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L’uomo Medievale e la fisica quantistica

di AUGUSTO COPPOLA

Oggi, in Consiglio Comunale, un solo punto in discussione, L’adesione all’Ente d’Ambito Territoriale (EdA) Napoli 2, per l’esercizio in forma associata delle funzioni in materia di gestione del ciclo rifiuti, in conformità a quanto disciplinato dalla legge Regionale n. 14 del 26.05.2016, un atto dovuto, una pura formalità. Se non fosse, che nel caso di Forio, QUANTO DISCIPLINATO DALLA LEGGE REGIONALE, a partire dalle ovvietà, quali la “trasparenza, efficienza, efficacia ed economicità del servizio”, per finire alle modalità di conferimento della differenziata, del trasporto e all’aspetto igienico sanitario, appare talmente avulso dalla realtà, che è come far leggere un libro di fisica ad un uomo di epoca medievale. Forio, con la gestione dei rifiuti, ha toccato il punto più basso della decenza, o meglio il punto più alto dell’indecenza, sotto qualsiasi aspetto. La storia la conosciamo, una storia fatta di Clientelismo, corruzione, fallimenti (Pegaso e Torre Saracena), con costi del servizio via via crescenti, per arrivare oggi a un ammontare (compreso il trasporto) di oltre sei milioni e mezzo annui. In questa breve considerazione, punto sugli aspetti emergenziali, tanto per farla breve.

La Ego Eco è in Concordato Preventivo da Febbraio di quest’anno, i dipendenti (non tutti), lavorano con un contratto di solidarietà, alcuni facendo molte più ore di quanto stabilito (contrattazione di secondo livello?). Sappiamo, che non esiste un VERO punto di raccolta e quello che pare sia stato individuato a Panza, sia una vera follia, degna di questa amministrazione, che volontariamente, pur potendo utilizzare l’area di Via degli Agrumi (baricentrica rispetto al territorio), per pressioni di un vecchio politico e protezioni parenterali, svolge invece una attività di trasferenza  a Pietre rosse, in un’area di ex parcheggio inidonea, in un incrocio, su un costone franoso e SENZA UNA SPECIFICA ORDINANZA, sotto gli occhi e il naso dei turisti, in spregio alla decenza, alle norme sanitarie e a tutte le leggi che regolano quel tipo di attività, ovviamente con la connivenza dei tutte le autorità preposte ai controlli. Ma non solo, andiamo ben oltre, con compattatori riempiti allo spasimo, che potrebbero trasportare 140, 160 quintali, che vengono riempiti fino anche a 200 quintali (vedi FIR), che in considerazione della loro vetustà e cattivo stato, si trasformano in un pericolo stradale. Abbiamo sotto gli occhi, il percolato, raccolto in secchielli, quando lo stesso non finisce direttamente a terra, un “sottoprodotto” generato proprio dalla estrema pressatura e dalla pratica illegale della mescolanza dei rifiuti secco indifferenziato e umido. Per non parlare dei mezzi parcheggiati a Cava dell’isola, in un altro ex parcheggio strisce blu, sporchi e puzzolenti, perché mai lavati, nonostante il lavaggio sia previsto nel capitolato e regolarmente pagato, come quello di cassonetti e campane, che oggi sono inesistenti. E ci sarebbe tanto altro da dire, anche sulla totale assenza di contestazioni da parte dell’ente, ma penso che questo sia sufficiente a far capire quanto siamo lontani dagli obiettivi stabiliti dalla Legge Regionale, che oggi si va a fare propria, con tutti i suoi obiettivi, compreso quello principale di raggiungere il 70 % di raccolta differenziata, quando Forio è agli ultimi posti della classifica dei comuni virtuosi. Arriveranno incentivi…. Ma resta da vedere in quali tasche finiranno. Intanto la munnezza costa più del pane. Un ultimo interrogativo, la Legge Regionale è stata pubblicata sul Burc n. 33 del 26 Maggio 2016 e entro 60 giorni (25 luglio), i Comuni sono tenuti a fornire alla Regione e alle Autorità d’ambito tutte le informazioni sulla gestione dei rifiuti urbani da esse richieste, in uno ai i regolamenti di cui al comma 2, ossia, in sintesi, saltando qualcosa, trasparenza, efficienza, efficacia ed economicità – tutela igienico-sanitaria nelle diverse fasi della gestione dei rifiuti urbani – modalità del conferimento, della raccolta differenziata e del trasporto dei rifiuti urbani ed assimilati – distinta ed adeguata gestione dei rifiuti urbani pericolosi e dei rifiuti da esumazione ed estumulazione (su quest’ultimo punto, ricordo quello che ho pubblicato, poco tempo fa, sullo sconcio dei rifiuti speciali al Cimitero). In che modo riscontreranno le richieste di Regione e Ambito? Unica via di uscita, Le solite balle! Ecoballe!

 

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