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“Madame quatte solde” mille spettatori per cinque applauditissime repliche

dalla redazione

Casamicciola – Circa mille spettatori, cinque repliche sui palchi di Ischia e Casamicciola, per uno spettacolo allegro, divertente, capace di far ridere e riflettere sugli scherzi del destino. Questi i numeri di “Madame Quatte Sorde”, commedia di Gaetano De Maio, portata in scena dalla Compagnia “Gli Scacciapensieri” . Una storia di bugie ed espedienti, con un alternarsi di equivoci  e paradossi dal ritmo incalzante . “Madama quatte solde”, Emilia Balestrieri, è una donna semplice,che ha avuto due figli, Sisina e Umberto, da un uomo sposato ,in poco tempo dileguato. Una vita dura quella di Emilia, ragazza madre, la quale, per difendere l’onore della sua famiglia,comincia a costruire un castello di bugie, inventandosi  un marito morto in guerra da piangere, con una situazione di nobiltà acquisita da imparare a gestire e un piano per combinare il matrimonio dei figli, conservando però sempre una forte dignità. Poi si ripresenta il vero padre e la situazione si complica, fino a sciogliersi nel naturale lieto fine della commedia. Trama coinvolgente, battute semplici ma efficaci e mai volgari,intreccio ben costruito, per un testo comunque molto attuale, con temi forti, anche se trattati con leggerezza, quali lo scontro generazionale, la voglia di riscattarsi socialmente, la paternità rifiutata e poi rivendicata, la forza delle donne capaci di difendere con i denti  ciò che è loro più caro, i figli. Bella la scenografia, ottima la scelta degli intermezzi musicali e dei sottofondi, curatissima l’oggettistica di scena.  Bravissimi gli attori, dal padre ricomparso dal passato, all’ignaro reduce di guerra, dalla nordica e svampita cameriera, al divertentissimo fratello della protagonista, dai giovani figli tutto casa e studio,ai nobili decaduti che arrivano nella sua casa per combinare improbabili matrimoni, dal serioso notaio, all’esilarante poliziotto, (interpretato da un sorprendente Antonio Mazzella) che intreccia una tresca con la cameriera e la strapazza di coccole in pieno servizio.  E poi c’è lei, la protagonista, Teresa Lombardi, nel ruolo di Emilia Balestrieri,con tutta quella fisicità incredibilmente leggera, mai un limite ma una efficacissima arma in più. 12472427_10205963916197305_1594245380271676222_n Gli attori, alla sua entrata in scena, si esaltano, si migliorano, alzano il loro livello di interpretazione. Una commedia che sembra proprio costruita su di lei. Straordinaria la sua presenza, fatta di padronanza assoluta della scena, con una mimica da attrice consumata, di grande talento, capace di reggere  bene il confronto con illustri personaggi del teatro napoletano, che hanno rivestito questo ruolo, come Luisa Conte , Marina Confalone, Gloriana. Teresa non è andata a scuola di teatro, è un talento naturale, esaltato, già nell’età giovanile, da quel maestro di scena che porta il nome di Sanny Iacono, con compagni di viaggio come il mitico Cappiello, che nei miti anni Settanta deliziavano le platee dell’isola con la loro compagnia teatrale. Tutto in scena è funzionale a lei,dal ritratto del falso padre sul mobiletto, alla poltrona, a quei fiori sognati e ripetutamente ricevuti in regalo. Usa gli oggetti di scena, con una maestria invidiabile. Unico il gioco teatrale che fa con il suo ventaglio, dal quale non si separa mai, praticamente dall’inizio alla fine della commedia. Lo muove con eleganza per sventolarsi, lo agita minacciosa contro chi la irrita  (la cameriera è la vittima preferita), lo usa per picchiare sistematicamente il “fratello di scena”, che poverino, dopo cinque repliche, avrà sicuramente avuto bisogno di una controllatina dal medico. Teresa non  conferma solo la sua già conosciuta vis comica. Il monologo finale della commedia ne rivela l’anima profonda, capace di commuovere profondamente il pubblico presente. La standing ovation della serata finale a Casamicciola è il giusto tributo ad una grande interprete, ma anche ad una persona semplice e benvoluta, che ama il teatro e ne ha compreso lo spirito educativo ed aggregante, soprattutto per i giovani. Commuove vedere che , intorno a lei, si muove tutto un affiatato gruppo di amici e soprattutto si muove tutta la sua famiglia, con figlio attore e marito un po’ manager e un po’ aiuto regista. Nobili le finalità della Compagnia: oltre a quella del divertire e  quella di avvicinare al teatro giovani e meno giovani ragazzi ischitani, soprattutto quello di fare beneficenza, incoraggiando la preziosa opera dell’Associazione Alimentare di Casamicciola Terme e altre associazioni dell’isola. Adesso il meritato riposo, e poi pronti per progettare e realizzare un nuovo lavoro, nell’attesa trepidante dei numerosissimi fans.

 

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