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L’Unicef e il presepe, per far rivivere la gioia di donare

Egregio direttore,

l’immagine del bambino “spiaggiato” morto come un cucciolo di balena o di delfino ha fatto il giro del mondo. Chi non si è commosso davanti a questa foto? Un attimo dopo però c’è chi ha pensato “poverino…ma non è un bambino nostro”! Come se i bambini avessero una patria!

I bambini del dolore, della fame, della guerra, dei cataclismi, dei terremoti, delle inondazioni hanno una sola patria.

Dovunque accadano questi eventi i bambini ci appartengono. Appartengono all’Unicef e a tutti coloro, e siamo tanti nel mondo, che per  questi bimbi lavorano, si impegnano, vanno a curarli (penso ai tanti medici, anche italiani, volontari nel proprio periodo di ferie, che sono dove c’è più bisogno della loro opera). Perché riteniamo che sia nostro dovere civile impegnare una piccola o grande parte del nostro tempo per questi figli della sofferenza.

Ho parlato di dovere civile e non di pietà o di solidarietà perché la cosa più importante è sentirsi partecipi della loro impossibilità a sfamarsi, a curarsi, a giocare, ad andare a scuola.

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E’ con questo spirito che abbiamo vissuto il ventottesimo anno del “Presepe Vivente Unicef” partecipi della terribile realtà di quanto dolore ci sia nel mondo dei bambini. E se anche possiamo salvare un solo bambino dalla violenza, dai maltrattamenti, noi lo faremo con lo spirito libero e consapevole di quanto importante sia la nostra partecipazione. E sicuramente lo hanno capito i piccolissimi della scuola materna di Fiaiano con le loro meravigliose maestre e con gli altrettanto generosi genitori e nonni che hanno svuotato la “bancarella” dei loro piccoli per solidarietà. Solidarietà che, indipendentemente da chi la riceve, ha permesso loro di imparare qual è il valore di un piccolo sacrificio per la salvezza di un bambino.

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E lo hanno capito i tanti alunni delle scuole di Barano, di Ischia, di Lacco Ameno, che hanno riempito e animato le strade di Casamicciola con i loro manufatti in una gara di solidarietà che si ripete immutata da circa trent’anni. Grazie a questi bimbi di cuore, grazie alle maestre di vita che li hanno educati, guidati, grazie ai tanti genitori presenti con dolci, palline, centrini e grazie a quanti si sono sentiti partecipi di questa realtà! Grazie a tutte le persone di buona volontà che permettono questo miracolo. E grazie al comune di Casamicciola che in un mare di difficoltà, ha permesso che questo evento si svolgesse nel nome della pace. Grazie a tutti coloro che, a vario titolo, continuano ad esserci vicino.

Ci prepariamo già da ora, in un altro comune, perché il nostro Presepe è itinerante, a rivivere la gioia del donare, a riproporre il miracolo della solidarietà perché ogni bambino salvato è una stella che brilla nel cielo dell’Amore.

 

Per l’UNICEF Isola d’Ischia

Raffaella Baldino

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