CULTURA & SOCIETA'

Madonna del Carmine, ad Ischia supplica speciale in mascherina

“Distanze sociali” alla messa solenne del parroco nell’antico borgo

DI GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

Fotoreporter

Ieri nella piccola Chiesa della Madonna del Carmine in località Cappella in via Giovan Battista Vico a Ischia, il Parroco Don Carlo Candido alla presenza dei fedeli e devoti, tutti rigorosamente in mascherina seduti nei banchi a debita distanza sociale come imponevano le regole della pandemia, ha rivolto all’ amata Vergine del Carmelo una speciale Supplica affinchè nella sua materna bontà ci liberi completamente quanto prima dall’epidemia non ancora sparita sul nostro territorio e nel mondo intero.

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Nonostante l’atmosfera festiva la si è avvertita in forma ridotta per aver forzatamente rinunciato ai tradizionali spari della Diana ed al suono della banda musicale nei pressi della chiesa, i messaggi augurali per chi portava il nome di Carmine, Carmen, Carmela e Carmelo sono arrivati lo stesso a destinazioni con la soddisfazioni di quanti ieri nel giorno della solenne ricorrenza hanno festeggiato felicemente il proprio onomastico. Gli abitanti della zona di Cartaromana, S.anna, Cappella, Procidano, Mandarino, Ciliento sono molto legsti al culto della Madonna del Carmine. Quindi la festa in famiglia c’e’ stata, anche se l’aver dovuto rinunciare all’attesa processione fino ad Ischia Ponte con sosta alla Torre di Michlangelo con i bambini vestiti da angioletti ala seguito.

È stato doloroso. Las chiesa della Madonna del Carmine venne costgriuits nel 1700 per volere della famiglia Scoti ed è da sempre meta di vari pellegrinaggi provenienti da diverse parti dell’ isola. Sull’altare si conserva un preziozizzimo quadro a olio su tela della Madonna del Carmelo del XVII secolo dells scuola del Solimena. Rivolgersi col pensiero e con la preghiera alla Madonna del Carmine significa portarsi con la mente al Monte Carmelo ed a quella sacra nube che aleggiò su di esso tracciando la storia di una Cappella di bibblica memoria. Un gruppo di eremiti, che si chiamarono “Fratelli della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo“, costruirono sul monte una cappella dedicata alla Vergine.

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Si iniziò cosi un culto verso Maria. il 16 luglio del 1251 la Vergine circondata da angeli e con il bambino in braccio, apparve al primo generale dell’ ordine, san Simone Stock al quale diede lo “scapolare”col privilegio Sabatino , che consiste nella promessa della salvezza dalle pene eterne per coloro che lo indossano e la sollecita liberazione dalle pene del purgatorio il sabato seguente la loro morte , lo scapolare detto anche abitino , non rappresenta una semplice devozione, ma una forma di affidamento alla vergine, per vivere sotto la sua protezione, e per esprimere la volontà di plasmare la propria esperienza sugli esempi di Maria.

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