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Scuole a Casamicciola, da Schilardi “schiaffo” all’Agenzia delle Entrate

Il Commissario chiede al governo di intervenire per evitare il cambio di destinazione d’uso degli edifici privati da locare e adibire provvisoriamente ad uso scolastico

Il Commissario Schilardi chiede al Governo di fare pressione sull’Agenzia delle Entrate e dare il sospirato via libera per le locazioni a uso scolastico. I tempi stringono, e per le scuole nei comuni isolani colpiti dal sisma è sempre emergenza, a cui si somma quella sanitaria. I cinque plessi scolastici casamicciolesi, è noto, sono stati resi inagibili dal sisma, rendendo da subito necessario fittare degli immobili da adibire a uso scolastico, coi costi che vengono sopportati dalla contabilità speciale della struttura commissariale.

Come si ricorderà, nell’agosto dell’anno scorso dopo una ricognizione eseguita dal Comune insieme alla Dirigenza dell’istituto scolastico Ibsen, il sindaco Castagna aveva trasmesso al Commissario una nota in cui veniva illustrata la necessità di reperire nuovi spazi per le attività didattiche, allo scopo di riportare nelle scuole di Casamicciola i tanti bambini che fin dall’anno scolastico 2017/2018 hanno giocoforza dovuto frequentare la scuola nei comuni limitrofi. Dopo il varo di un apposito avviso pubblico da parte del Comune, erano stati ritenuti idonei allo scopo l’immobile di corso Luigi Manzi n. 5 della ditta Polito, e l’immobile della ex Casa della Vela, anche detto Le Zagare, il tutto per un importo complessivo di 280mila euro.

Richiesta giudicata eccessiva dal Commissario, in quanto vige il limite di 250mila euro prevista dalla legge di ricostruzione post-sisma: anzi, a essere precisi i 250mila euro comprendono tutti e tre i comuni colpiti dal terremoto. In ogni caso, Schilardi aveva comunque assicurato il 75% di tale importo al Comune di Casamicciola, considerando i pesantissimi danni subiti dal comune termale, al quale era stato comunque rivolto un invito a rimodulare e ottimizzare la previsione di spazi e costi. Dopo il contenimento della previsione di spesa effettuato dal Comune di concerto con la Dirigenza scolastica e i proprietari degli immobili, il Commissario si era detto disponibile ad aderire alle decisioni prese sul territorio, precisando tuttavia che la definitiva approvazione del piano-scuole ci sarebbe stata soltanto dopo l’acquisizione della “dichiarazione di congruità” dei canoni richiesti, da parte dell’Agenzia delle Entrate competente per territorio.

L’Agenzia aveva subordinato il rilascio del parere di congruità sui canoni di locazione al cambio di destinazione, che i proprietari non intendono eseguire vista la temporaneità dell’utilizzo degli immobili a fini didattici

A quel punto, il Comune di Casamicciola aveva quindi provveduto a chiedere all’Agenza tale dichiarazione, segnalando l’urgenza di provvedere vista la necessità di arrivare alla stipula della locazione degli immobili per garantire finalmente una dignitosa frequenza delle lezioni ai bimbi, in vista dell’inizio dell’anno scolastico.

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Tuttavia l’Agenza delle Entrante, pur avendo manifestato la sua disponibilità a redigere le due valutazione e inviando lo schema di accordo di collaborazione per lo svolgimento delle valutazioni immobiliari, aveva espresso dubbi circa le difficoltà organizzative visto il persistere dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, che non consentivano di svolgere tali attività in forma ordinaria. L’Agenzia quindi prospettò in via alternativa di accettare un elaborato con dei margini di incertezza più ampi dell’ordinario redatto senza preventivo sopralluogo, solo su base documentale, utilizzando in particolare una dettagliata documentazione fotografica fornita dal Comune e sollevando l’Agenzia da responsabilità in ordine all’esistenza di situazioni non documentate che possano avere influenza sul valore dell’immobile.

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Su tale soluzione il Commissario si era espresso favorevolmente, prescrivendo l’accettazione di tale clausola sul contratto da sottoscrivere dal locatore.

Tuttavia, a distanza di quasi un anno non è stato dato nessun seguito, né all’accordo con il Comune di Casamicciola né alla perizia documentale, poiché la stessa Agenzia delle Entrate ha fatto presente la necessità di effettuare prima un cambio di destinazione d’uso degli immobili in questione: condizione che ovviamente non poteva essere condivisa né accettata dai proprietari, vista la provvisorietà della locazione, legata a una situazione d’emergenza in atto verificatasi a causa del sisma, temporaneità che non giustifica il cambio di destinazione d’uso degli immobili e i costi che ne deriverebbero. Nessun privato, infatti, costruisce edifici scolastici per fittarli alla pubblica amministrazione, anche perché nel caso in questione gli immobili, una volta cessata l’emergenza scolastica, torneranno ad essere utilizzati per le finalità originarie. In pratica, la valutazione dei canoni di fitto dovrebbe essere fatta tenendo conto che solo provvisoriamente quegli immobili saranno utilizzati come scuole, e come tali sono da considerare temporaneamente e figurativamente classificati.

Di conseguenza, il commissario si è unito al Comune e alla Dirigenza dell’Ibsen per chiedere al Governo, tramite il Dipartimento Casa Italia presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, di intervenire nei confronti dell’Agenzia delle Entrate a livello centrale, spiegando che soltanto operando nei termini citati e in una logica post-sismica, si potrà arrivare a una soluzione del problema e dare un decente avvio al nuovo anno scolastico, alleviando la situazione delle famiglie di molti ragazzi sottoposti da tre anni a pesanti disagi.

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