeggiando anche il consigliere comunale Massimo Trofa, che è legato da vincolo di parentela con Adelante e che ha la doppia colpa di aver aderito di recente anche a Forza Italia su suggerimento del suo mentore Giosi Ferrandino. Insomma, un Ferrandino (Enzo) che dichiara guerra all’altro (Giosi), con il secondo “colpevole” di essere pronto a traghettare Gianluca Trani sulla poltrona più ambita del municipio di via Iasolino facendogli indossare la fascia tricolore. Detto questo, vorremmo soffermarci anche su come molti consiglieri comunali si facciano mortificare costantemente dal sindaco senza muovere un dito (a dimostrazione di quanto sia basso il livello all’interno del civico consesso ischitano) il che la dice lunga sul loro spessore. E’ verosimile a questo punto che tutti stiano facendo una sorta di conto alla rovescia in attesa di tempi migliori: in fondo, davanti ad Enzo Ferrandino c’è appena un altro anno di sindacatura (ad essere ottimisti) e allora evidentemente la strategia vuole essere quella di non entrare in rotta di collisione con un sindaco che ha messo i suoi pochi “preferiti” in un recinto e che è già consapevole di aver perso il resto della truppa, già pronto a voltargli le spalle ed abbandonarlo al proprio destino considerandolo ormai poco più che un futuro consigliere comunale (responso delle urne permettendo). Insomma, gli ultimi “fuochi” confermano come tra chi sia un pusillanime privo di spina dorsale – e nell’attuale maggioranza non ce ne sono pochi – e chi non imbraccia il fucile perché consapevole che Ferrandino si avvia al canto del cigno, la seconda sindacatura di Enzo si appresta ad imboccare il viale del tramonto nella maniera forse meno ortodossa. E, dinanzi ad episodi del genere, anche il “forse” vuole essere una ciambella di salvataggio ed un gesto di generosità.