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Maltempo, la prevenzione prima di tutto

Gli avvenimenti degli ultimi anni ci insegnano che non dobbiamo sottovalutare la forza delle natura soprattutto perché con i continui cambiamenti climatici il nostro pianeta non è più lo stesso. Nei giorni scorsi ad Ischia abbiamo vissuto momenti di panico per le terribili condizioni meteorologiche. I venti hanno soffiato a più di cento kilometri orari e le continue precipitazioni non ci hanno dato tregua. Le pessime condizioni climatiche hanno portato a serie conseguenze per le abitazioni private e per le strutture comunali. Molti sono stati i danni registrati, tanti gli alberi caduti. Ed è stata una vera fortuna che non ci sia stato alcun ferito soprattutto dopo aver constatato i morti e i feriti che ci sono stati in tutta Italia. Però non si può contare sempre sulla fortuna perché in primis le amministrazioni comunali devono puntare ad un’adeguata prevenzione soprattutto nelle zone a rischio. Ricordiamo che la nostra isola è soggetta a rischio idrogeologico e le vicende accadute negli ultimi dieci anni ci devono far riflettere su quanto sia importante prevenire. Prevenire per evitare morti di persone innocenti come la giovane studentessa Anna De Felice scomparsa nella tragica frana di Casamicciola nove anni fa. La nostra isola purtroppo è soggetta a frane, smottamenti ed allagamenti e di certo le bombe d’acqua che alle volte si abbattono ad Ischia peggiorano ulteriormente la situazione. Un esempio è la strada in zona Arenella ad Ischia che dopo la frana del Monte Vezzi continua a diventare un fiume di acqua e fango rendendo pericolosa l’intera zona, inoltre tutti i detriti di tale fiumana si vanno poi a depositare lungo la via rendendo difficoltoso il passaggio. Sono passati più di dieci anni dalla frana del Vezzi e nessun provvedimento è stato preso, anzi ,alcune famiglie che vivevano nelle abitazioni sul monte ad ora alloggiano ancora nei container. E proprio codesti nuclei familiari che in questi giorni di maltempo hanno vissuto un vero e proprio incubo a causa delle terribili raffiche di vento che hanno fatto abbattere una serie di alberi vicino alle loro “abitazioni”. Ma per fortuna con l’intervento dei vigili del fuoco, della polizia municipale e di alcuni volontari la “normalità” è stata ripristinata e tutta la zona è stata messa in sicurezza. Una messa in sicurezza che deve essere assolutamente fatta su tutta l’isola, dove anche le scuole in questi giorni hanno registrato danni. Per quanto riguarda la prevenzione si deve partire proprio dalle scuole, perché si deve permettere ai bambini/ragazzini di andare a lezione anche quando c’è allerta arancione, si devono investire ingenti somme per salvaguardare la vita dei più piccoli limitando qualsiasi pericolo. Un altro aspetto importante è la gestione delle fognature e delle grate di scolo, le prime hanno bisogno di manutenzione costante le seconde richiedono interventi quotidiani di pulizia. Solo  prevenendo possiamo evitare l’allagamento delle nostre strade. Inoltre bisogna essere sempre vigili nel controllare gli alberi che possono risultare pericolosi. Proprio per questo risulta importante una potatura annuale e l’abbattimento nei casi necessari (quando sono secchi). Ai comuni spetta il compito di visionare le zone a rischio smottamento mentre ai privati spetta il dovere di non costruire in aree a forte rischio idrogeologico, ad esempio ai piedi di una montagna o in mezzo ad una zona di scolo delle acque. Ed è proprio l’eccessivo abusivismo edilizio che ha portato alle varie catastrofi avvenute sulla nostra isola. Quindi si consiglia alle amministrazioni di essere attente alla varie criticità e ai privati di non costruire in aree ad alto rischio idrogeologico.

 

 Giovanni Cricco

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