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«Mai più il caularone tra Giosi e De Siano»

Di Francesco Ferrandino

Arriva l’estate e la politica va più o meno in vacanza, partiamo dalla stretta attualità: come procede l’organizzazione della Festa di Sant’Anna?

«L’organizzazione procede bene. C’è molto entusiasmo tra i costruttori, e la loro voglia di far bene è l’elemento a mio parere fondamentale per la riuscita. Direi quindi che le premesse sono ottime. L’iter burocratico, fra l’altro piuttosto complesso, è partito. La regione Campania ha varato un bando a carattere sia nazionale che internazionale con un finanziamento di 100mila euro. L’ente chiede ai Comuni un progetto unico che leghi con un solo “filo rosso” le varie iniziative tra giugno e il prossimo gennaio. Ovviamente il Comune ha quindi dovuto adattare le peculiarità della Festa di Sant’Anna alle richieste presenti nel bando per poter accedere ai finanziamenti, ma finora è filato tutto liscio senza alcun intoppo».

Alcuni consiglieri non hanno nascosto malumori o perplessità per la distribuzione delle deleghe, che non sarebbe stata equilibrata. Qual è il suo pensiero?

«Non mi risulta che attualmente vi sia insoddisfazione per la distribuzione delle deleghe. A suo tempo ebbero luogo vari incontri in cui vennero completamente chiariti i ruoli e dissolte le eventuali perplessità. Da quando è stata definita la nuova giunta, l’azione amministrativa si è finalmente rimessa in moto e sta marcando in ogni settore la sua presenza sul territorio, a partire dai lavori pubblici, passando per il demanio, lo sport, il turismo e l’organizzazione di eventi. E ci sono ulteriori progetti in via di realizzazione».

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Quindi corrispondeva a verità l’impressione secondo cui nell’ultimo anno e mezzo l’amministrazione avesse perso  smalto: c’entravano soltanto le disavventure giudiziarie del sindaco Giosi Ferrandino?

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«Indubbiamente le disavventure del sindaco provocarono un contraccolpo importante a livello amministrativo. Abbiamo comunque resistito alla facile tentazione di abbandonare la nave che sembrava affondare. Ovviamente, dopo, non è stato affatto semplice rimetterci in carreggiata: gli equilibri politici da ricostruire, il rientro dello stesso sindaco nell’amministrazione attiva. E non è stato semplice nemmeno per Giosi ritrovare le fila della compagine, che andava di fatto ricostruita. È stato in questo frangente che Enzo Ferrandino ha dimostrato le sue doti e le sue capacità di leader: in una situazione molto difficile sia dal punto di vista umano che da quello politico, Enzo ha saputo tener salde le redini ricompattando progressivamente la compagine di maggioranza, rilanciando l’immagine di Ischia, che in quei giorni ha subìto un attacco mediatico che io reputo eccessivo per le note vicende. Il peso delle responsabilità a cui Enzo ha dimostrato di saper far fronte, è poi sfociato nell’incarico di vicesindaco, un trampolino di lancio per la candidatura alle prossime elezioni».

Dopo l’estate si comincerà a dover pensare, e seriamente, alle prossime elezioni amministrative. Su Enzo Ferrandino sembra pendere l’ombra di De Siano o comunque dell’antico “Caularone”, l’asse tra i senatore e Giosi. Inutile sottolineare che Lei è decisamente favorevole alla candidatura dell’attuale vicesindaco..

«Conosco Giosi ormai da diversi anni, e sono pronto a garantire che non esiste alcuna intesa tra lui e il senatore De Siano circa una ipotetica candidatura per le elezioni del 2017. Lo stesso Giosi ha più volte smentito la cosa, e per quanto mi riguarda non ce n’era necessità, perché conosco la persona e il progetto amministrativo messo in piedi quasi nove anni fa, col suo fondamentale apporto. Certo, l’evolversi di questo progetto ha visto anche la nascita del cosiddetto “Caularone”, che io non ho mai amato, pur se in quel momento andava fatta di necessità virtù, anche nell’ottica di una migliore governabilità in quella particolare congiuntura. Ma di sicuro Giosi non tradirebbe il progetto che lo ha portato a guidare l’amministrazione ischitana in questi anni. Da questo punto di vista sono più che tranquillo. Ovviamente ognuno è libero di proporsi alla popolazione come candidato, se ne ha le capacità e il coraggio, ma non vedo alcun nesso tra la candidatura di Enzo Ferrandino e quella ipotetica di De Siano. Il centrodestra si organizzi come crede, individuando il candidato più adatto. Noi siamo già in una fase ulteriore, e con la candidatura certa di Enzo segniamo un punto a nostro favore».

Per le prossime elezioni, è possibile allo stato dell’arte ipotizzare degli scenari? Quali sono quelli che Lei intravede all’orizzonte?

«In politica le previsioni sono sempre un azzardo per definizione. Posso dirle quello che vedo oggi, cioè una compagine di governo che rappresenta una coalizione con un candidato sindaco, che sta guidando il paese verso le elezioni nonostante tutte le difficoltà già esposte, avendo quindi dimostrato coerenza, forza e compattezza, con diverse difficoltà finanziarie e di organico. Dall’altro versante non vedo nulla di concreto, al di fuori di quattro o cinque personaggi che si agitano annunciando presunti “nuovi corsi” politici per Ischia, cosa che in realtà fanno da trent’anni proponendo ogni giorno qualche candidato. Insomma, nulla di nuovo. Quindi per il futuro prossimo questa è la situazione che vedo».

 “Fratellanza e lavoro” in questo quinquennio ha perso nella giunta prima Luigi Boccanfuso e poi Giosué Mazzella: quanto pesa essere l’unico consigliere senza un assessore di riferimento?

«Ci sono stati momenti in cui ciò è pesato, ma sono contento delle scelte che ho fatto, per dare sempre il mio contributo fattivo all’amministrazione e al mantenimento degli equilibri politici che hanno messo la compagine nelle condizioni di portare a termine il suo mandato, per cui quando si è trattato di fare un passo indietro rispetto a una rappresentanza diretta in giunta, l’ho fatto volentieri. Non sono uno che si affeziona alle nomine, credo di sapere rappresentare me stesso da solo. Fortunatamente ho un ottimo rapporto con tutti i componenti della giunta, e da ciascuno di essi io mi sento politicamente ben rappresentato. Sia il sindaco che il vicesindaco mi hanno sempre dimostrato la massima collaborazione, la stessa che ho ricevuto dai colleghi consiglieri. Insieme, abbiamo sempre individuato gli elementi più adatti per guidare il paese nei vari frangenti affrontati nel corso degli anni».

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