CULTURA & SOCIETA'

GRAFFITI Giandomenico Tiepolo, la nobiltà Neo-classica

DI ENZO RUJU

L’illustre artista veneziano Tiepolo (1727-1804) il neo-classico, il nuovo classicismo specchio di di noti divulgatori in varie discipline, Canova scultore Palladio architetto. Il barocco superato il ritorno al mondo classico e il rinascimento completa il suo percorso in vestigia e opere museali. Giandomenico figlio di Giambattista Tiepolo, fratello di Lorenzo e nipote di Francesco Guardi,e Maria cecilia Guardi sorella dei due vedutisti .A Venezia Giandomenico si avvicinò alla bottega di Pietro Longhi e dello zio Francesco Guardi.. Tiepolo segue l’innovato classico il mondo greco romano, la sinuosità,il naturalismo delle figure, le immagini  irrompono come una sequenza filmica, movimento, volti che si susseguono in atti scenografici tra visione pittorica spazio e architettura. Il pittore italiano osserva Venezia, ama il susseguirsi di colonne archi in una sorta di merletto ricamato. Interpreta il Cavallo di Troia (disputa tra greci e troiani) il dono degli Dei nella Polis ( Città Stato ) di Troia, Tiepolo immagina il monumentale cavallo portato in trionfo da una moltitudine di persone in una grande festa della Polis, non immaginando la tragedia che sarà consumata durante la notte, mentre i troiani sono in pieno sonno. Ubriachi per i festeggiamenti ringraziando gli Dei per il dono ricevuto ,a breve si consumerà il dramma degli uomini carnefici. 

Sacro e profano, rito pagano rito cristiano, dal politeismo al monoteismo, secoli di storia nella vita di civiltà per un credo a cui appellarsi e chiedere speranza nella vita. Giandomenico Tiepolo dedica il suo credo alla fantasia dei personaggi misteriosi, gioiosi, maschere, angosce e risate, per un presagio prossimo di noi terreni. La famiglia Tiepolo,ricchi mercanti di antiquariato ,e Giandomenico predilige la pittura la forza espressiva del disegno, colori vivaci e ogni opera un foto-gramma di un film a lunga scadenza. La bellezza di Tiepolo parla attraverso i pennelli, il racconto dei personaggi resi immortali dalla mortalità natura infinito. Tiepolo, Canova, Palladio un racconto neo classico espletato in vari linguaggi artistici e testimoniato da Francesco Milizia (1725-1798) i critico e storico che conclude il rinascimento da testimone dando ai posteri la possibilità di studio di personaggi elencati, alcuni del periodo neo classico, in quanto la memoria possa essere fautrice per le nuove generazioni. La ricchezza storica per una generazione di tutto rispetto in piena legalità.

* CRITICO D’ARTE

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