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“Manolesta” del furto terrorizza Casamicciola e Lacco Ameno

CASAMICCIOLA TERME – Sta diventando un vero e proprio pericolo pubblico, un soggetto che – a quanto pare animato dalla necessità di procurarsi denaro per soddisfare le sue esigenze di tossicodipendente – sta letteralmente mettendo a soqquadro in particolare i territori in cui opera e si muove, e ci riferiamo ai Comuni di Casamicciola e Lacco Ameno. Dove ormai i furti che ha messo a segno davvero non si contano più, al punto tale da aver collezionato una serie di denunce all’autorità giudiziaria a dir poco impressionante. Il protagonista, il “Manolesta” che semina il panico nella cittadina termale ed all’ombra del Fungo è il giovane lacchese M.M., personaggio abbondantemente conosciuto alle forze dell’ordine che ormai hanno a che fare con lui praticamente in maniera quotidiana e sono talvolta costretti a doverne monitorare gli spostamenti proprio per evitare che ne combini qualcuna delle sue, e ci riferiamo alle “imprese” (volutamente tra virgolette) che lo hanno reso celebre.

L’ultimo colpo messo a segno da M.M. è stato perpetrato alcuni giorni fa a Casamicciola, nella centralissima zona di Corso Luigi Manzi e soprattutto in pieno giorno: un modus agendi, questo, tipico del pregiudicato lacchese che quando è spinto dalla necessità di rubare non si pone nemmeno il rischio di poter essere scoperto. L’uomo è entrato all’interno di un’attività commerciale ed ha notato che all’interno non c’era nessuno, dal momento che il proprietario della stessa si trovava nel laboratorio sottostante. A quel punto senza esitazioni ha aperto la cassa, ha prelevato la somma in denaro contante di centoventi euro ed è uscito in un attimo dal negozio. Il rumore della cassa che si è aperta ha però richiamato l’attenzione del gestore, il quale è rialito in fretta e furia al piano soprastante, ha trovato la stessa aperta ed ha subito capito di essere stato derubato. A quel punto si è precipitato all’esterno ma nel frattempo l’autore del furto si era prontamente dato alla fuga. E così, al commerciante non è rimasto altro da fare che recarsi presso la Stazione dei Carabinieri di Casamicciola e sporgere la regolare denuncia contro ignoti. I militari dell’Arma, dopo aver raccolto la deposizione della vittima, preso atto anche della modalità con cui si erano svolti i fatti, hanno subito immaginato che il responsabile potesse essere M.M., che in un passato anche recente più volte si era mosso con questi criteri. Insomma, sembrava di essere davanti ad un furto dove era stato lasciato tanti di “firma”, di inequivocabile marchio di fabbrica, ma è chiaro che bisognava trovare i riscontri che consentissero di inchiodare il lacchese dinanzi alle sue responsabilità.

E così gli uomini guidati dal capitano Andrea Centrella hanno provveduto a richiedere ad un negozio attiguo a quello oggetto del furto le immagini delle videocamere di sorveglianza. Il sospetto che M.M., una volta allontanatosi dall’attività dove aveva rubato i centoventi euro, si fosse dileguati in uno dei tanti vicoli interni che caratterizzano il corso casamicciolese, era fondata e per la verità alla fine ha trovato anche i riscontri del caso. I filmati, infatti, mostrano chiaramente il lacchese che sembra infilare qualcosa nelle proprie tasche, presumibilmente il provento del latrocinio messo a segno, e poi imbocca proprio una stradina interna per far perdere le proprie tracce e dileguarsi con estrema facilità. Non solo, dalle immagini si nota chiaramente la sua fisionomia, il volto è facilmente e chiaramente distinguibile. La caccia a M.M. si è conclusa intorno alle 18 del pomeriggio, quando lo stesso è stato “avvistato” dai carabinieri nei pressi del Bar Topless e condotto presso la caserma di Casamicciola. Qui ha provato a negare ogni addebito a suo carico, ma gli indizi erano tali che è scattata la denuncia per furto. Al pregiudicato isolano è andata anche bene, nel senso che è riuscito ad evitare di finire in manette: sottoposto a perquisizione personale, infatti, addosso non aveva più la somma di denaro, evidentemente già spesa o occultata altrove nel corso della giornata. Ma la situazione di M.M. presto potrebbe precipitare, perché a quanto sembra gli uomini del cap. Centrella avrebbero trasmesso una relazione alla Procura della Repubblica nella quale viene evidenziata la preoccupante reiterazione dei fenomeni criminosi messi in atto dallo stesso. E non è da escludere che possa arrivare anche un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, con la traduzione dell’uomo a Poggioreale che servirebbe a porre fine (anche se probabilmente soltanto in maniera temporanea) a quello che sta diventando un vero e proprio “stillicidio” di furti. Che, manco a farlo apposta, si era interrotto per un breve periodo, quello in cui il lacchese si recò lontano dall’isola in una comunità di recupero per tossicodipendenti.

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