CULTURA & SOCIETA'

Festa ed emozione per la riapertura della Basilica di Santa Maria Maddalena

Una Santa Messa alla presenza di autorità e forze dell’ordine ha sancito il ritorno alla preghiera nel luogo di culto che fu danneggiato dal sisma. Al termine intitolati i giardini esterni al venerabile parroco Morgera

“Mi tremano le gambe, mi tremano le gambe dall’emozione, ringrazio tutti e chiedo scusa in anticipo se dovessi dimenticare qualcuno. Oggi è davvero un giorno di festa per la comunità casamicciolese”. Così dal pulpito ieri sera don Gino Ballirano ha voluto sintetizzare l’emozione rappresentata dalla riapertura al culto della Basilica Santa Maria Maddalena, avvenuta con una messa solenne iniziata alle 18 e che ha visto la partecipazione di forze dell’ordine (carabinieri, guardia costiera, vigili del fuoco, polizia municipale di Casamicciola e Lacco Ameno), politica isolana (sindaco e consiglieri di maggioranza della cittadina termale, il consigliere di minoranza Luigi Mennella e poi il sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale, il vicesindaco di Forio Mario Savio e l’assessore ischitano Carolina Monti) e soprattutto tanti fedeli davvero entusiasti di poter tornare a pregare in quel luogo dove ancora oggi è palpabile e tangibile la presenza del venerabile Giuseppe Morgera. Al termine è stata scoperta la targa con la quale si intitolano proprio al parroco Morgera i giardinetti attigui alla Basilica, ma prima ancora quando la celebrazione religiosa era terminata ha preso la parola anche il sindaco di Casamicciola, Giovan Battista Castagna.

“Non posso nascondere un pizzico di emozione per essere qui insieme a voi, e parlare da questo posto – ha esordito il primo cittadino – e rivedere questa Basilica risplendere nella sua bellezza per essere di nuovo diventata scuola della retta fede. E per me è una gioia infinita, perché ho seguito insieme a tutta l’amministrazione passo dopo passo i lavori, le opere e gli sforzi compiuti per lenire in parte le cicatrici lasciate dal terremoto. Quel senso di dolore, di iniziale e comprensibile smarrimento, lascia spazio oggi ad una sensazione diversa. La sensazione delle ferite che vediamo ancora impresse nelle mura della Basilica e che in parte il Nostro Buon Parroco Don Gino Ballirano ha cercato di coprire con questi belli addobbi ci fanno capire quanto abbiamo sofferto e quanto è importante non dimenticare della grande opportunità che ancora una volta ci è stata data”. Castagna ha poi aggiunto: “La riapertura della Basilica di Santa Maria Maddalena mi induce anche a fare una ulteriore considerazione, quella secondo cui il ‘bello della bellezza’ è un qualcosa che può essere fruibile da ognuno di noi secondo la propria sensibilità. C’è chi si soffermerà su alcuni dettagli della struttura o sulle sue decorazioni, chi invece preferirà abbandonarsi al silenzio, alla riflessione, alla preghiera.

Una sosta qui farà comunque sempre bene all’anima. Sono felice che questo luogo possa accogliere nuovamente la vita liturgica della comunità parrocchiale di Casamicciola e della sua gente e mi sia consentito rivolgere un sentito ringraziamento a tutti coloro che con impegno e passione hanno lavorato perché questo risultato fosse raggiunto, l’ufficio tecnico rappresentato nelle figure dell’ing. Capo Baldino, e nelle figure degli arch. Caterina Castagna, Sara castagna, Agnese Cianciarelli, Lucia Polito, Stefania Paparatti, gli uffici della soprintendenza rappresentati dall’arch. Calicchio. Un doveroso ringraziamento va a tutti i consiglieri comunali ma in particolare al vicesindaco Peppe Silvitelli e al presidente del consiglio Nunzia Piro, e poi ancora Fenina Senese, Nuccia Carotenuto, Angela Di Iorio, Giovanni barile, Ciro Frallicciardi, Stani Senese, che con impagabile dedizione e utilizzando il mio motto “testa bassa e pedalare” si sono impegnati oltre che nei lavori che hanno consentito la riapertura anche per completare le opere alla struttura della chiesa e renderla agibile nella sua interezza con il riconoscimento al comune di un importante finanziamento da parte del nostro comm.rio Schilardi di quasi 4 milioni di euro e anche per questo va la nostra gratitudine e per quello che sta facendo per il nostro territorio. Ma in questa circostanza è doveroso un ringraziamento anche alle rappresentanze consiliari che siedono tra i banchi della minoranza, e vedo l’architetto Luigi Mennella”.

Poi la conclusione: “Oscar Wilde amava ricordare che è sacro il luogo del dolore. Ecco, allora mi piace pensare che le sofferenze patite da tutti quanti noi per la lontananza da questo luogo di culto lo abbiano reso ancora più sacro e a noi ancor più caro. Il richiamo di alcuni luoghi, in fondo, spesso serve a ritrovare un pezzo della nostra anima. Grazie a tutti, vi voglio un mondo di bene. Vi ringrazio sempre della vostra stima verso la mia modesta persona. Vi auguro una felice e Santa Pasqua”.

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